FEDERICO d'Antiochia
Ernst Voltmer
Era figlio naturale dell'imperatore Federico II e di Maria (Matilde) d'Antiochia, appartenente a una nobile famiglia del Regno di Sicilia e figlia, forse, di Roberto [...] F. si divise in due rami, uno rimase nel Lazio (Anticoli, Piglio), l'altro si trasferì in Sicilia, dove ottenne da Pietrod'Aragona la contea di Capizzi. Significativi sono i nomi e i matrimoni dei figli di Corrado: Federico, nato non prima del 1259 ...
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DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] si cimentò in dispute su temi di carattere giudiziario e storico (Accusa per un omicidio; Giovanni da Procida invita Pietrod'Aragona alla conquista del Regno delle due Sicilie). Lesse e meditò i filosofi tedeschi, appassionandosi soprattutto a J. G ...
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Paternò, famiglia (secc. XIV-XV). Antica e illustre famiglia feudale siciliana di origini incerte. Secondo una tradizione non verificabile, diffusa da G. Delaville Le Roulx (Cartulaire général de l'Ordre [...] accreditata rimane comunque quella che lega le sorti della casata alla famiglia reale d’Aragona quando, verso la metà del XIV secolo, un Giovanni figlio di Pietrod’Aragona e signore di Paternoy giunse in Sicilia (V. Amico, Catana illustrata, Catania ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Elisa Soldani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
I secoli XIII-XIV manifestano in pieno le contraddizioni relative al potere delle [...] nell’opera di mediazione con la nobiltà siciliana e con il pontefice, o in quello di Costanza di Aragona, che condivide il potere con Pietrod’Aragona nel governo dell’isola.
Non mancano casi di governo “diretto”, come quello di Eleonora di Provenza ...
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Uberti, Lapo degli
Arnaldo D'addario
Figlio di Farinata, fiero ghibellino come il padre e gli altri membri della casata, ne seguì la sorte dopo la sconfitta della sua Parte politica. Per le fortune [...] parte alla difesa del regno meridionale contro Carlo d'Angiò; il documento è di soli quattordici giorni conte Guido Novello e i dinasti di Santa Fiora, da messi del re Pietrod'Aragona giunti in Pisa in cerca di alleati per la causa del loro sovrano. ...
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ALAIMO (Alaimus, Alaimu, Alamo) da Lentini (di Latino, di Leontino)
Francesco Giunta
Nato, probabilmente a Messina, nella prima metà del sec. XIII, fece la sua prima comparsa nella vita politica siciliana [...] e di resistere alla sempre crescente pressione delle forze angioine, anche A., come i Palermitani, decise di rivolgersi a Pietrod'Aragona, che il 22 ottobre lo nominò maestro giustiziere a vita del Regno. Da questo momento accrebbe sempre più il ...
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Enrico di Navarra detto il Grasso
Francesco Giunta
Figlio di Tebaldo IV di Champagne, nacque dopo il 1238; alla morte del padre ereditò la contea di Rosnai. Nel 1269 prese in moglie Bianca, figlia del [...] la crescente influenza francese sul regno di Navarra e rivendicavano l'eredità di Sancio VII. I tentativi di accordo con Pietrod'Aragona (1272) cui il padre Giacomo I il Conquistatore aveva trasmesso i diritti sul trono navarrese, non approdarono a ...
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Lotario (Gavignano 1160 - Perugia 1216), figlio di Transmondo conte di Segni, studiò a Parigi e a Bologna; coltissimo e di vita austera, cardinale nel 1190, fu eletto (1198) a successore di Celestino III. [...] una invasione francese, a riconoscere il suo regno feudo della Chiesa; lo stesso fece con Pietrod'Aragona. Per l'attuazione della Crociata, altra mèta della sua attività, tentò di ristabilire una buona intesa con l'Oriente, coltivando l'amicizia dei ...
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Nobile famiglia siciliana di origine spagnola, detta anche Montecateno, trapiantatasi nell'isola nel sec. 13º con Guglielmo Raimondo I, al seguito di Pietrod'Aragona. Durante le guerre civili del 14º [...] (m. 1465) fu al governo della Sicilia in nome di Alfonso d'Aragona nel 1429-30. Giovanni Tommaso (v.) fu più volte presidente del Paternò (v.); Corrado (1820-1895), senatore del regno d'Italia dal 1892. Sussistono anche altri rami minori dei Moncada ...
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Decameròn (o Decàmeron, o Decameróne) Raccolta di cento novelle di G. Boccaccio, la cui stesura definitiva può essere attribuita agli anni tra il 1349 e il 1351. Consta d'un proemio, di un'introduzione [...] di Federico degli Alberighi (V, 9), la cortesia di Natan (X, 3), la malinconica saggezza di Carlo d'Angiò (X, 6), la splendida regalità di Pietrod'Aragona (X, 7); ma può anche far risaltare figure meno appariscenti di poeti e artisti, come Giotto ...
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pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...
aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....