monosillabo
PierVincenzoMengaldo
Le parole monosillabe sono tollerate a stento nella compagine di vocaboli scelti che secondo D. (VE II VII, particolarmente 5-6) devono essere usati nello stile ‛ [...] tragico ' e appartengono di diritto al volgare illustre. Implicitamente, esse sono escluse dalla categoria dei vocaboli pexa, che tra le altre caratteristiche hanno quella di essere trisillaba vel vicinissima ...
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Fratta (Frattesi)
PierVincenzoMengaldo
In VE I XI 6 D. condanna recisamente (eicimus), alla pari coi più brutti volgari d'Italia, montaninas omnes et rusticanas loquelas, lontane per la loro aberrante [...] , ch'ebbe l'onore di essere un tempo governato da S. Pier Damiano ": la zona non è lontana dal Casentino ed è probabile 258-266 (rist. in " La rotta gonna ", II, Firenze 1969, 19-29); D.A., De vulg. Eloq., a c. di P.V. Mengaldo, I, Padova 1968, 19. ...
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lenitas
PierVincenzoMengaldo
Il sostantivo e il corrispondente aggettivo lenis (leno) rientrano nel sistema terminologico con cui D. definisce un nodo di concetti fondamentale nella sua riflessione [...] linguistico-retorica, cioè la nozione di ‛ dolcezza ' (di lingua e stile, ma con più specifico riferimento alle qualità propriamente foniche del tessuto verbale) e la dialettica con la nozione opposta ...
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avieo
PierVincenzoMengaldo
. Il verbo raro (non se ne trovano esempi nel Mittellateinisches Wörterbuch) è usato una sola volta da D., in VE II I 1 Sed quia ipsum [vulgare illustre] prosaycantes ab [...] avientibus magis accipiunt, et quia quod avietum est prosaycantibus permanere videtur exemplar... (ab avientibus è probabilissimo emendamento dalle lezioni ab vientibus del cod. Berlinese e ab inventibus ...
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pexus
PierVincenzoMengaldo
Con questo aggettivo D. indica in VE II VII 2 e 4-5 quelli tra i vocaboli urbana che, assieme agli opposti e complementari yrsuta, hanno autentica grandiosità e nobiltà [...] (grandiosa, nobilissima) e costituiscono le membra vulgaris illustris. E precisa: Et pexa vocamus illa, quae trisillaba vel vicinissima trisillabitati, sine aspiratione, sine accentu acuto vel circumflexo, ...
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urbanus
PierVincenzoMengaldo
Il concetto di urbanitas, cioè di purezza linguistica del latino colto di città, si contrappone già in Cicerone alla rusticitas, o peculiarità del latino rustico, da una [...] parte, e alla peregrinitas, o peculiarità del latino dei peregrini, dall'altra (cfr. Brut. XLVI 171 Orat. XXIV 81 De Orat. III XLII e XLIV); così definisce più tardi la urbanitas Quintiliano (Inst. orat. ...
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irsuto (yrsutus)
PierVincenzoMengaldo
L'aggettivo compare una prima volta in VE I XIV 4: il dialetto di coloro che dicono magara è giudicato da D. talmente yrsutum et yspidum di vocaboli e accenti [...] che, per la sua rude asprezza, fa sembrare uomini le donne che lo parlano: qualità inversamente simmetrica a quella del troppo femmineo romagnolo (v. ROMAGNA). Qui la connotazione negativa non è affidata ...
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mollities
PierVincenzoMengaldo
La m. è per D. caratteristica, negativa, propria di un linguaggio o di certi aspetti di esso eccessivamente femminei, muliebria. In VE I XIV 2, in contrapposto all'esagerata, [...] rude asprezza della vicina parlata di coloro che dicono magara, D. giudica il dialetto romagnolo in tantum muliebre... propter vocabulorum et prolationis mollitiem, quod virum, etiam si viriliter sonet, ...
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Pietramala
PierVincenzoMengaldo
. In VE I VI 2 D. cita questo villaggio o borgo come esempio proverbiale di agglomerato d'insignificante importanza (oggi un fiorentino direbbe Peretola, o simili) [...] che tuttavia, nella sua cieca boria municipale, si arroga il vanto di possedere la parlata più bella del mondo, scesa dritta dritta dalla costola di Adamo (a questo stolto orgoglio egli contrappone la ...
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Tragemi de la mente amor la stiva
PierVincenzoMengaldo
Di questa sua canzone, a tutt'oggi perduta, D. cita l'incipit in VE II XI 5, allegandola come esempio di stanza in cui le volte superano la fronte [...] per numero sia di sillabe che di versi; e precisa: Fuit haec tetrametra frons, tribus endecasillabis et uno eptasillabo contexta; non etenim potuit in pedes dividi, cum aequalitas carminum et sillabarum ...
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addetto
addétto agg. e s. m. [dal lat. addictus, part. pass. di addicĕre «assegnare»]. – 1. agg. Assegnato, applicato a un determinato ufficio: il personale a. alle pulizie, ai rapporti col pubblico (assol., rivolgersi al personale a.); funzionario...
intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, da una lingua all’altra, nessuno si sognerebbe...