PALIZZI, Matteo
Ernesto Pontieri
Durante il regno del debole e imbelle Pietro II d'Aragona in Sicilia (1337-1342) e la minorità di suo figlio Ludovico, ascesero a grande potenza, fra le file della "parzialità" [...] e violenze, mentre Blasco Alagona ricorreva all'aiuto di Pietro IV d'Aragona, in guerra coi Genovesi. Sembrava che Matteo P. dovesse Aragonesi: in una sommossa fu trucidato insieme con la moglie e i figli (1354)
Bibl.: M. da Piazza, Historia sicula, ...
Leggi Tutto
SAVOIA, Tommaso III di, detto anche Tommasino
Armando Tallone
Nacque verso il 1252, figlio primogenito di Tommaso II; entrambi distinti col numero d'ordine benché non siano mai stati conti di Savoia. [...] Carlo in Piemonte, occupò anche Torino. Nel 1280 Cuglielmo VII e Pietro III d'Aragona ordirono una trama, insieme col marchese di Saluzzo, per spartirsi i dominî sabaudi, sui quali vantavano diritti i due ultimi perché genero l'uno, figlio l'altro di ...
Leggi Tutto
Il nome, sua estensione e vicende. - Il nome Calabria non designò durante l'età classica, come ora avviene, la penisola che si diparte, a sud-ovest, fra il Mare Tirreno e lo Ionio, dalla maggiore penisola [...] a 348 dai 501 ai 2000 e a 328 dai 50 ai 500. Attualmente i centri superiori ai 10.000 abitanti sono 17, dei quali 6 in provincia di Cosenza d'Aragona a Cosenza, la tomba di Ademaro Romano a Scalea, quella del Sangineto ad Altomonte, e pietre tombali ...
Leggi Tutto
GREGORIO VII papa, santo
Giovanni Soranzo
Si chiamava Ildebrando ed era nato a Rovaco di Soana, borgata senese, tra il 1013 e il 1024. Ebbe per padre tal Bonizone non nobile; col favore di suo zio, [...] nelle chiese di San Pietro in Vincoli gridarono a una i ducati di Polonia e di Boemia, il regno di Kiev e quello di Croazia e di Dalmazia; meno chiara appare l'origine dell'asserita sovranità papale sui regni d'Inghilterra, di Navarra, d'Aragona ...
Leggi Tutto
Nacque fra il 1431 e il 1434, pare il 1° gennaio 1431, a Xátiva presso Valenza nel regno d'Aragona, da Jofré de Boria y Doms, nobile cittadino (v. borgia, famiglia), e da Isabella, sorella di Alonso, che [...] lo stimola a volgersi contro i Turchi (giugno 1498); tratta per un matrimonio di Cesare con Carlotta d'Aragona, figlia di Federico re seriamente. Il rispetto, poi, che la dignità di Pietro riscoteva ancora, pure nella persona di un indegno successore ...
Leggi Tutto
VALLA, Lorenzo
Delio CANTIMORI
Lorenzo della Valle, in latino Laurentius Vallensis, detto comunemente il Valla, oriundo piacentino, nacque nel 1407 a Roma, dove morì il 1° agosto 1457. È il maggiore [...] , nelle Disputazioni dialettiche: come un secolo più tardi farà Pietro Ramo, il V. vuole sostituire al sistema logico dell' storica: la storia di Ferdinando d'Aragona la rompe sì con l'uso umanistico di rendere classici i nomi moderni di luoghi e ...
Leggi Tutto
Adriano Florensz nacque in Utrecht il 2 marzo 1459, da una modesta famiglia di artigiani. Studiò filosofia, teologia e diritto ecclesiastico nell'università di Lovanio, divenne insegnante di filosofia [...] nel governo dei regni di Castiglia e d'Aragona; nel giugno, ottenne il vescovato tuttavia la fama che egli ebbe tra i contemporanei fu più che altro di pontefice (14 settembre). Trasportato nel 1533 da San Pietro in Santa Maria dell'Anima, la chiesa ...
Leggi Tutto
LEONARDO da Vinci
Enrico CARUSI
Roberto MARCOLONGO
Giuseppe FAVARO
Giovanni GENTILE
Adolfo Venturi
L. fu detto da Vinci dal piccolo borgo in Val d'Arno inferiore, dove nacque in un giorno non determinato [...] i suoi diletti studî, una pensione annua di mille scudi, oltre ad appannaggi per il fido discepolo Melzi e per Salaì. Quando il cardinale Luigi d'Aragona Altro non ha facto", scriveva frate Pietro da Nuvolara a Isabella d'Este Gonzaga, "se non che dui ...
Leggi Tutto
MONETA (fr. monnaie; sp. moneda; ted. Geld; ingl. money)
Renzo FUBINI
George MONTANDON
Secondina Lorenzina CESANO
Giuseppe CASTELLANI
Gino LUZZATTO
Economia. - Varî autori distinguono, esplicitamente [...] moneta più curiosa del mondo: sono masse discoidali di pietra (aragonite), forate nel centro, che misurano da due a quattro grosso delle monetazioni latine. L'oro viene introdotto da Cristiano Id'Oldenburgo re di Danimarca e Norvegia (1448-1481) col ...
Leggi Tutto
Benché negli autografi si denomini Iohannes Boccaccius de Certaldo civis, o più semplicemente Iohannes de Certaldo (in volgare, Giovanni di Boccaccio da Certaldo) e poi, nell'opera De montibus e in una [...] nobili figure del conte d'Anguersa, di Carlo d'Angiò, di Pietrod'Aragona e di Federigo degli A.F. Massèra, Bari 1927. M. Barbi, in Studi di filol. italiana, I (1928) ha mostrato che il futuro editore del Decameron dovrà tener conto, oltre che ...
Leggi Tutto
aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....
vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...