Scrittore francese, nato a Parigi nel 1888. Tutta la sua opera s'ispira a una concezione cattolica integrale e intransigente, che si afferma con una violenza apocalittica a volte volutamente crudele, lieta [...] di anime "sataniche", (più d'un critico ha ricordato qui Dostoevskij) e di anime pure, sacerdotali, misticamente chiamate a espiare i peccati altrui.
Il libro in cui meglio si rivela questa potenza di rappresentazione è il primo romanzo del B., Sous ...
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GOMBROWICZ, Witold
Pietro Marchesani
Scrittore polacco, nato a Małoszyce il 4 agosto 1904, morto a Vence (Francia) il 25 luglio 1969. Laureatosi in legge a Varsavia, studin̄ economia e filosofia a Parigi [...] 1927-29). Sorpreso in Argentina nel 1939 dalla guerra, vi rimane fino al 1963; si trasferị a Vence nel 1964. Dopo i racconti del Pamiætnik z okresu dojrzewania ("Diario del periodo di maturazione", 1933; rist. in Bakakaj, 1957, trad. it., Milano 1968 ...
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Pseudonimo dello scrittore, drammaturgo e pubblicista lituano Juozenas Albertas, nato a Riga il 14 aprile 1909.
Negli anni 1916-18 sfolla con i genitori in Russia (Gorki, Volgograd); torna in Lituania [...] uno degli scrittori più notevoli nel panorama letterario lituano del dopoguerra; di particolare rilievo sono i drammi Gieda gaideliai (1947, "Cantano i galli"), Anksti rytelçi (1956, "Di buon'ora"); le novelle Baltieji dobiliukai (1951, "Quei bianchi ...
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Scrittore lituano, nato a Medginai il 16 maggio 1922. Compiuti gli studi ginnasiali a Joniškis, presta servi zio nell'esercito e, dopo la guerra, lavora nella rivista della gioventù Jaunimo gretos ("Le [...] e la lotta di classe in un periodo di conflitto globale e di profonde trasformazioni. Più recenti sono i due romanzi Chamaleono spalvos (1978, "I colori del camaleonte") e Degimai (1982, "Incendi"), in cui A. pare staccarsi dai suoi temi consueti per ...
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Scrittore polacco, nato a Łódź il 27 ottobre 1916. Inizia con i romanzi Drewniany koń ("Il cavallo di legno", 1946) e Miasto niepokonane ("La città invitta", 1946). Nel ciclo romanzesco Miçdzy wojnami [...] . Nella stessa direzione si muovono il ciclo di lettere-saggio Listy do Pani Z. ("Lettere alla signora Z.", 1958-62), i racconti Rumantyczność ("Il romantico", 1960) e il romanzo Sposób bycia ("Modo di essere", 1963). Fra la narrativa e la saggistica ...
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Poeta, critico letterario, giornalista e scrittore per l'infanzia lituano, nato a Stebeikėliai il 2 febbraio 1907. Compiuti gli studi ginnasiali a Biržiai e quelli universitari a Kaunas, per alcuni anni [...] mensile Lietuviū Dienos ("Giornate lituane"). Ancora in Lituania, pubblica le raccolte poetiche, Baltosios dienos (1926, "I giorni bianchi"), Krintančios žvaigždės (1934, "Stelle cadenti"), Ženklai ir stebuklai (1936, "Segni e miracoli"). Durante ...
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Scrittore polacco, nato a Varsavia il 5 dicembre 1914. Debutta come romanziere con Jezioro Bodeṅskie ("Il lago di Costanza", 1946), opera non priva di riferimenti autobiografici. Con uno stile oscillante [...] Nell'ambito della stessa problematica, simile per tanti aspetti a quella di Gombrowicz (v. in questa App.), si muovono i suoi romanzi successivi: Pożegnania ("Commiati", 1948), Podróż ("Il viaggio", 1958, trad. it., Milano 1960), Disneyland (1965). D ...
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LEM, Stanisław
Pietro Marchesani
Narratore e saggista polacco, nato a Leopoli il 12 settembre 1921. La quasi totalità dei suoi numerosi romanzi e racconti, come Astronauci (1951; trad. it. Il pianeta [...] 'ambito della letteratura fantascientifica. L. oltrepassa in essi i limiti convenzionali del genere science-fiction per l'attenzione Filosofia przypadku (1968, ("Filosofia del contingente"), Fantastyka i futurologia, 1-2 (1970, "Il fantastico e la ...
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Poeta polacco, nato a Varsavia il 22 gennaio 1921, morto combattendo nell'insurrezione di Varsavia, il 4 agosto 1944. Pubblicò i primi versi durante l'occupazione tedesca, con lo pseudonimo di Jan Bugaj, [...] del catastrofismo, come J. Czechowicz e C. Milosz. Nella sua opera la riflessione sui tragici eventi della guerra, contro i cui orrori innalza una tesa protesta, diviene interrogativo sul più generale senso morale e filosofico dell'esistenza. Sia sul ...
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SZYMBORSKA, Wisława
Pietro Marchesani
Poetessa polacca, nata a Kórnik (Poznań) il 2 luglio 1923; l'ottimismo e l'enfasi delle sue prime raccolte di versi, Dlatego żyjemy (1952, "Per questo viviamo") [...] contemporaneo, contrapposto ed estraneo al mondo della natura. I suoi versi, colloquiali e discreti, privi dell' e al grottesco.
Bibl.: A. Sandauer, Na przyklad Szymborska, in Lirika i logika, Varsavia 1971, pp. 405-35; U. Bielous, Szymborska, ivi ...
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pietra d'inciampo (Pietra d’Inciampo) locuz. s.le f. Piccola targa d’ottone, grande quanto una pietra squadrata tipica della pavimentazione stradale di città come Roma, collocata a scopo memoriale davanti alla porta della casa nella quale aveva...
pietrita
s. m. e f. (pl. m. -i). – Nome (per lo più al plur.) dei seguaci della corrente ereticale a orientamento triteista nata, nel corso delle controversie monofisite, dall’insegnamento di Pietro di Callinìco (donde il nome), patriarca...