L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] a Giambullari): Pier Vincenzo (1990), Il Novecento, in Storia della lingua italiana, a cura di F. Bruni, Bologna, il Mulino.
Patota, Giuseppe (1987), L’Ortis e la prosa del secondo Settecento, Firenze, Accademia della Crusca.
Sabatini, Francesco ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] fu contestata solo dal fiorentino Pierfrancesco Giambullari, nel Gello. Questi negava che diede spazio alla poesia volgare di ➔ san Francesco d’Assisi, nel quadro della caccia agli lavori di Terracini, Devoto, Pier Vincenzo Mengaldo, Gian Luigi ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] assieme alla grammatica di Pierfrancesco Giambullari, nel 1551: in questo edulcorate del pensiero ascoliano (come quella di Francesco D’Ovidio). La tesi di Ascoli, una serie di interventi dello scrittore ➔ Pier Paolo Pasolini che presero l’avvio con ...
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La più antica grammatica italiana che si conosca è trasmessa, anonima, dalle prime carte del codice Reginense Latino 1370 della Biblioteca Apostolica Vaticana (nota perciò come Grammatichetta vaticana; [...] si trovano in un manuale precedente (1918), di Pier Gabriele Goidànich, che fu pubblicato con dichiarati fini scolastici Giovanni Francesco (2001), Regole grammaticali della volgar lingua, a cura di B. Richardson, Roma - Padova, Antenore.
Giambullari, ...
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