PietroBembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] Venezia, che lui stesso volgarizzò a Roma nei due anni successivi. Morì a Roma il 18 gennaio 1547.
Fu PietroBembo l’uomo che individuò la soluzione vincente alla ➔ questione della lingua, cioè al dibattito, imperversante nel primo Cinquecento, su ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] lingua, che i migliori scrittori e non i luoghi o i tempi dovessero essere i modelli su cui regolarla. ➔ PietroBembo, veneziano, nelle Prose della volgar lingua del 1525 fissò le ragioni ideologiche, culturali e letterarie della ricerca nelle Tre ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] notaio bolognese nel 1287, quando il poeta era appena ventiduenne); la codificazione cinquecentesca ad opera di ➔ PietroBembo, che addita espressamente un modello acronico e immutabile, quello dei classici trecenteschi, collegando strettamente l’uso ...
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Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...] -a (io amava, temeva, dormiva e io era), l’unica usata dalle Tre Corone, attraverso la codificazione grammaticale di ➔ PietroBembo resiste a lungo nell’uso letterario, finché soltanto con ➔ Alessandro Manzoni riesce a imporsi il tipo moderno in -o ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] più o meno aspro, e che queste classi predeterminino l’orizzonte dell’impiego (una tale concezione del lessico si ritrova in ➔ PietroBembo); così l’idea che l’uso letterario sia la più alta palestra di promozione del volgare (anche questa è una ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] (la ➔ legge Tobler-Mussafia) e il pieno sviluppo dell’espressione del soggetto.
Con la stabilizzazione normativa operata da ➔ PietroBembo, le sorti del vernacolo fiorentino, che nell’arco di un secolo o due (l’approssimazione è dovuta alla penuria ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] conoscenze letterarie del giovane poeta, che non si limitano affatto al solo Petrarca, ma coinvolgono autori quali ➔ PietroBembo, ➔ Benedetto Varchi, Della Casa, ➔ Torquato Tasso (Baldi 1966).
Dai due ultimi in particolare Milton desume anche l ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] un umanista di probabile origine friulana e di formazione veneziana: Giovanni Francesco Fortunio (➔ grammatica).
I veneti ➔ PietroBembo e Aldo Manuzio (laziale d’origine) sono concordemente ritenuti le figure trainanti del conguaglio grafico e, più ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] i quali non forniscono una regolamentazione esplicita. Patota ha opportunamente definito le Prose della volgar lingua di ➔ PietroBembo (1525), che costituisce certamente l’opera fondamentale per la definizione della norma dell’italiano, come «una ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] , secolo che, assieme all’Ottocento, rappresenta il momento culminante di queste discussioni.
Le Prose della volgar lingua di ➔ PietroBembo, pubblicate nel 1525, sono il libro in cui meglio si valuta il confronto fra le diverse teorie linguistiche ...
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bembesco
bembésco agg. (pl. m. -chi). – Del letterato veneziano Pietro Bembo (1470-1547) e della sua opera: la poesia b., il platonismo b.; le teorie b. sulla fiorentinità della lingua italiana. ◆ Oggi, con lo stesso sign. e gli stessi usi,...
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...