BOURBONNAIS
Y. Bruand
(Bourbonnois nei docc. medievali)
Regione storica della Francia centrale, che prende nome dai signori di Bourbon. Questa dinastia, appartenente per lo più al casato degli Archambaud [...] pietra a Moulins, Montluçon, Gannat, città il cui centro conserva in parte l'originario tracciato viario raccolto intorno al castello particolare. Tra il 1480 e il 1503 Giovanni II, Pietro II e Anna di Francia chiamarono alcuni tra i migliori ...
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GAETA
M.T. Gigliozzi
(lat. Caieta)
Città del Lazio meridionale, storicamente appartenente alla Terra di Lavoro, G. si estende su un promontorio che divide il golfo omonimo da quello di Terracina.Il [...] Albito e giungere fino alla costa opposta, all'altezza del castello.Dal 906 al 933 la città fu governata dal duca Giovanni 'epoca del ducato, o di poco anteriori, molte sono scomparse (S. Pietro, S. Giorgio, Ss. Giovanni e Paolo, S. Silvano) o sono ...
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LOSANNA
N. Schätti
(lat. Lousonna; franc. Lausanne; Leusonna, Lausonna, Lausanna nei docc. medievali)
Città della Svizzera, capoluogo del cantone di Vaud, situata ai piedi del monte Jorat, sulla sponda [...] Roma, alle porte di bronzo di S. Giovanni in Laterano e a S. Pietro in Vaticano; dal sec. 13° è attestata la presenza di orafi. Almeno e la leggenda di Herkinbald, probabilmente in origine al castello di Ouchy, eseguito a Tournai verso il 1450 (Berna ...
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ORISTANO
R. Serra
(Aristanis, Arestano nei docc. medievali)
Città della costa occidentale della Sardegna, capoluogo di provincia, situata presso la foce del fiume Tirso, fra gli antichi abitati di Othoca [...] di Costanza di Saluzzo (m. nel 1348), moglie di Pietro III giudice d'Arborea (Tasca, 1986). Documentano un secondo català, Lambard 5, 1992, pp. 201-248: 212; F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo 1992, pp. ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] Figlio d'arte
Figlio dell'architetto Giovanni Domenico Castelli, Francesco Borromini nacque nel 1599 a Bissone, soprannome di famiglia. Maderno lo fece lavorare come intagliatore di pietre a S. Pietro, in Palazzo Barberini e nella chiesa di S. Andrea ...
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BARTOLINO da Novara
A. Tomei
(o Bertolino)
Architetto documentato in Italia settentrionale nella seconda metà del Trecento e nel primo decennio del Quattrocento. L'attività edificatoria documentata [...] ricordate le chiese di S. Lorenzo a Mortara, di S. Pietro Martire e S. Francesco a Vigevano e di S. Maria delle , 1, 1883, pp. 1-69; G. Bertoni, E.P. Vicini, Il castello di Ferrara ai tempi di Nicolò III, Bologna 1906; A.M. Romanini, L'architettura ...
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FERENTILLO
G. Curzi
Centro dell'Umbria in prov. di Terni costituito da due insediamenti distinti, Matterella e Precetto, dominati da due castelli di pendio muniti nei secc. 12°-13°, a guardia di un [...] , La pittura italiana delle origini, Roma-Dresden 19782 (1962); A.M. Orazi, L'Abbazia di Ferentillo, Roma 1979; G. Tamanti, S. Pietro in Valle a Ferentillo, in L'Umbria (Italia romanica, 3), Milano 1979, pp. 107-132; L. Pani Ermini, Gli insediamenti ...
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stucco Nome generico di diversi tipi di materiali plastici adesivi, di varia consistenza, che induriscono all’aria più o meno rapidamente, impiegati per la levigatura di superfici.
Arte
Lo s., usato in [...] S. Ambrogio a Milano, da cui deriva quello più tardo di S. Pietro di Civate.
L’uso dello s., raro nel 13°-14° sec., seconda metà del secolo, di grande ricchezza e valore scultoreo (castello di Fontainebleau, F. Primaticcio e aiuti; palazzo Spada a ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] il bianco della calce, con larghe e forti incorniciature di pietra agli angoli della casa e intorno alle porte e alle finestre V. tavv. LXXXIII e LXXXIV.
Bibl.: V. Cicala, Ville e castelli d'Italia, Milano 1914-15; U. Ojetti, I palazzi e le ville ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] di età classica; sembra che in questo periodo l'uso di pietra da cava fosse meno diffuso. Tale prassi dette luogo a Orvieto e l'architettura italiana del Duecento e Trecento, Città di Castello 1972²; G. Zander, Abbazie e conventi, Milano 1973; G. ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...