PEDANTESCA, LETTERATURA
Enrico Carrara
. Sotto questa denominazione si possono raggruppare certe espressioni letterarie caricaturali, affini bensì ma distinte, e aventi per carattere comune l'uso del [...] suggerita dall'altro gusto, che il Belo ebbe, di riprodurre varî vernacoli. Subito dopo, nel Marescalco (1533), PietroAretino irride al linguaggio latineggiante del Pedante (non altrimenti denominato) e alla sua burbanzosa gravità, che non lo salva ...
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PALLAVICINO, Ferrante
Luigi Fassò
Avventuriero, libellista e romanziere, nato a Piacenza nel 1616. Entrò molto giovane tra i canonici della Casa della Passione in Milano, ma il temperamento ribelle [...] non può tuttavia dare all'opera letteraria del P. i pregi che non ha. Egli non fu che un epigono di PietroAretino. Se anche si voglia riconoscere come suo quel violento scritto, d'ispirazione calvinista, contro la Chiesa di Roma, che col titolo ...
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MEDICI, Ippolito de'
Giovanni Battista Picotti
Cardinale. Figlio illegittimo di Giuliano duca di Nemours, nacque nel 1511 a Urbino e fu educato a Roma per cura di Leone X. Inviato nel 1524 a Firenze [...] e la società cortigiana del Cinquecento, Milano 1891; B. Amante, Giulia Gonzaga, Bologna 1895; A. Luzio, Un pronostico satirico di PietroAretino, Bergamo 1900; M. D'Ercole, Il cardinale I. d. M., Terlizzi 1907; G. Pieraccini, La stirpe dei Medici di ...
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VENIER (Venerii)
Mario Brunetti
Famiglia patrizia veneziana d'incerta origine (la derivazione da Vicenza, affermata dai genealogisti, è assai dubbia), ma di cospicua antichità, ché appare in documenti [...] inedite di M. V., Capodistria 1906; id., M. V., Roma 1909; su Lorenzo V., v. L. Dalla Man, Un discepolo di PietroAretino, L. V. e i suoi poemetti osceni (Contributo alla storia del costume veneziano della iª metà del sec. XVI), Ravenna 1913 (anche ...
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MAZZUCHELLI, Giovanni Maria
Giulio Natali
Erudito, nato a Brescia nel 1707, morto forse a Verona nel 1768. Discepolo del Quadrio a Bologna, del Lazzarini a Padova, studiò lettere e scienze, fece della [...] farsi conoscere con le Notizie istoriche e critiche intorno ad Archimede (Brescia 1737), alle quali fece seguire la Vita di PietroAretino (1741; 2ª ed., Brescia 1763) e altre biografie, tutte erudite e diligenti. Ma la sua opera più notevole, che la ...
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MARTELLI, Niccolò
Mario Pelaez
Scrittore, nato a Firenze nel 1498, morto nel 1555. Era di professione mercante; ma giovanissimo conobbe a Roma PietroAretino e si sentì eccitato a coltivare la poesia, [...] illudendosi di poter trarre da quella lauti guadagni, celebrando illustri personaggi; scrisse così molti versi mediocri, in parte inediti. Con questo bagaglio poetico, sperando di far fortuna, partì per ...
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NOTTURNO Napoletano
Mario Pelaez
Poeta improvvisatore del secolo XVI, celebre al suo tempo, ma di cui non si sa altro se non che forse fu soldato al servizio di Venezia. Nel 1552 era vivo ancora.
La [...] , disperse in opuscoli rarissimi (v. H. Harrisse, Excerpta colombiniana, Parigi 1887, pp. 196 e 216).
Bibl.: V. Rossi, Pasquinate di PietroAretino, ecc., Palermo 1891, p. 121; id., Le lettere di A. Calno, Torino 1888, p. lxvii; A. Luzio e R. Renier ...
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VASARI, Giorgio
Mary Pittaluga
Pittore, architetto, scrittore, nato in Arezzo il 30 luglio 1511, morto a Firenze nel 1574. Egli stesso c'informa ampiamente delle proprie vicende. Ricevette i primi insegnamenti [...] la Tomba del cardinale dal Monte, zio del papa, in S. Pietro in Montorio: il V. ne diresse i lavori e diede i a uomini quali Michelangelo, il Bembo, il Giovio, il Borghini, l'Aretino, il Caro, il Varchi. ecc.; il Libro delle ricordanze, pubblicato da ...
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TINTORETTO
Mary Pittaluga
. Iacopo Robusti, detto il T., pittore, nacque in Venezia nel 1518/1519, morì ivi il 31 maggio 1594. Giovinetto, entrò nella bottega di Tiziano, dove rimase, pare, pochissimo. [...] . Marcillian e attendeva alla pala di S. Marziale con i Santi Pietro e Paolo, tuttora in quella chiesa. Nello stesso anno era finito . Tra gli antichi hanno importanza di fonti quelli dell'Aretino (Lettere, del 1545, 1548 ecc.), del Vasari (ediz ...
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SEBASTIANO del Piombo
György Gombosi
Sebastiano Luciani, detto S. del P., pittore, nacque a Venezia verso il 1485, morì a Roma il 21 giugno 1547. Per una firma mal letta, e creduta sua, di una Deposizione [...] pare opera sua indipendente), per la Flagellazione di S. Pietro in Montorio, per la Resurrezione di Lazzaro nella Galleria nazionale dove rinnovò l'amicizia con Tiziano, col Sansovino e l'Aretino. Ritornato a Roma, ottenne il titolo e lo stipendio di ...
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flagello
flagèllo (ant. fragèllo) s. m. [dal lat. flagellum, dim. di flagrum «sferza»]. – 1. Specie di sferza fatta di funicelle sparse di nodi o strisce di cuoio o filo metallico con palline di piombo all’estremità, usata un tempo come strumento...