CRIPTA
M.T. Gigliozzi
Il termine c. deriva dal gr. ϰϱύπτη e, più direttamente, dal lat. crypta, impiegato nell'Antichità a indicare un ambiente naturale o artificiale, sotterraneo o semisotterraneo [...] (S. Vincenzo in Prato a Milano, S. Michele a Oleggio, S. Pietro a Civate, S. Vincenzo a Galliano, S. Secondo ad Asti e S a Colonia, a tre navate e con piccole absidi aperte sui bracci del transetto (Kubach, Verbeek, 1989). In Inghilterra la formula a ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] sovente una o più finestre per l'illuminazione (per es. S. Pietro e S. Sabina a Roma).L'edificio di culto si componeva di un di una croce greca. Questa non è sempre libera nei suoi bracci, che possono risultare inscritti in un cerchio, in un quadrato ...
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CAPPELLA
C. Bozzoni
Dal lat. tardo capella (diminutivo di capa 'veste'), nome dato, nel palazzo dei re merovingi, al luogo dove era collocata e venerata la cappa di s. Martino, sulla quale veniva prestato [...] studiata intorno alla basilica Apostolorum o alla chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro a Roma (sec. 4°), nell'area dei martiri di Salona nel del sec. 11°). Il tipo di pianta a croce con bracci rettangolari coperti a botte, che ha il suo modello nel ...
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SPOLETO
M.E. Savi
E. Lunghi
(lat. Spoletium)
Città dell'Umbria (prov. Perugia) posta sulle pendici del colle di Sant'Elia, prospiciente il Monteluco.
Già importante centro umbro (come attestano le [...] presso S., che consiste in un busto del Redentore tra i ss. Pietro e Paolo in sembianze di finte icone e angeli clipeati con, tra loro della Genesi, i patriarchi e i profeti che ornavano i bracci del transetto di S. Paolo inter vineas, precedenti il ...
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TREVIRI
E.D. Schmidt
(ted. Trier; lat. Augusta Treverorum)
Città della Germania occidentale, nel Rheinland-Pfalz, sorta in una valle lungo il corso della Mosella.
In posizione strategica, posta all'intersezione [...] un impianto cruciforme che presenta un alzato su due piani lungo i bracci e a tre nel punto di incrocio. Il coro emerge di due - come informa l'iscrizione - del pastorale lasciato da s. Pietro al suo allievo s. Eucario, che lo avrebbe portato a ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] Jacopo da Brno, il capo di s. Vittore e un braccio di s. Corona.Piuttosto singolare è la pianta dell'edificio, tra s. Susanna, s. Giuliana e s. Martino; Cristo in trono con s. Pietro, la Vergine e s. Giovanni; S. Margherita e il drago; il Martirio di ...
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CREMONA
G. Voltini
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, presso la riva sinistra del Po.La scelta del sito destinato ad accogliere il centro urbano di C., dedotta colonia nel 218 a.C. dai Romani [...] costruzione del palazzo del Comune (1206), poi ampliato di altri bracci verso il 1245, cui si affiancò in seguito la loggia dei tra due angeli, murata all'esterno della chiesa di S. Pietro, è molto vicina al Maestro della Lunetta di S. Vito, ...
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BAMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Bamberg; Papinberc, Babenberch nei docc. medievali)
Città della Germania in Alta Franconia (Baviera settentrionale). Rispetto alle antiche sedi vescovili tedesche sul [...] 'impianto della città esula dagli schemi consueti. In piano, tra i bracci del Regnitz, si sviluppò la Inselstadt; sui pendii verso O si mostra la raffigurazione della Vergine tra s. Giorgio, s. Pietro e i committenti, e, all'interno del duomo, le ...
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Agnello
F. Nikolasch
G. G. Pani
F. Panvini Rosati
SIMBOLOGIA E ICONOGRAFIA
di F. Nikolasch
L'a., al pari della pecora e dell'ariete, è tra i simboli principali dell'arte cristiana, soprattutto come [...] ). Particolarmente diffuso è l'a. collocato sulla croce, nel punto di incrocio dei bracci, al posto del Crocifisso (la già ricordata croce di Giustino II in S. Pietro; i mosaici absidali della cripta del duomo di Nola e della basilica paoliniana di ...
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MONZA
D. Ricci
(lat. Modicia; Modoëtia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, in Brianza (prov. Milano), attraversata dal fiume Lambro.Citata come vicus già da Ennodio nel sec. 5° (Ep., CCLXXV), [...] , di tre tombe terragne dipinte con motivi a croci a bracci patenti e lemnischi nella navata sinistra, di cui una databile un momento successivo; esso propone, nonostante la policromia pietra-cotto, una derivazione diretta dal broletto Nuovo di Milano ...
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bilancia
bilància s. f. [lat. tardo bilanx -ancis, comp. di bi- «due» e lanx «piatto»] (pl. -ce). – 1. a. Strumento per la misurazione del peso di un corpo (o, più esattamente, della sua massa), costituito, nel suo schema originario e tradizionale,...
cetra
cétra (ant. cétera) s. f. [lat. cĭthăra, dal gr. κιϑάρα; cfr. chitarra]. – 1. Strumento in uso nell’antichità classica (spec. in Grecia, dove era attributo di Apollo), costituito da una cassa armonica di varia forma sulla quale si levavano...