Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] , dell'abiezione, dei margini prossimi al niente: "i segni del desiderio di morire, / le occhiaie del vile, / il mento del pane, di poveri e giustizia, fu l'orizzonte scomodo di Pier Paolo Pasolini: "Ma nei rifiuti del mondo, nasce / un nuovo mondo ...
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Gassman, Vittorio (propr. Gassmann, Vittorio)
Enzo Siciliano
Attore e regista teatrale e cinematografico, scrittore, nato a Struppa (Genova) il 1° settembre 1922 e morto a Roma il 29 giugno 2000. Personalità [...] per la sua carriera, accanto a Un tram che si chiama desiderio di T. Williams. G. espresse così intero il proprio talento, di Eschilo, commissionandone felicemente la traduzione a Pier Paolo Pasolini, quell'impresa si dissolse, certo perché il ...
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FOÀ, Arnoldo
Leonardo Spinelli
Ferrarese di nascita, fiorentino di formazione, romano d’adozione, nacque a Ferrara il 24 gennaio 1916 da una famiglia di origine ebraica, secondogenito di Valentino [...] partecipò come attore ad alcune eccellenti produzioni: fu re Desiderio nell’Adelchi di Alessandro Manzoni per la regia di del 2000 o per il Pirgopolinice de Il Vantone di Pier Paolo Pasolini, regia di Pino Quartullo (2001). Ma l’episodio che ...
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REGIA (XXIII, p. 9; App. II, 11, p. 678)
Luigi Squarzina
Paolo Puppa
Dai tardi anni Cinquanta ai tardi anni Settanta la r. teatrale, se sotto un aspetto ha visto la sua inarrestabile affermazione, sotto [...] formatosi con Visconti (Un tram chiamato desiderio, Troilo e Cressida), F. Zeffirelli Fabbricone di Prato (Euripide, Pasolini, Hofmannsthal).
Ma è , Sudd, fino a Avita murì); a Firenze opera Pier'Alli col gruppo Ouroboros; a Bologna, con base all ...
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