NICOLAI, Christoph Friedrich
Guido Calogero
Scrittore e editore tedesco, nato a Berlino il 18 marzo 1733, morto ivi l'8 gennaio 1811. Assunta nel 1758 la direzione della casa editrice (Nicolaische Buchhandlung [...] per darvi espressione alle sue critiche illuministiche contro la società contemporanea e le sue correnti di idee (pietismo, romanticismo, kantismo, ecc.): Leben und Meinungen des Herrn Magisters Sebaldus Nothanker, voll. 3, 1773-76; Geschichte eines ...
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THEOLOGIA DEUTSCH
Maryla Falk
. Importante documento del misticismo medievale tedesco. É ignota l'origine e la data di composizione dell'opera: il redattore del più antico manoscritto conservatoci (1497) [...] divenne l'insegna tanto di numerose sette quanto di correnti centrifughe entro la Chiesa stessa, in particolar modo del pietismo. La più recisa condanna della Theologia venne formulata da Calvino.
Gli ordini d'idee svolti nel libro appartengono al ...
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Stato dell’Europa centrale, confina a N con la Danimarca, a E con la Polonia e la Repubblica Ceca, a SE e a S con l’Austria, a SO e a O con la Francia, la Svizzera il Belgio e il Lussemburgo, a NO con [...] fase dalla figura di J.C. Gottsched, meritevole per aver recuperato il teatro alla cultura. Efficace anche l’azione dei promotori del pietismo, moto religioso più sentimentale che dogmatico: P.J. Spener e in seguito A.H. Francke e N.L. von Zinzendorf ...
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GOLDZIHER, Ignácz
Giorgio Levi Della Vida
Insigne islamista, nato a Székesfehérvár in Ungheria il 22 giugno 1850, morto a Budapest il 13 novembre 1921. Oltre all'istruzione tradizionale ebraica, ricevette [...] e geniali compì intorno alla trasformazione dell'individualismo aristocratico e nazionalistico dell'Arabia preislamica nel pietismo universalistico dell'Islām, intorno all'infiltrazione di elementi eterogenei (dal giudaismo, dal cristianesimo, dal ...
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anima del mondo
Concetto filosofico che già si può ritrovare nell’ilozoismo presocratico, ma che propriamente è sviluppato dal Timeo (➔) di Platone, dove viene descritto come la divinità, mescolando [...] Settecento: così, per es., nel platonismo di Cambridge (collegandosi alla dottrina della natura plastica), e in certo pietismo, per rifluire poi nella filosofia della natura di molti romantici (Schelling, in particolare, lo svolse diffusamente nella ...
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GERHARDT, Paul
Leonello Vincenti
Poeta, nato a Gräfenhainichen il 12 marzo 1607, morto a Lübben il 27 maggio 1676. Studiò teologia a Wittenberg, ove rimase per oltre un decennio, da ultimo in qualità [...] del G. mostrano come anch'egli fosse toccato da quelle correnti mistiche, che avrebbero più tardi alimentato il pietismo. Dalle esagerazioni pietistiche al pari che dalle barocche si tenne però lontano. Carattere distintivo della sua poesia è ...
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RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] che i principi teorici razzistici si siano venuti a formare nel 18° secolo, sotto la duplice influenza dell'Illuminismo e del Pietismo. L'Illuminismo avrebbe fissato l'ideale classico di bellezza e di armonica perfezione del corpo e del volto umano ...
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LABADIE, Jean
Giuseppe De Luca
Pietista, nato a Bourg presso Bordeaux, il 13 febbraio 1610, morto in Altona il 3 febbraio del 1674. Studiò nel collegio dei gesuiti a Bordeaux, e poi entrò fra essi, [...] uno dei maggiori rappresentanti della corrente che condusse fra i cattolici al quietismo, e fra i protestanti al pietismo. La ricchezza di vita mistica, rivelatasi nella Chiesa per tutto il Cinquecento; la diffusione immensa raggiunta da scritti ...
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DONDUCCI, Giovanni Andrea, detto il Mastelletta
Anna Coliva
Figlio di Andrea, "che faceva i mastelli" (Malvasia, 1678, p. 67), e di Paola, sua moglie, nacque a Bologna il 14 febbr. 1575. Sono scarse [...] di tipo devozionale, sia, infine, nell'incertezza formale delle ultime prove, quando egli cercò, proprio nel pietismo ufficializzato dell'accademia, un supporto stilistico oltre che contenutistico.
Altrettanto decisivo per la sua formazione fu lo ...
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Scrittore tedesco (Grund, Vestfalia, 1740 - Karlsruhe 1817). All'univ. di Strasburgo, ove frequentava i corsi di medicina, si legò d'amicizia con Herder e con Goethe, che all'insaputa di J.-S. pubblicò [...] pensatore religioso, J.-S. ha tuttavia il merito di aver portato per primo, insieme con Lavater, i germi fecondi del pietismo fuori dalla chiusa cerchia delle conventicole, nel mondo della cultura e dell'arte. J.-S. ebbe qualche notorietà anche nel ...
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pietismo
s. m. [der. di pietà]. – 1. Movimento di riforma religiosa formatosi in seno al protestantesimo nel sec. 17° (soprattutto per l’attività del teologo evangelico ted. Ph. J. Spener) e largamente diffusosi nel secolo successivo; riprendendo...
pietistico
pietìstico agg. (pl. m. -ci). – 1. Relativo al movimento del pietismo, ai pietisti: spiritualità p.; influssi pietistici. 2. Nel linguaggio com., improntato a pietismo, caratterizzato da pietismo: atteggiamenti pietistici. ◆ Avv....