Nome con cui è noto il pittore Sebastiano Luciani (Venezia 1485 circa - Roma 1547). Sussiste qualche incertezza, nella storia critica, sulla prima attività di S., coinvolta nella complessa questione dell'attività [...] ), la decorazione della cappella Borgherini in S. Pietro in Montorio (1516-24), la Resurrezione di Lazzaro (1517-19, Londra, National Gallery), dipinto su commissione del cardinal Giulio de' Medici in competizione con la Trasfigurazione di Raffaello ...
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Cristina Acidini
La formazione
Quando Michelangelo Buonarroti morì a Roma il 18 febbraio 1564, alla prodigiosa età di ottantanove anni, i protagonisti della politica, della religione, della cultura e [...] Settignano, il borgo sotto Fiesole famoso per le cave della bella pietra serena, che vi veniva estratta e lavorata: «Il latte , morto nel 1513, era stato Leone X, ovvero Giovanni de’ Medici, suo coetaneo e figlio del suo primo protettore Lorenzo il ...
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Pittore (Audenarde 1630 - Firenze 1691). Protetto da Mattias e poi da Ferdinando de' Medici, poté formarsi presso G. Periccioli e Pietro da Cortona ma, in varî soggiorni a Genova, Roma e Venezia, si arricchì [...] delle esperienze contemporanee dei paesaggisti fiamminghi, di S. Rosa, di P. Testa, e studiò i grandi maestri veneti. Dipinse soggetti religiosi (Maddalena in un paesaggio e Maddalena in estasi, in origine ...
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Pittore, architetto e scrittore (Arezzo 1511 - Firenze 1574). Artista manierista, fu attivo, come pittore e soprattutto come architetto, in diverse città italiane (Arezzo, Bologna, Napoli, Roma). Il nome [...] Arezzo frequentò la bottega di G. de Pierre de Marcillat; a Firenze studiò con Andrea evidente nella cappella Del Monte in S. Pietro in Montorio a Roma, complesso intreccio di simmetria. All'attività per i Medici si affiancarono committenze private e ...
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VESPUCCI, Amerigo
Alberto Magnaghi,
Nato a Firenze nel 1454 e morto a Siviglia nel 1512, il più grande e il più degno tra i continuatori di Colombo.
Soltanto oggi, in seguito ai criterî radicalmente [...] dal V. si ha copia nel codice Riccardiano di Pietro Vaglienti, un fiorentino morto nel 1514, che aveva composto conto dei suoi viaggi a un uomo come Lorenzo di Pier Francesco de' Medici, del quale era stato per tanti anni, ed era forse ancora, ...
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SCARLATTI, Alessandro
Andrea Della Corte
Musicista. Nacque a Palermo il 2 maggio 1660, morì a Napoli il 24 ottobre 1725. Seguì i genitori a Roma nel '79. Fino all'83 non ebbe relazioni con Napoli. Resta [...] non essendo ancora ritornato, fu licenziato e sostituito da don Pietro Bartilotti. Ecco perché non è esatto dire che egli abbia di tutte le sedi, scriveva nel 1705 a Ferdinando de' Medici, esponendogli le tristi condizioni romane, a cagione delle ...
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GALILEI, Alessandro
Giampiero Pucci
Architetto, nato a Firenze il 25 luglio 1691, morto a Roma il 21 dicembre 1736. In gioventù da alcuni signori inglesi fu condotto in Inghilterra dove rimase 7 anni. [...] , ebbe sotto i granduchi Cosimo III e Gian Gastone de' Medici la carica di "primo architetto e soprintendente delle regie sormontato da un attico con grandi statue la facciata di S. Pietro (è possibile che il G. abbia cercato di proposito una ...
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GIBERTI, Gian Matteo
Pietro Tacchi Venturi
Diplomatico e vescovo, nacque a Palermo di padre genovese, il 20 settembre 1495, morì in Verona il 30 dicembre 1543. Intorno al 1513 seguì suo padre a Roma [...] (la cui cittadinanza otteneva cinque anni appresso); e venuto in grazia del card. Giulio de' Medici, il futuro Clemente VII, fu suo segretario e confidente, sì da aver subito parte importante negli affari di curia. A lui per primo toccava ricevere le ...
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GIOVANNI da San Giovanni (Giovanni Mannozzi, detto)
Odoardo Hillyer Giglioli
Pittore. Nacque a San Giovanni Valdarno il 20 marzo 1592, morì a Firenze il 6 dicembre 1636. Scolaro di Matteo Rosselli, presto [...] godendo della protezione dei granduchi Cosimo II e Ferdinando II de' Medici; fu anche a Roma ove lasciò opere sue in chiese Franceschini detto il Volterrano, che poi seguì la corrente di Pietro da Cortona. Le sue prime opere datate sono del 1616 e ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] di Londra. Nel periodo gotico mediano il materiale più usato fu la pietra da taglio e più tardi l'alabastro. Dai tempi di Enrico III versione dell'Eneide, sull'esempio del cardinale Ippolito de' Medici); dall'Italia la voga degl'intermezzi comici (in ...
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anti-Sars
agg. inv. Che combatte e previene la Sars, Severe acute respiratory syndrome, Sindrome acuta respiratoria (in ambito patologico, l'inglese "severe" = italiano "grave"). ◆ [tit.] Scorte del farmaco anti-Sars a Roma e Milano [testo]...
seguire
v. tr. e intr. [lat. sĕqui] (io séguo, ecc. [ant. seguisco, seguisci, ecc.]; pass. rem. seguìi [ant. seguètti], seguisti, ecc.). – 1. Con uso trans. (che si estende anche ai numeri 2 e 3, e solo parzialmente al n. 4), andare dietro...