Scultore (Bologna 1595 - Roma 1654). Rappresentante della tendenza classicista contrapposta a quella più genuinamente barocca di G.L. Bernini, fu artista eclettico, abile nelle opere monumentali (Tomba [...] 1647. Nel pontificato di Innocenzo X (1644-55), caduto in disgrazia il Bernini, l'A. ne prese il posto come scultore, affermandosi anche come architetto. La Tomba di Leone XI (S. Pietro), iniziata, sembra, già nel 1644, compiuta nel 1652, è la prima ...
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Pittore (Genova 1639 - Roma 1709). Dal 1660 circa lavorò a Roma; grandemente influenzato da G. L. Bernini, che lo protesse, quasi ne divenne l'interprete in pittura, con una genialità e un virtuosismo [...] (Madonna col Bambino e s. Anna, S. Francesco a Ripa; Nascita del Battista, S. Maria in Campitelli, ecc.) sopravvivono, pur nella concezione aperta e nella fattura rapida, esperienze genovesi e bolognesi, con motivi del Bernini e Pietro da Cortona. ...
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Architetto (Brusata, Canton Ticino, 1634 - Roma 1714), allievo e collaboratore del Bernini a Roma (palazzo Odescalchi, chiesa di S. Rita, a pianta centrale, ora demolita, ecc.), dove costruì, tra l'altro, [...] moderni (1694), nel quale tratta dell'allargamento della piazza S. Pietro; L'anfiteatro Flavio (post., 1725), in cui propone di chiesa nel Colosseo. Il F., fondendo l'esperienza del Bernini e del Borromini in uno stile più pacato e classicheggiante, ...
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Scultore (n. forse Massa 1590 circa - m. Roma 1666). Lavorò a Roma per G. L. Bernini: eseguì il rilievo con l'Estasi di s. Francesco per l'altare della cappella Raimondi in S. Pietro in Montorio (1642-46 [...] circa); partecipò (1647-48) alla decorazione dell'interno di S. Pietro; scolpì la figura del Rio della Plata per la Fontana dei fiumi in piazza Navona (1650-51). ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] , sembrano emergere sensibili analogie con il linguaggio di Pietro da Cortona. Al decennio successivo (1655-67) risale del pontefice, venne in seguito ripresa e modificata notevolmente dal Bernini e da Carlo Fontana. Oltre a queste opere principali, R ...
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Istruzione
Nella scuola statale, con il termine c. si indicano insieme la funzione e il posto orario d’insegnamento di una determinata disciplina o gruppo di discipline secondo quanto previsto dall’ordinamento [...] , come la c. eburnea di Massimiano (Ravenna, Museo diocesano) o quella di S. Pietro, in Vaticano, forse dono carolingio, racchiusa in una bronzea custodia da G.L. Bernini. Le c. lignee furono particolarmente diffuse dal periodo gotico e, dal 15° sec ...
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Scultore (Bruxelles 1597 - Livorno 1643), figlio di Jérôme il Vecchio (m. 1641 circa), l'autore della fontana del Manneken-Pis a Bruxelles (la statua, perduta, è ora sostituita da una copia). Dal 1618 [...] più in vista della corrente classicista. Collaboratore del Bernini nel 1627-28, nel 1629 riceveva la commissione Andrea da porsi in uno dei quattro piloni che sorreggono la cupola di S. Pietro e per la sua opera più famosa, la S. Susanna in S. Maria ...
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Scultore (Milano 1658 - Roma 1728); fu allievo a Milano di G. B. Volpini e di G. Rusnati, e a Roma (1684-85) di E. Ferrata. È il maggiore scultore del primo quarto del 18º sec. Passò da una prima fase [...] opera tarda, il monumento sepolcrale a Gregorio XIII in S. Pietro (1719-25). La tomba rappresenta una sintesi tra le tendenze classiciste e barocche di Algardi e Bernini, entro una struttura più complessa e storicizzante il cui schema compositivo ...
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Scultore (Siena 1644 - Roma 1725). Allievo del fratello Giovanni Antonio (n. forse a Volterra prima del 1644 - m. dopo il 1706), si perfezionò successivamente a Roma dove collaborò anche con M. Caffà e [...] scolpì La Carità per la tomba di Alessandro VII in S. Pietro di G. L. Bernini. Tra i più significativi interpreti del barocco a Siena, mostrò nelle opere più tarde un più accentuato gusto per i ritmi cadenzati e classicheggianti (La morte di ...
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Pittore e architetto (Rieti 1644 - Roma 1702). Seguace di Pietro da Cortona, fu abile decoratore (affreschi con arditi effetti prospettici nel soffitto di S. Maria in Trivio a Roma, 1670 circa). Notevoli [...] anche le sue architetture, per gli effetti scenografici assai originali ispirati ai modi di G. L. Bernini e di G. Guarini (cappella di S. Cecilia in S. Carlo ai Catinari, 1686 circa; cappella Ávila in S. Maria in Trastevere, 1690 circa). ...
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berniniano
agg. – Di Gian Lorenzo Bernini (1598-1680), architetto, scultore, pittore, il massimo rappresentante dell’arte barocca: le fontane b.; il colonnato b. di S. Pietro; gli artifici prospettici berniniani. Come s. m., seguace del Bernini.
prova
pròva (ant. pruòva) s. f. [deverbale di provare; ma un lat. proba è già documentato in età tarda e medievale]. – 1. Atto, o serie di atti, operazione, procedimento, aventi lo scopo di conoscere, verificare, dimostrare le qualità, le...