Pittore fiammingo (n. tra 1435 e 1440 - m. dopo il 1475), riconosciuto maestro ad Anversa nel 1460, entrò nella gilda di S. Luca di Gand nel 1464 e per la cattedrale dipinse una Crocefissione (1465) che, [...] ) dove, se è difficile misurare il grado di collaborazione di Pedro Berruguete e di Melozzo, rimane evidente l'influsso di PierodellaFrancesca. L'opera di G. costituisce il più notevole punto d'incontro, nel sec. 15º, tra la pittura fiamminga e ...
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Pittore (attivo a Napoli tra il 1440 e il 1470). Il suo nome, che compare nella lettera sulla storia dell'arte napoletana di P. Summonte (1524), è legato al polittico per la chiesa di S. Lorenzo Maggiore, [...] Messina (poco dopo il 1450) a Napoli e forse proprio nella bottega di Colantonio. Nel polittico di S. Vincenzo Ferreri (eseguito fra il 1456 e il 1465) C. sembra sensibile alle novità rinascimentali italiane e in particolare a PierodellaFrancesca. ...
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Tra le più importanti gallerie italiane, documenta con grande ricchezza la pittura lombarda e veneta tra il 15° e il 18° secolo. Il nucleo portante della raccolta si costituì a Milano durante il regno [...] grazie a scambi e donazioni di capolavori quali il Cristo morto di A. Mantegna, la Sacra conversazione di PierodellaFrancesca e la Cena in Emmaus di Caravaggio, e nel secondo dopoguerra ricevette notevoli lasciti di opere di maestri contemporanei ...
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Pittore (n. Paredes de Nava, Palencia, verso la metà del sec. 15º - m. prima del 1504). Studiò in una bottega di tradizione fiamminga, e passò poi in Italia ove su lui influirono, a Urbino (1477), Piero [...] dellaFrancesca e Melozzo da Forlì. Con Giusto di Gand collaborò alla decorazione dello Studiolo e della Biblioteca di Federico di Montefeltro (Uomini Illustri e Arti liberali, ora nella Gall. Naz. di Urbino, nella Nat. Gall. di Londra e al Louvre). ...
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Storico dell'arte (Londra 1903 - Hythe, Kent, 1983). Formatosi soprattutto sulle opere del Berenson, ha pubblicato brillanti saggi sul Rinascimento gotico (The Gothic Revival, 1929), sulla pittura di paesaggio [...] (Landscape into art, 1949), su Leonardo da Vinci (1939, 2a ed. 1952), su PierodellaFrancesca (1951), ecc. È stato direttore della Galleria Nazionale di Londra (1934-45), ispettore dei King's Pictures (1934-44), la più grande collezione privata del ...
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Pittore (n. 1450 circa - m. forse Chivasso tra il 1525 e il 1528), attivo in Piemonte. La sua opera, non ancora sufficientemente studiata, inizialmente risentì di F. del Cossa e PierodellaFrancesca, [...] partic. a V. Foppa; nel 1502 si trasferì a Chivasso, dove ebbe come allievi il Sodoma e D. Ferrari, suo stretto collaboratore (Battesimo di Cristo, 1508-10, Torino, duomo). Tra le opere, Sposalizio della Vergine, prima del 1513, Torino, Museo civico. ...
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Pittore e miniatore (m. Bologna 1470), operoso sin dal 1450 alla corte di Ferrara. Influenzato da PierodellaFrancesca e da C. Tura, gli sono stati attribuiti numerosi lavori, spesso assai di scordanti [...] tra loro ...
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Comune della prov. di Arezzo (28,7 km2 con 1836 ab. nel 2008).
Ricordato dall’11° sec., appartenne a Firenze dal 1440. Nella cappella del cimitero, Madonna del parto, celebre affresco di PierodellaFrancesca. ...
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MARCHE (A. T., 24-25-26 bis)
Ettore RICCI
Ugo RELLINI
Giuseppe CASTELLANI
Raffaele CORSO
Giovanni CROCIONI
Luigi SERRA
Le Marche, tra le regioni o compartimenti del regno d'Italia, rappresentano [...] fino dal principio del Quattrocento, da Ottaviano Nelli, umbro, al ferrarese Antonio Alberti da Paolo Uccello a PierodellaFrancesca, che vi lasciano opere di alta significazione, da Giusto di Gand, fiammingo, a Pedro Berruguete, spagnolo, da ...
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UMBRIA (A. T., 24-25-26 bis)
Riccardo RICCARDI
Umberto CALZONI
Pietro ROMANELLI
Giorgio CANDELORO
Giulio BERTONI
Giovanni F. CECCHINI
Achille BERTINI-CALOSSO
Alceste BISI-GAUDENZI
Compartimento [...] l'esempio dei pittori nuovi ha avuto assai maggiore importanza. Notiamo intanto che ivi ha lavorato anche il grandissimo PierodellaFrancesca, e che Giovanni Boccati da Camerino vi ha importato per conto suo, anche se possiamo credere che non vi ...
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biodigestore s. m. Dispositivo o impianto di riciclaggio che decompone i rifiuti organici tramite batteri anaerobi, generando biogas. ◆ È possibile infatti utilizzare le deiezioni animali per la produzione di biogas e riciclare i residui come...
luminismo
s. m. [der. del lat. lumen -mĭnis «lume»]. – Termine della critica d’arte per designare un indirizzo pittorico che ricerca effetti di illuminazione particolare, basata sul forte contrasto tra luce e ombra; è riferito soprattutto...