ARISTOTELISMO
C. Gentili
Di un'influenza aristotelica nelle concezioni medievali dell'arte non si può parlare prima del sec. 13°, quando ha grande rilievo - in rapporto al modo di concepire l'opera [...] 'opera di Boezio quale filosofo e traduttore che, nel sec. 12°, si esercitò un'altra 'autorità logica', quella di PietroAbelardo (1079-1142).Dopo Boezio, la traduzione e, con essa, la diffusione di Aristotele conobbero un lungo arresto. La ripresa ...
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CIELO
M. Bussagli
Nell'ambito della cultura scientifica, teologica e letteraria del Medioevo il termine c. ricopre la medesima gamma di significati che gli conferisce l'attuale uso corrente: indicava [...] che la contrapposizione dei termini c. e terra, nell'esegesi di Gn. 1, 1, viene interpretata da più autori (PietroAbelardo, Expositio in Hexaemeron; PL, CLXXVIII, col. 733; Teodorico di Chartres, Tractatus de sex dierum operibus, 2; Clarembaldo di ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Claudio Leonardi
Francesco Santi
Claudio Leonardi ha segnato il panorama della storiografia del nostro tempo per l’energia delle iniziative intraprese, che hanno guadagnato agli studi sul Medioevo latino [...] fosse conseguenza del modo in cui essa era stata concepita, per lo meno dal 12° sec., dal tempo di PietroAbelardo; una ragione intesa come «possesso intellettuale autonomo», amministrato da un ceto di professionisti e dotato di una funzione sociale ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Introduzione alla letteratura del Medioevo Centrale
Ezio Raimondi e Giuseppe Ledda
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Se nell’alto Medioevo [...] cortesi. E l’amore è protagonista drammatico delle vicende biografiche di uno dei massimi intellettuali del XII secolo, PietroAbelardo, il cui amore contrastato con Eloisa è rievocato e celebrato nel loro epistolario. È un’esperienza esistenziale e ...
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Eunuco
Franco Cardini
Il termine eunuco, che letteralmente significa "custode del letto" (dal greco εὐνή, "letto", ed ἔχω, nel senso di "custodire"), indica un uomo privo delle facoltà virili per difetto [...] , anche a fini di punizione o di vendetta. Tra i casi più celebri al riguardo, è da porre quello del filosofo PietroAbelardo che, in pieno 12° secolo, venne mutilato per punizione dei suoi rapporti con Eloisa. Nel corso del 16° secolo, forse in ...
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Abisso
M. V. Marini Clarelli
Il termine a. (gr. ἄβυσσοϚ; lat. abyssus) rivestì nel Medioevo essenzialmente due significati. Da un lato indicò la profondità delle acque, la tehōm biblica, che rappresenta [...]
Rabano Mauro, De universo, XI, 6, ivi, CXI, coll. 314-315;
Alcuino, Epistola CLXIII, ivi, C, coll. 423-424;
PietroAbelardo, Expositio in Hexaemeron, ivi, CLXXVIII, col. 735;
Filippo di Harveng, Epistola I, ivi, CCIII, col. 9.
Letteratura critica:
F ...
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ADENOLFO
Vincenzo Fenicchia
Figlio del conte Rinaldo di Sabina, fu abate del monastero di S. Salvatore di Scandriglia, presso Rieti; fu indi eletto abate di Farfa, il 9 febbr. 1125, dopo gli anni di [...] II in Francia, ove, il 20 genn. 1131, era presente a Morigny, insieme con S. Bernardo di Chiaravalle e con PietroAbelardo. Non sappiamo chi, durante la sua assenza, lo abbia sostituito, per disposizione di Anacleto, nel governo dell'abbazia, di cui ...
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Abate di Cluny (n. in Alvernia 1092 o 1094 - m. Cluny 1156). Una delle personalità più autorevoli del suo tempo, intento soprattutto a restaurare la vita monastica, visitare e riformare i monasteri. Grande [...] nella polemica tra cluniacensi e cisterciensi, e per delicatezza d'animo quelle scritte a Eloisa, per consolarla della morte di Abelardo, a cui egli del resto aveva offerto tranquillo asilo negli ultimi anni della sua vita. Nel 1146 P., nell'intento ...
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LOGICA
Guido Calogero
. Il termine di "logica" λογικὴ τέχνη, ἀρετή "arte abilità logica": oppure τὸ λογικόν, sottinteso μέρος τῆς ϕιλοσοϕίας "la sezione logica della filosofia") entrò nell'uso specialmente [...] con la traduzione che del suo manuale fece, nelle famose Summulae, Pietro Ispano (poi papa Giovanni XXI), se non è vera la più addirittura delle denominazioni, flatus vocis ("concettualismo" di Abelardo, "nominalismo" di Roscellino, con le infinite ...
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Nacque a Brescia, verso la fine del sec. XI o sul principio del sec. XII. Fu chierico, e forse anche insignito di qualche ordine minore, ma non prete o canonico regolare. Nulla sappiamo di preciso circa [...] momento in cui più veemente infieriva la contesa fra san Bernardo e Abelardo, A. prese a viso aperto le difese di quest'ultimo, s'impadronissero di A. e lo consegnassero al prefetto ponntificio Pietro, il quale, in nome del papa, che era allora ...
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