Pittore e incisore (n. Palermo o Marsala - m. Alcamo 1692). Allievo di Pietro del Po, lavorò soprattutto a Roma, dove riprodusse a stampa le logge vaticane, gli affreschi dei Carracci in palazzo Farnese, [...] opere di C. Maratta, C. Ferri, PietrodaCortona. Dipinti dell'A. si trovano a Palermo, nelle chiese della Pietà, di S. Maria delle Vergini, di S. Cita. ...
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Pittore (Genova 1625 - Venezia 1676). Subì a Genova l'influsso di B. Strozzi e a Roma quello di PietrodaCortona. Trasferitosi a Venezia, vi introdusse la maniera caravaggesca che fu un elemento importante [...] della cultura figurativa di G. B. Piazzetta. Sue opere a Venezia, Genova, Vienna ...
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Pittore (Genova 1648 - ivi 1726); figlio di Giuseppe, detto il Sordo (1588-1657), anche pittore. Studiò a Roma con C. Maratta. Noto come ritrattista, dipinse anche quadri sacri, nella maniera di Pietro [...] daCortona, per varie chiese di Genova, dove dimorò dal 1685 in poi. ...
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Incisore (n. Strasburgo 1590-93 circa - m. Roma 1662). Figlio e scolaro di Matthäus, svolse in Roma la sua attività, molto apprezzato dai contemporanei. Riprodusse opere di Bernini, di PietrodaCortona, [...] di G. Lanfranco, ecc., e illustrò varî libri ...
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Pittore (Gubbio 1587 - Roma 1663), scolaro e seguace del Cavalier d'Arpino, fu anche influenzato daPietrodaCortona. Eseguì soprattutto affreschi decorativi (in varie chiese di Roma, di Gubbio e di Savona [...] e in Casa Durazzo a Genova) ...
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Pittore (Pistoia forse 1623 - Roma 1703), allievo e stretto seguace di PietrodaCortona. Numerose opere a Roma (affreschi nella gall. di Alessandro VII del pal. del Quirinale, in S. Giovanni in Laterano, [...] in S. Maria sopra Minerva, ecc.) ...
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Architetto (Roma 1611 - ivi 1691). Contribuì con la sua attività a caratterizzare l'aspetto barocco della Roma del 17° sec. con numerose opere, nelle quali sperimentò le più originali e complesse ricerche [...] vano a pianta centrale e dall'articolazione plastica delle colonne, sembrano emergere sensibili analogie con il linguaggio di PietrodaCortona. Al decennio successivo (1655-67) risale la costruzione della chiesa di S. Maria in Campitelli, sempre a ...
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Pittore (Grasse 1732 - Parigi 1806). Fu il massimo riferimento artistico prima della Rivoluzione e si dedicò soprattutto alla pittura di piccoli quadri, garbati nel disegno e nel colore. Trattò soggetti [...] Francia a Roma (1756-63); studiò la pittura decorativa del sec. 17°, approfondendo soprattutto l'opera di P. Barocci, PietrodaCortona, dei Carracci; strinse amicizia con H. Robert con cui lavorò a Tivoli e visitò Parma, Venezia e Napoli dove poté ...
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Pittore e incisore (Lucca 1611 - Roma 1650), allievo del Domenichino e di PietrodaCortona, conobbe N. Poussin e F. Duquesnoy. Soprattutto nella sua vasta produzione di disegni e incisioni (prevalentemente [...] all'acquaforte), di altissima qualità, T., sfruttando le potenzialità del mezzo grafico, espresse la sua predilezione per tematiche filosofiche, allegoriche o morali. L'intento classico, dichiaratamente ...
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Pittore (Anversa 1597 - Firenze 1681). Studiò ad Anversa con W. de Vos e a Parigi (1617-19) con F. Pourbus il Giovane. A Firenze (dal 1620) per l'ammirazione destata dal ritratto dell'Arazziere Pietro [...] , Passignano), poi in senso decisamente barocco, per influsso di Rubens, del quale fu amico, di A. van Dyck e PietrodaCortona (Francesco e Mattias de' Medici, 1631-32, Firenze, Galleria Palatina; Vittoria della Rovere e Ferdinando II, 1660 circa ...
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