FALOPPI (Falloppi), Giovanni di Pietro (Giovanni da Modena)
Andrea De Marchi
La prima menzione sicura di questo pittore, nativo di Modena e attivo prevalentemente a Bologna, risale al 17 luglio 1409, [...] pure un S. Giovanni Battista e donatore già a Barcellona in coll. Valenciano (Boskovits, 1988) e diversi affreschi negli affreschi tardogotici, ibid., pp. 79-87; E. Negro, G. di Pietro F. da Modena, 1453-1454. I vetri del rosone del Duomo di Modena, ...
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BULGARO
Bruno Paradisi
Della vita di colui che fu considerato il più grande e famoso degli allievi d'Irnerio sappiamo ben poco. Il gusto per le biografie doveva cominciare più tardi; e i contemporanei [...] stesso Odofredo ed Accursio, seguiti dal Saliceto, da Pietro da Bellapertica e da un antico Libro di novelle citato avversario Rogerio, patrocinò nel 1162 gli interessi del conte di Barcellona contro i conti di Baux per il possesso della Provenza, ...
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BARTOLOMEO da Neocastro
Ingeborg Walter
Nacque a Messina nella prima metà del sec. XIII con tutta probabilità da una famiglia, proveniente da Nicastro nella Calabria ulteriore.
Studiò diritto ed entrò [...] dell'assedio di Messina (27 sett. 1282), quando da re Pietro d'Aragona, accolto trionfalmente in Città il 2 ottobre, fu stabilì la pace tra le due corti di Napoli e di Barcellona e la cessione della Sicilia alla Chiesa. Del sottile gioco diplomatico ...
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CARAFA, Diomede
Franca Petrucci
Minore dei figli di Antonio, detto Malizia, alla cui iniziativa nel 1420 si dovette l'intervento di Alfonso d'Aragona nel Regno, e di Caterina Farafalla, nacque nel 1406 [...] , al re d'Aragona, che, commessa al fratello don Pietro la difesa dei suoi diritti nel Regno, partì in aiuto prigioniero dal re di Castiglia. Lasciata Napoli alla volta di Barcellona, l'Aragonese pose in atto una violenta rappresaglia ai danni ...
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BURALI, Scipione (Paolo d'Arezzo), beato
Gaspare De Caro
Nacque nel 1511 a Itri, secondogenito di Paolo e Vittoria Oliverez. Il padre, di famiglia di piccola nobiltà, originaria di Arezzo (di qui il [...] precisano. La famiglia materna era invece originaria di Barcellona ed apparteneva alla aristocrazia catalana. Avviato agli studi questo, per esempio, il caso del protonotario apostolico Pietro Galesinio che, su richiesta dello stesso B., si trasferì ...
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GARZONI, Tomaso
Ottavia Niccoli
Nacque nel marzo 1549 a Bagnacavallo, in Romagna, nello Stato pontificio, da Pietro e Altabella Lunardi, di condizioni economiche modeste ma in grado di provvedere all'educazione [...] Piazza fu stampata almeno 25 volte fino al 1675): il Teatro fu tradotto in francese (Parigi 1586) e in spagnolo (Barcellona 1600); l'Hospidale apparve in inglese (Londra 1600), in tedesco (Strasburgo 1618) e in francese (Parigi 1620); la Sinagoga in ...
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LIPPOMANO, Girolamo
Giuseppe Gullino
Terzogenito del patrizio Giovanni di Girolamo e di Chiara Gussoni di Andrea, nacque a Venezia il 13 apr. 1538.
Dopo il fallimento del banco dell'omonimo nonno del [...] vescovile di Verona, di cui era titolare il fratello Pietro; inoltre aveva preso dimora nel monastero veneziano della Trinità, donde il fidecommesso istituito a suo beneficio.
Attraverso Genova e Barcellona, il L. giunse a Madrid l'11 giugno 1586, ...
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FAGIOLI (Fagiuoli, Fasoli, Fazioli, Facelli, Fagelli), Giovanni
Cristina Bukowska Gorgoni
Nacque probabilmente a Pisa intorno al 1223, da una ricca famiglia popolare residente nel quartiere di Ponte [...] Il Dolezalek indica invece un manoscritto conservato a Barcellona, Archivo de la Corona de Aragón, Cugat scuola meridionale nei secoli XIII-XIV. Il manoscritto Vaticano Arch. S. Pietro A. 32., in Studi e ricerche dei "quaderni catanesi", VI, ...
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GRIMALDI, Costantino
Franco Aurelio Meschini
Nacque a Napoli il 30 genn. 1667 da Francesco Antonio e Antonia Cacace. Ebbe come maestro per le belle lettere e l'oratoria Matteo Taurini. Spinto dallo [...] non portò a termine perché chiamato (direttamente dalla corte di Barcellona, su consiglio di Nicolò Caravita) a difendere gli editti ad ind.; G. Ricuperati, L'esperienza civile e religiosa di Pietro Giannone, Milano-Napoli 1970, pp. 266-271; A. Lauro ...
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GIOVANNI XIII, papa
Roland Pauler
Giovanni, figlio di un certo Giovanni Episcopo, appartenne certamente allo strato più alto della nobiltà romana, ma non - come invece sostiene la storiografia più antica [...] del seguito imperiale con l'imposizione della catena di s. Pietro, di cui Dietrich si era impossessato e che non voleva più francese aveva viaggiato al seguito del margravio Borello I di Barcellona e del vescovo Attone di Vich. Borello richiese e ...
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scalo
s. m. [dal lat. scala «scala», che nel gr. biz. σκάλα passò a indicare una scala di pietra che nei moli dei porti marittimi serviva allo sbarco]. – 1. a. Ogni località, intermedia o terminale, toccata da un mezzo di trasporto navale...