FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] 1714- 1719).
Nell'estate del 1709 lasciò Padova per Barcellona con la speranza di ottenere un incarico ecclesiastico che tra Newton e Voltaire, Milano 1968, pp. 27 ss.; P. Di Pietro, Lo Studio pubblico di S. Carlo in Modena (1682-1772), Modena 1970 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Silvia Serventi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Alla fine del XV secolo nelle più importanti corti e città italiane si sviluppano esperienze [...] e occorrerà aspettare fino alle Prose della Volgar Lingua di Pietro Bembo). Lo sforzo di acquisizione di una lingua il più alla fine del XV secolo. Originario della Catalogna, nasce a Barcellona, ma ben presto si trasferisce a Napoli dove incontra il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra XI e XII secolo si assiste a un grandioso processo di trasmissione del sapere conosciuto [...] Tivoli e Ugo di Santalla. Il primo, lavora a Barcellona in collaborazione con il matematico ebreo Abrham bar Hiyya (Savasorda seconda versione latina del Corano, dopo quella commissionata da Pietro il Venerabile e Michele Scoto; con loro inizia anche ...
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FRULOVISI, Tito Livio de'
Guido Arbizzoni
Nacque a Ferrara intorno al 1400, ma lasciò presto, con il padre Domenico, la città natale per trasferirsi a Venezia.
Il suo cognome è stato talora inteso come [...] trasferimento si fosse fatto tramite il vecchio condiscepolo del F., Pietro Del Monte, allora nunzio in Inghilterra e legato da e medicina a Tolosa e di essere quindi passato a Barcellona, proprio mentre vi infuriava la peste: ma egli preferisce ...
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TANSILLO, Luigi
Tobia R.Toscano
– Figlio di Vincenzo e di Laura Del Cappellano, nacque a Venosa probabilmente nel 1510.
Il padre, mai nominato nella documentazione superstite, fu identificato da Vincenzo [...] il nome di Tansillo nella princeps (stampata a Barcellona nel 1543) delle Obras di Boscán e di Toscano, Note sulla composizione e la pubblicazione de «Le lagrime di San Pietro» di L. T. (con inediti), in Rinascimento meridionale e altri studi ...
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TRENTA
Laura Galoppini
Casato lucchese, il cui capostipite ed eponimo fu maestro Trenta da Casabasciana, speziale, attestato sino dagli anni Trenta del XIV secolo: verosimilmente immigrato (in epoca [...] 1397; Silvestro a Genova, 1399; Lorenzo e soci a Firenze e Barcellona, dal 1403; v. Archivio di Stato di Prato, Fondo Datini, di Lorenzo di Federico è in affari con Francesco Martini e Pietro Cenami (Molà, 1994, p. 295).
A partire dalla fine ...
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MARGHERITA d'Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza
Gino Benzoni
MARGHERITA (Margarita) d’Austria, duchessa di Firenze, poi duchessa di Parma e Piacenza. – Frutto d’un fugace [...] dopo il sacco di Roma. Tra le clausole del trattato di Barcellona del 29 giugno 1529 figurò, infatti, l’impegno ad accasare M dove, il 9 dic. 1558, venne posta la prima pietra di palazzo Farnese, concepito quale sua residenza ufficiale.
Nell’aprile ...
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PEPE, Guglielmo
Silvio de Majo
PEPE, Guglielmo. – Nacque a Squillace, in Calabria, il 15 febbraio 1783, da Gregorio e Irene Assanti.
I genitori appartenevano a una famiglia di proprietari terrieri e [...] entrò in contrasto con il nuovo ministro della Guerra, Pietro Colletta, perché voleva una guerra offensiva e rivoluzionaria e delle divisioni di Carrascosa, si imbarcò da Castellammare per Barcellona.
Quindi si recò a Madrid, dove fondò la società ...
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AMALASUNTA
Paolo Lamma
Figlia di Teodorico e di Audefleda, sposò nel 515 Eutarico, da cui ebbe un figlio, Atalarico, e una figlia, Matasunta. Dal 526,dopo la morte di Teodorico, resse il regno ostrogoto [...] di Atalarico, dopo la sconfitta fu ucciso presso Barcellona da soldati inrivolta. La successione fu raccolta da i contrasti. Giustiniano comunque riconobbe il regime di Teodato. Quando Pietro giunse in Italia nel marzo del 535,A. era già prigioniera ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da
Marco Palma
Nacque nei primi decenni del sec. XIV, con ogni probabilità a Firenze, da Lapo di Albertuccio e da Bilia Ferrantini.
La sua famiglia, anche se non magnatizia, apparteneva [...] Il 25 ottobre la sua sede d'esilio fu stabilita a Barcellona, con piena libertà di ucciderlo per chiunque l'avesse trovato C. Clark, Oxonii 1911, pp. V-X; P. Silva, Il gov. di Pietro Gambacorta in Pisa..., in Ann. della R. Scuola norm. sup. di Pisa, ...
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scalo
s. m. [dal lat. scala «scala», che nel gr. biz. σκάλα passò a indicare una scala di pietra che nei moli dei porti marittimi serviva allo sbarco]. – 1. a. Ogni località, intermedia o terminale, toccata da un mezzo di trasporto navale...