Lorenzo, antipapa
Teresa Sardella
Presbitero della Chiesa romana, alla morte di Anastasio II fu eletto vescovo nella basilica di S. Maria Maggiore, il 22 novembre 498. Lo stesso giorno, nella basilica [...] chiese "titulari". A ricoprire questa carica venne chiamato Pietro di Altino. I nemici del papa lavoravano anche per Era l'autunno del 502 e L. venne richiamato da Nocera. Lo troviamo a Ravenna, in quella che era probabilmente, nelle intenzioni dei ...
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D'ELCI, Raniero
Luisa Bertoni
Della famiglia dei marchesi di Monticiano, conti d'Elci, uno dei rami dei Pannocchieschi di Siena, nacque a Firenze il 7 marzo 1670 da Filippo, marchese di Monticiano e [...] con l'arcivescovo di Ravenna. Il D., infatti, zoppo. Ad una colonna della porta di S. Pietro fu ritrovato un cartello in cui era scritto: Se andate le cose il D. il 30 genn. 1744 partì da Ferrara alla volta di Roma. Qui venne nominato vescovo di ...
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SABINIANO
Antonio Sennis
Nato a Blera nella Tuscia, figlio di Bono, prima di accedere al soglio pontificio ebbe una carriera ecclesiastica tutta interna alle gerarchie del clero secolare. Divenuto diacono, [...] , rendendo così problematiche le comunicazioni tra Roma e Ravenna. Nel settembre dello stesso anno Smaragdo aveva però , e raggiungendo da lì la basilica vaticana. La tomba di S. si trovava sotto il pavimento del portico di S. Pietro, dinanzi la ...
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PARASCANDOLO, Marco
Massimo Carlo Giannini
PARASCANDOLO (Palascandolo, Palescandalo), Marco. – Nacque probabilmente a Vico Equense nel 1542 da Leonardo Andrea e Francesca Vespoli. Fu battezzato con [...] nel quale Parascandolo sosteneva la posizione papale (decisa da Pio V nel 1571) che condannava i anno seguente confessore di Pietro Aldobrandini, influente cardinale nipote che Parascandolo lo seguisse a Ravenna, nella cui sede arcivescovile aveva ...
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PALTANIERI, Simone
Giorgio Zacchello
PALTANIERI, Simone. – Nacque a Monselice, presso Padova, agli inizi del XIII secolo, da Pesce, discendente dai Paltanieri, famiglia eminente nel castello di Monselice, [...] (anche se l’unico dato certo, ricavabile da una lettera di Urbano IV all’arciprete di Padova, Pietro Scrovegni, è l’accusa di non esser dalla legazione (sostituendolo con l’arcivescovo di Ravenna nell’Italia settentrionale e con Manfredo, vescovo ...
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ALTIERI (Paluzzi degli Albertoni), Paluzzo
Aldo Stella
Discendente dalla famiglia romana degli Albertoni, che non era di prim'ordine e nemmeno ricca, ma nel novero della vecchia nobiltà, nacque l'8 [...] assegnatagli nel 1674 quando rinunciò all'arcivescovato di Ravenna, che aveva assunto nel 1670 lasciando il perenne devota riconoscenza, gli fece innalzare da Mattia Rossi un sontuoso sepolcro in S. Pietro e solennemente vi fece deporre le spoglie ...
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DIANI, Pietro (Petrus Dianus Placentinus)
Werner Maleczek
Il D. era originario di Piacenza, ma non è possibile stabilire a quale ceto sociale la sua famiglia appartenesse. Un suo parente di nome Giovanni [...] la dipendenza del vescovo di Piacenza dall'arcivescovo di Ravenna: vi trovò effettivamente il canone del concilio di Guastalla primo desiderava allentare l'accerchiamento, da parte sveva, del Patrimonio di S. Pietro, il secondo farsi riconoscere l' ...
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CRISTOFORO
Bernard Bavant
È ricordato per la prima volta nelle fonti sotto il pontificato di Stefano II (o III), nel 753, nel quale anno era regionarius (probabilmente notario regionario) e fece parte [...] del partito autonomista a Ravenna e all'elezione dell'arcidiacono rientrò a Roma, lasciandoli a S. Pietro, con la scusa di sottrarli così alla -51; M. G. Mara, Una pagina di storia longobarda da una epigrafe di S. Maria in Vescovio, in Studi romani, ...
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DURAZZO, Marcello
Matteo Sanfilippo
Nacque a Genova il 6 marzo 1633 da Cesare e Giovanna Cervetto. Sotto la protezione dello zio paterno, il cardinale Stefano, fu avviato alla carriera ecclesiastica. [...] con la Repubblica di Genova. Il fratello Pietro, divenuto doge di Genova (agosto 1685 che, però, era gravata da troppi debiti e fu quindi da lui rifiutata. Il 27 ; S. Bernicoli, Governi diRavenna e di Romagna, Ravenna 1898, p. 85; A. Messeri-A. Calzi ...
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GERUSALEMME CELESTE
A. Rovetta
Si definisce come G. celeste la visione che costituisce l'avvenimento conclusivo dell'Apocalisse di Giovanni (21,1-22,15); essa raccoglie la prospettiva ultima della storia [...] Maggiore a Roma (prima metà del sec. 5°) e in S. Vitale a Ravenna (prima metà del sec. 6°); o a un estremo della fascia inferiore del Ap. 21, 24-26), qui impersonata dai beati accolti da s. Pietro e s. Paolo.Le prime immagini della G. celeste ...
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luogo
luògo (pop. lògo) s. m. [lat. lŏcus] (pl. -ghi; ant. anche le luògora). – 1. a. In senso ampio, una parte dello spazio, idealmente o materialmente circoscritta: Dio è in ogni l.; con limitazione simbolica: l. di salvazione, l. di purificazione,...
prezioso
prezióso agg. [dal lat. pretiosus (der. di pretium «prezzo, pregio»), propr. «costoso, di gran prezzo»]. – 1. a. Che ha grande valore economico, grande pregio, gran prezzo: Né mai saggio nocchier guardò da scoglio Nave di merci prezïose...