orizzonte (orizzonta, in rima)
Giovanni Buti-Renzo Bertagni
L'o. è uno dei circoli fondamentali dei quali parla nel secondo capitolo del suo trattatello sulla Sfera il Sacrobosco (v.), uno dei testi [...] azzurra. Questa interpretazione è confermata da Pietro che, seguendo la lezione dal mezzo XIV 69), all'alba; la parte orïental de l'orizzonte (XXXI 119), con lo stesso rispetto allo zenit, il sole e la luna, nel segno dell'Ariete il primo, nel ...
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ROLANDO (Orlando), detto de' Medici
Francesco Salvestrini
ROLANDO (Orlando), detto de’ Medici. – Di questo eremita, vissuto nel XIV secolo, beatificato nell’Ottocento, si hanno poche testimonianze biografiche [...] del perché pregasse con lo sguardo rivolto al Sole e alla Luna Rolando rispose che così fruiva della grazia di Dio, poiché famiglia cercò di accattivarsi le simpatie di Cosimo de’ Medici (e dei figli Pietro e Giovanni) per ottenere tutela politica, e ...
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CARBONI, Angelo (Angiolo)
Deanna Lenzi
Nacque forse a Bologna nel secondo o nel terzo decennio del Settecento.
Fu allievo di Ferdinando Galli Bibiena presso l'Accademia Clementina, ove, secondo l'Oretti, [...] di lavoro alla corte di Elisabetta I, Pietro III e Caterina di Russia, dove l soldati persiani); maggio, Il mondo della luna (Il maestro di scuola, Le ; Ibid., ms. B. 134: M. Oretti, Notizie de' professori del disegno. cc. 321-326; Pitture,scolture e ...
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GONZAGA, Ippolita
Roberta Monica Ridolfi
Nacque il 17 giugno 1535 da Ferrante duca d'Ariano e Isabella Di Capua, presumibilmente a Palermo, dove il padre era viceré di Sicilia. Ferrante le assegnò sin [...] con Cerbero ai piedi, in alto la luna e le stelle, con il motto "Par medaglia in dono da O. Tancredi, Pietro Aretino tessé in una lettera le lodi I Gonzaga, moneta, arte, storia, a cura di S. Balbi De Caro, Milano 1995, pp. 420-423, 443-445; P. Litta ...
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PANNAIN, Guido
Pier Paolo De Martino
PANNAIN, Guido. – Nacque a Napoli il 17 novembre 1891, da Eduardo e da Elena Tricheler.
Studiò pianoforte con il padre, compositore e pianista (1869-1946), allievo [...] conservatorio di S. Pietro a Majella, dove studiò contrappunto e composizione con Camillo De Nardis. Frequentò mercato di Malmantile e Le trame deluse di Cimarosa, Il mondo della luna di Paisiello.
Morì a Napoli il 6 settembre 1977.
Fu sposato con ...
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FERRI, Cristoforo
Valentina Coen
Nacque a Fano (Pesaro-Urbino) il 3 giugno 1790 dal conte Giacomo, fratello del letterato Giovanni Ferri de Saint-Constant, e da Maria, figlia del conte Giuseppe Carradori [...] sonetti intitolati A Pietro Borsieri, A Giulio Martinozzi di Montevecchio e Alla luna, oltre alla . 157-159(articolo sottoscritto K.X.Y.); G.M. Bozoli, in E. De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri...,III, Venezia 1836, pp. 74 ss.;F. Polidori ...
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FROJO, Giovanni
Angela Maria Rossano
Nato a Catanzaro il 1° apr. 1847 da Achille e Marianna Masciari, all'età di dieci anni si trasferì a Genova per studiare pianoforte e contrappunto con G. Bassi; [...] Nel 1866 fu ammesso al conservatorio di S. Pietro a Majella di Napoli e si perfezionò con S. vita e le sue opere (secondo il De Gubernatis "premiata dall'Accademia del R. Istituto di concerto, Al chiaro di luna (fantasia serenata), Sulle rive del ...
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CASSOLA (Cazzola), Gaspare Luigi
Fiorenza Vittori
Nato a Gravedona (Como) l'8 maggio 1743 da Giuseppe e Ancilla Asnaghi, il 20 ott. 1759 entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù e per alcuni anni [...] biografici a noi giunti: C. Cantù (in De Tipaldo) lo presenta come persona sciatta, gran bevitore di Gravedona nel 1789), il conte Firmian, Pietro Verri e probabilmente G. B. Giovio, che come l'isola dei saggi sulla Luna che può ricordare il "nobile ...
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figlio (fi '; filio; figlia)
Fernando Salsano
Per la distribuzione nelle opere dantesche di f. - ‛ figliuolo ', v. FIGLIUOLO.
1. Significa la condizione di parentela del generato rispetto al generante: [...] bella figlia, genitrice / de l'onor di Cicilia e d'Aragona (è Costanza, ultima degli Svevi, moglie di Pietro III d'Aragona e , la figlia di Belo (Pd IX 97: cfr. Aen. I 621); Diana o Luna, chiamata figlia di Latona, in Pd X 67 e XXII 139 (cfr. Pg XX ...
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cangiare
Antonietta Bufano
Il verbo, di chiara discendenza francese (changier), è di uso quasi esclusivamente poetico, come ‛ cambiare ' (v.), con cui si alterna - con 18 occorrenze contro 13, escluse [...] 17, 2), riprende il suo aspetto normale: Pietro e Giovanni e Iacopo... / videro... / metafora suggerita da volume detto del corpo della Luna, ma poi volto a senso di libro la massa... cangerebbe colore; così de la nobile progenie potrebbero li buoni ...
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luna
s. f. [lat. lūna, affine a lūx «luce»]. – 1. a. Unico satellite naturale della Terra (l’oggetto celeste ad essa più vicino), di forma quasi sferica, privo di acqua e di atmosfera, la cui luminosità è dovuta a riflessione della luce del...
luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...