ALTILIO, Gabriele
Fausto Nicolini
Nato, al più tardi, nel 1440 a Caggiano (Salerno) e, dopo il Pontano e il Sannazaro, maggior poeta latino della corte aragonese di Napoli, fu accademico pontaniano, [...] dal 24 febbr. 1483 il cardinal Giovanni d'Aragona gli aveva concesso la prepositura di San , di San Pietro di Campogalano, di Santa Vittoria, di San Pietro a Leporano e affari politici: al contrario, mentre i cardinali di opposizione stringevano in ...
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ASTORRI, Pier Enrico
Renata Battaglini Di Stasio
Nacque a Parigi il 23 luglio 1882 da famiglia piacentina; da non confondere con il quasi omonimo scultore Enrico Astorri. Andato giovanissimo a Piacenza, [...] condusse a termine il monumento funebre a Pio X in S. Pietro, l'opera più importante dell'A. e la più celebrata dai monumenti celebrativi; dei primi i più notevoli sono quelli della duchessa Fogliano Pallavicini d'Aragona, di una vivace immediatezza, ...
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ALAIMO (Alaimus, Alaimu, Alamo) da Lentini (di Latino, di Leontino)
Francesco Giunta
Nato, probabilmente a Messina, nella prima metà del sec. XIII, fece la sua prima comparsa nella vita politica siciliana [...] Communitates Siciliae e di resistere alla sempre crescente pressione delle forze angioine, anche A., come i Palermitani, decise di rivolgersi a Pietrod'Aragona, che il 22 ottobre lo nominò maestro giustiziere a vita del Regno. Da questo momento ...
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Giovanni da Procida
Signore di Procida (Salerno 1210 ca.-Roma 1298). Seguace di Manfredi, rimase fedele agli Svevi, congiurando poi sempre contro gli Angioini. Cercò a Praga di favorire i disegni di [...] Sicilia; poi, alla corte di Aragona, fu segretario di Giacomo I e di suo figlio Pietro, tenendo contatti con la Sicilia, regno e sostenne i diritti siciliani presso la Curia romana a favore di Giacomo, e poi di Federico d’Aragona. Dalle sue vicende ...
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Famiglia nobile che trae origine dal medesimo ceppo degli Estensi, dei Malaspina, dei marchesi di Massa. Il nome venne alla famiglia da Oberto I (m. 1148), detto Pelavicino (v.), i cui possessi andavano [...] 16º, i P. furono parte con gli uni, parte con gli altri. Al ramo di Tibello appartenne il cardinale e storico Pietro Sforza 1397; Benedetto, che indusse Gaeta a resistere ad Alfonso d'Aragona e rese così possibile la vittoria genovese di Ponza (1435 ...
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Scultore, architetto, medaglista (n. Laurana - m. Avignone 1502 circa). Profondamente influenzato dall'arte di Piero della Francesca e Agostino di Duccio, si distinse soprattutto per gli eleganti busti [...] L. fu anche in Francia (1461-66), dove fra i primi diffuse il gusto rinascimentale italiano.
Vita e attività
La sua serie dei celebri busti femminili: quello ritenuto di Eleonora d'Aragona (Palermo, Galleria regionale della Sicilia), quello di ...
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Uomo politico aragonese (sec. 15º). Distintosi nella conquista del Napoletano di Alfonso d'Aragona, fu poi ambasciatore presso i papi Niccolò V e Callisto III. Camerlengo del regno di Sicilia e gran connestabile, [...] che si prese (1459) sui parenti e gli amici di Pietro Perollo che apparteneva a famiglia rivale della sua e che l'aveva ferito (l'episodio fu detto il caso di Sciacca), fu espulso dalla Sicilia. Perdonato dal re Ferdinando I, riebbe cariche e onori. ...
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- Famiglia nobile che vanta origine nel 6° sec. dai re goti di Spagna e da Guarnero principe de Las Ampurias, fondatore della Casa Valguarnera. La famiglia fece parte della nobiltà catalana sin dalla fine [...] ramo passò in Sicilia con Simone e il nipote Francesco che giunsero nell'isola al seguito di Pietrod'Aragona. Investiti della baronia di Vicari e di Godrano, i V. furono al servizio militare e civile dei sovrani aragonesi. Alla fine del 14° sec. si ...
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Famiglia le cui origini storiche risalgono al 12º sec., e riguardano quattro rami di essa, esistenti a Napoli, Roma, Pisa e Anagni. Quest'ultimo, il più importante, accrebbe straordinariamente la sua potenza [...] la contea di Caserta; suo figlio, Pietro II (m. 1308), allargò i possessi della famiglia nella Marittima e nella I. Verso il 1420 la signoria dei C. si divise in due: la parte compresa nel regno di Napoli (toccata ai C., dal 1466 detti d'Aragona ...
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Trovatore catalano (n. fine del sec. 12º - m. nel secondo decennio del 13º), vissuto presso varie corti di Spagna e di Provenza, più a lungo presso Ugo di Mataplana, barone di Cerdagna e vassallo di Pietro [...] d'Aragona. Oltre ad alcune liriche (si ricorda Paciéncia a l'amor) e a un trattato grammaticale in prosa intitolato Rasós de trobar, che contiene anche norme di arte poetica alle quali si ispireranno i trattati posteriori (non escluse le Leys d'amors ...
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aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....
vespro
vèspro s. m. [lat. vĕsper -ĕri, affine al gr. ἕσπερος; v. anche vespero1]. – 1. a. ant. o letter. L’ora tarda del giorno verso il tramonto, cioè il crepuscolo serale: presa una sua fanticella, ... in sul v. la mandò all’albergo dove...