Film d'archivio
Stefano Francia Di Celle
Per f. d'a. s'intende l'utilizzazione di immagini cinematografiche tratte da archivi, collezioni e repertori, al fine di una costruzione filmica autonoma, attraverso [...] iconografico e sonoro, selezionandolo in vista di un particolare percorso teorico. La prima parte del film La rabbia (1962) di PierPaoloPasolini (la seconda è di Giovanni Guareschi), e We insist (1964) di Gianni Amico sono stati tra i primi esempi ...
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Politico, cinema
Sergio Di Giorgi
Per cinema politico si intende un cinema che racconta e analizza la condizione umana di fronte al Potere e alla Storia e che si oppone alle verità imposte dalla 'storia [...] sospetto (1970). E accanto agli evidenti risvolti politici riversati nella metaforicità dei film di Paolo e Vittorio Taviani o in alcune opere di PierPaoloPasolini come Teorema (1968) e Porcile (1969), importante fu anche il film a episodi Amore ...
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Piano-sequenza
Elena Dagrada
La parola
L’espressione plan-séquence nacque in Francia intorno al 1949, quando André Bazin*, scrivendo la prima edizione del suo volumetto dedicato a Orson Welles, pubblicato [...] .
Di diverso interesse, ma egualmente riconducibile alla problematica della complessità della visione, è l’interpretazione di PierPaoloPasolini*. Nel saggio del 1967 Osservazioni sul piano-sequenza, egli sottolinea a sua volta la coincidenza tra la ...
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Bazin, André
Giorgio De Vincenti
Critico cinematografico francese, nato ad Angers (Maine-et-Loire) l'8 aprile 1918 e morto a Bry-sur-Marne (Seine-et-Marne) l'11 novembre 1958. Sospinto da un generoso [...] a B. avrebbe dedicato il suo primo lungometraggio) e Godard, Rivette e Jean Eustache in Francia, PierPaoloPasolini e Bernardo Bertolucci in Italia, e non pochi altri, esponenti della nuova avanguardia della modernità cinematografica.
Bibliografia ...
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Pesaro, Mostra internazionale del nuovo cinema di
Lino Miccichè
Ideata e progettata a Roma da Lino Miccichè e da Bruno Torri alla fine del 1964, ma realizzata a Pesaro fin dalla prima edizione (29 maggio [...] , Roberto Rossellini, Cesare Zavattini, Jean-Marie Straub, Bernardo Bertolucci, Jonas Mekas, Jerzy Skolimowski, Jean-Luc Godard, PierPaoloPasolini, Glauber Rocha; tra i più di cento film presentati nel quadriennio 1965-1968 figurano quasi tutti i ...
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Aristarco, Guido
Monica Trecca
Teorico, critico e storico del cinema, nato a Mantova il 17 ottobre 1918 e morto a Roma l'11 settembre 1996. Tra i principali esponenti della cultura cinematografica in [...] presenza di strutture epifaniche, della ricerca dell'oltre, delle intermittenze del cuore in registi come Charlie Chaplin, PierPaoloPasolini, Jean-Luc Godard, Glauber Rocha, Ingmar Bergman e altri, riflette sul passaggio, avvenuto anche nel cinema ...
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Mitologico, film
Stefano Della Casa
La mitologia e il mondo antico costituiscono un vasto repertorio di storie e immagini ampiamente 'saccheggiato' dal cinema fin dai primi anni del Novecento; e l'elemento [...] di questa coscienza inquieta sono stati film come Edipo re (1967), tradotto in chiave moderna e psicoanalitica da PierPaoloPasolini, o la trasposizione da Petronio realizzata da Federico Fellini in Fellini Satyricon (1969). A partire dagli anni ...
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Testimonianze - Luchino Visconti
Marco Tullio Giordana
Luchino Visconti
I suoi film li ho visti nell'adolescenza. Già sapevo qualcosa sul cinema, sullo star system, sulla celebrità del metteur en scène. [...] limiti, delle prestazioni. Molto simile in questo all'altro nume tutelare che mi scelgo negli stessi anni: PierPaoloPasolini. Se PPP abolisce ogni soluzione di continuità fra letteratura, cinema, saggistica, poesia (e pittura), Visconti riunifica i ...
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Léaud, Jean-Pierre
Simone Emiliani
Attore cinematografico francese, nato a Parigi il 5 maggio 1944. Con Anna Karina e Jean-Paul Belmondo è stato tra gli attori simbolo della Nouvelle vague: la sua recitazione [...] un'agenzia investigativa, s'innamora della padrona di un negozio di calzature. L. recitò successivamente in Porcile (1969) di PierPaoloPasolini nella parte di un giovane che viene divorato dai porci, da lui preferiti agli umani, e in Der leone have ...
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Semiologia del cinema
Michel Marie
La s. del c. costituisce uno degli approcci teorici all'arte cinematografica più conosciuti a livello internazionale (v. estetica del cinema). Il termine semiologia [...] alla retorica e a tutte le forme del simbolismo. Tutti gli autori ostili al modello linguistico, da PierPaoloPasolini a Jean Mitry e a Gilles Deleuze hanno rifiutato la semiologia strutturale basandosi soprattutto sulle categorie concettuali ...
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pasoliniano
paṡoliniano agg. – Relativo allo scrittore e regista cinematografico Pier Paolo Pasolini (1922-1975), alle sue opere, alle tematiche affrontate, agli ambienti descritti: i personaggi p.; la saggistica p.; il linguaggio cinematografico...
inguattare
v. tr. Nascondere; nella forma rifl., nascondersi | Come tr. pron., Rubare, appropriarsi di qualcosa di proprietà altrui. ♦ E se in Procura cantano vittoria, Sergio Cusani e il suo difensore Giuliano Spazzali masticano amaro: "C'è...