ALAGONA, Blasco, il Giovane
Francesco Giunta
Nipote di Blasco il Vecchio (non si conosce il nome del padre), nacque in Sicilia verso la fine del XIII secolo. Nella prima metà del secolo XIV divenne, [...] di Catania. Nove galere inviategli da Pietro IV d'Aragona nel dicembre del 1349 non gli , Note storiche siciliane del secolo XIV, Palermo 1882, pp. 518, 557, 582, 665; I. La Lumia, Matteo Palizzi, in Storie Siciliane, II, Palermo 1882, pp. 35, 36-37 ...
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BOCCANEGRA, Ambrogio
Charles Verlinden
Figlio di Egidio, ammiraglio di Castiglia, e di Richetta Riccio, accompagnò il padre in Spagna, forse sin dal 1349. Nel 1359 prese certamente parte alla spedizione [...] il Crudele contro Pietro IV d'Aragona, in qualità di comandante di galera. Nella lotta tra Pietro il Crudele ed Enrico Palma del Rio in data del 19 maggio 1371. L'accordo concluso con i Mori di Palma fu confermato, dopo la morte del B., avvenuta a ...
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FALCONE, Federico
Andreas Kiesewetter
Il F. discendeva, a quanto pare, da una nobile famiglia di Augusta (odierna provincia di Siracusa); nato in data ignota presumibilmente nella prima metà del XIII [...] militare di Carlo Id'Angiò, due partiti. Il primo, guidato da Baldovino Mussone, propugnava apertamente l'ideale dell'indipendenza repubblicana dell'isola e avversava con decisione il progetto di chiamare Pietro III d'Aragona in aiuto contro ...
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ADEODATO da Siena
Agostino M. Giacomini
Eremitano di S. Agostino, nel 1539 era lettore e maestro degli studenti a Padova, dove nel gennaio 1541 ricevette il titolo di baccelliere e dove rimase fino [...] stesso tempo da teologo dell'arcivescovo della città, Pietro Tagliavia d'Aragona, e da precettore del marchese di Terranova. Nel invece di un omonimo, agostiniano e maestro in teologia, vissuto tra i secc. XV e XVI.
Fonti e Bibl.: A. Theiner, Acta ...
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possedere
Antonio Lanci
Ricorre per lo più nel senso proprio di " avere in possesso ", con riferimento ai beni materiali, come nel caso del buon Fabrizio che preferì con povertà... virtute / che gran [...] il verbo assume in riferimento ai possessori de l'oro che i Romani volevano " avere nelle mani " non solo materialmente, miglior, " cioè il valore e la bontà " [Anonimo] di Pietro III d'Aragona) e, con più forte traslato, in Vn XXXIX 2 lo mio ...
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ALAGONA, Artale
Francesco Giunta
Successo nel 1355 al padre Blasco come gran giustiziere e nel comando della parzialità catalana di Sicilia, conte di Mistretta, fu tutore di Federico IV e seppe ridare [...] tutela del re a Francesco Ventimiglia, riportò alla fede regia i ribelli chiaramontani (1361) e promosse l'accordo di Enna ( parte di Guglielmo Raimondo Moncada, che la consegnò a Pietro IV d'Aragona. Lo scacco segnò la fine anche della sua egemonia, ...
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Aloy
M. Di Berardo
Scultore francese originario di Montbray, nella Manche (Jullian, 1965). Se ne possiedono notizie a partire dal 1340, anno in cui gli venne affidata da Pietro IV d'Aragona l'esecuzione, [...] , 1907, p. 334.
J.F. Raflos, s.v. Eloy, in Diccionario Biográfico de Artistas de Cataluña desde la época romana hasta nuestros días, I, Barcelona 1951, pp. 342-343.
L. Font, Gerona. La Catedral y el Museo Diocesano, Gerona 1952, p. 31, app. p. XVI.
A ...
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Margherita di Borgogna
Francesco Frascarelli
Regina di Sicilia, figlia di Eude di Borgogna, fu la seconda moglie di Carlo Id'Angiò, che la sposò nel 1268, anno successivo alla morte della sua prima [...] stabilire un parallelo fra la grandezza di Carlo I e quella di Pietro III d'Aragona. Per affermare infatti che Carlo II fu tanto inferiore al padre Carlo I quanto costui a Pietro III d'Aragona, D. ricorre a un discorso alquanto macchinoso: Carlo II ...
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CARLO ID'ANGIÒ, RE DI SICILIA
Nacque nel 1226, ultimo dei sette figli di Luigi VIII di Francia e Bianca di Castiglia. Destinato inizialmente alla carriera ecclesiastica, la morte del padre in quello [...] siciliani e il passaggio dell'isola nelle mani degli Aragonesi, nella figura di Pietro, figlio di Giacomo Id'Aragona e genero di Manfredi. Fra i due antagonisti la guerra infuriava violentissima quando il 7 gennaio 1285 C. morì a Foggia, seguito ...
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reda
Francesco Vagni
Metaplasmo aferetico di ‛ erede ', diffuso nell'italiano antico, che D. usa per lo più in contesti figurati (il valore proprio prevale in Pg VII 118, dove si parla delle rede di [...] re Pietro III d'Aragona [per le varianti, sia erede, sia, al singolare, de l'altro erede, cfr. Petrocchi, ad l.]; e si aggiunga perdesse lo retaggio de l'avere! (Busnelli-Vandelli citano i testi provenzali di Cadenet e Giraldo da Borneill come fonte ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....
vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...