PALEOTTI, Gabriele
Paolo Prodi
PALEOTTI, Gabriele. – Nacque a Bologna il 4 ottobre 1522 da Alessandro e da Gentile Volta.
La famiglia Paleotti era da secoli appartenente alla media borghesia cittadina [...] dell’umanesimo romano e curiale a fianco di Baldassar Castiglione, Pietro Bembo ecc. La morte dei due fratelli in giovane carriera all’altezza dell’ambiente intellettuale che li aveva accolti ma certamente si trasferì come ideale di vita in Paleotti ...
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LORENZI, Giovanni
Massimo Ceresa
Nacque a Venezia intorno al 1440, da Francesco, di famiglia di modeste condizioni; aveva almeno un fratello, di nome Angelo. Il registro di prestito e una lista coeva [...] che si trovavano a Roma, tra i quali pone al primo posto il L. e quindi Pietro Gravina, M. Cabacio Rallo e altri. Il Calmeta stesso e Bernardo Accolti ne facevano parte. La consuetudine accademica non impedì a Paolo Cortese di criticare il modo ...
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ANTONUCCI, Benedetto Antonio
Fausto Fonzi
Nato a Subiaco il 17 sett. 1798, dopo aver studiato filosofia nella sua città completò il corso di teologia nel Collegio Romano. Studiò poi diritto all'università [...] esercizi spirituali del clero, promosse l'opera dell'Obolo di S. Pietro. Il 14 genn. 1860 invitò i fedeli a un triduo di colera del 1865: in quest'occasione ottenne che diversi orfani fossero accolti a Bergamo da un istituto di suore e a Torino dai ...
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GHERARDI, Jacopo
Stefano Calonaci
Nacque a Volterra il 25 luglio 1434 da Niccolò di Gherardo. La madre va probabilmente identificata nella seconda moglie di Niccolò, Albiera di Nanni di Ottaviano Belforti, [...] estate del 1487 il G. fu incaricato di accompagnare il vescovo Pietro Menzi da Cesena in missione presso il re di Napoli Ferdinando doveva essere Benevento o Terracina. I due inviati furono bene accolti dal re; con estrema cautela, come era loro stato ...
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PARASCANDOLO, Marco
Massimo Carlo Giannini
PARASCANDOLO (Palascandolo, Palescandalo), Marco. – Nacque probabilmente a Vico Equense nel 1542 da Leonardo Andrea e Francesca Vespoli. Fu battezzato con [...] fosse inviato con alcuni padri a Napoli, che furono accolti e introdotti dai teatini nella società cittadina.
Nel 1587 Parascandolo a Roma, divenendo l’anno seguente confessore di Pietro Aldobrandini, influente cardinale nipote di papa Clemente VIII ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] è anche presente la caratteristica dinamica processionale dell'entrata nella G. celeste (Ap. 21, 24-26), qui impersonata dai beati accolti da s. Pietro e s. Paolo.Le prime immagini della G. celeste pervenute all'interno di un ciclo sono quelle dell ...
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JACOVACCI, Cristoforo
Giampiero Brunelli
Nacque a Roma da Giacomo e da Camilla Astalli nel 1499 o nel 1500. Apparteneva alla nobiltà civica romana, a un lignaggio che vantava condottieri e uomini di [...] genn. 1538 i due legati raggiunsero Montpellier, dove furono accolti da Francesco I con calore più apparente che sostanziale. Quindi J. si ammalò e, dopo essersi trasferito nel monastero di S. Pietro, morì il 4 ott. 1541. Il suo corpo fu traslato a ...
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FEDELI, Francesco, detto il Maggiotto (Magiotto, Majotto)
Ettore Merkel
Nato a Venezia nel 1738 dal pittore Domenico e da Elena Zuliani, assunse dal padre il soprannome, poi cognomizzato, di Maggiotto. [...] - quale consueto omaggio all'Accademia veneziana dei nuovi accolti nel sodalizio - il quadro allegorico La Pittura e un'altra pala di analogo soggetto (1772) per incarico di Pietro Barbarigo nella parrocchiale di Oriago - insieme col soffitto con L ...
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LUDOVISI, Ludovico
Giorgio Tamba
Nacque a Bologna intorno al 1415 da Verzuso di Paolo e da Antonia di Pasio Fantuzzi. Ebbe alcuni fratelli maggiori, tra i quali Nicolò, e due sorelle, Uliana e Giovanna, [...] ecclesiastica, nel 1438 divenne canonico della cattedrale di S. Pietro e nel novembre 1440 dottore in diritto civile. Nel 1443 , il 10 sett. 1466 fece approvare tratti di procedura, accolti nella successiva prassi, per l'esame delle richieste di più ...
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ENRICO da Ceva
Raniero Orioli
Di questo frate minore, probabilmente originario di Ceva (Cuneo), non si conoscono dati anteriori al secondo decennio del sec. XIV né si sa quale esito abbia avuto la vicenda [...] , come risulta dall'interrogatorio di una nipote di Pietro di Giovanni Olivi, Alarassi Biasse, inquisita nel 1325 fra Giacomo e di un frate Enrico giunti a Gerba, ben accolti e tollerati a patto che non facessero opera di proselitismo -, mentre ...
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vangelo
vangèlo (ant. vangèlio, letter. evangèlo o evangèlio) s. m. [dal lat. tardo, crist., evangelium, adattamento del gr. crist. εὐαγγέλιον, propr. «buona novella», comp. di εὐ «bene, buono» e ἄγγελος «messaggero, annuncio»]. – 1. a. Nome...
principe
prìncipe agg. e s. m. [dal lat. princeps -cĭpis «primo, il più grande, il più importante», comp. di primus «primo» e tema di capĕre «prendere»: propr. «che prende il primo posto»]. – 1. Come agg.: a. ant. Primo, principale: l’Italia...