Nacque probabilmente a Napoli intorno al 1671. Entrò al conservatorio di Santa Maria di Loreto di Napoli, dove studiò violino sotto la guida di Giovanni Carlo Cailò.
Il suo nome appare inserito fra i [...] pretese’ di Ragazzi in favore del più anziano violinista Pietro Marchitelli (Archivio di Stato di Napoli manoscritti musicali nel lascito di Michel-Charles le Cène (1743), in Intorno a Locatelli, a cura di Albert Dunning, Lucca 1995, II, pp. 1039-1070 ...
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- Famiglia nobile che vanta origine nel 6° sec. dai re goti di Spagna e da Guarnero principe de Las Ampurias, fondatore della Casa Valguarnera. La famiglia fece parte della nobiltà catalana sin dalla fine [...] anche sotto i Borbone, legandosi, con politiche matrimoniali, alle maggiori dinastie, dai Tomasi di Lampedusa ai Ruffo di Calabria. Si ricorda (19° sec.) Giuseppe, 7° principe V. di Niscemi e duca dell'Arenella, maggiordomo di Ferdinando II e pari ...
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PARLAMENTO
Francesco ROVELLI
Camillo MONTALCINI
Pier Silverio LEICHT
Giuseppe ERMINI
Ettore ROTA
Alberto Maria GHISALBERTI
Gaetano MORETTI
. Diritto pubblico. - Nell'organizzazione dello stato [...] d'Italia, il parlamento di Torino coopera alla caduta dei Borboni e alla disíatta dell'idea federale: prima, respingendo la subdola proposta, messa innanzi da Napoleone III, di un'alleanza tra Vittorio e Francesco II, all'ultim'ora, liberaleggiante ...
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NAPOLI, Regno di
MicheIangelo Schipa
I. Periodo Angioino (1266-1381). - Con la conquista di Carlo d'Angiò (1266-1285), il regno di Sicilia non fu mutato nel suo ordinamento amministrativo: restò, come [...] Pietrodi Toledo il compito diII, Lanciano 1904; id., Stor. della lotta tra Alfonso V d'Aragona e Renato d'Angiò, Lanciano 1908; L. Volpicella, Federico d'Aragona, Napoli 1908; M. Schipa, Masaniello, Bari 1925; id., Il regno di Napoli sotto i Borboni ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] Borbonididi serpente, ornamenti varî di corallo o altrimenti di granato, di giavazzo, di ambra grigia. Molto ricercati anche i cammei e le pietre incise. Il più celebre incisore dipietre Michel, Histoire de l'art, VII, ii e VIII, i, Parigi 1924-25 ...
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ROMANA, REPUBBLICA
Alberto Maria Ghisalberti
Due sono le "repubbliche romane" dei tempi moderni; quella del 1799, sorta nella scia della rivoluzione francese, e quella del 1849, assai più importante, [...] di forme classiche, della nuova costituzione era solennemente consacrata nella festa del 20 marzo in piazza S. Pietro nel breve intermezzo borbonico.
Ma ormai davanti 24 a Gaeta, ove fu ospite di Ferdinando II e donde invocò l'aiuto straniero. Falliti ...
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SCORDIA, Pietro Lanza e Branciforte, principe di Trabia, Butera e
Giuseppe Paladino
Nacque a Palermo il 19 agosto 1807 da Giuseppe, che fu ministro di Ferdinando II per gli Affari ecclesiastici dal [...] accomodamenti fra la Sicilia e Ferdinando Borbone, pubblicate assai tardi (Memorie della rivoluzione siciliana dell'anno MDCCCXLVIII, II, Palermo 1898, a cura di G. Pipitone Federico), nelle quali si rivela di sentimenti autonomistici e federali. Il ...
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La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] la biografia della ventina di dogi che va dal successore di Gritti Pietro Lando a Niccolò Contarini che rianimata dalla soluzione borbonica della crisi di Mario Brunetti-Eligio Vitale, I-II, Venezia-Roma 1963) ad accentuare il patriottismo di ...
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La fine della Repubblica aristocratica
Piero Del Negro
"Una Repubblica che già conoscono essere sull'orlo della caduta". Lineamenti della crisi strutturale dello Stato veneto
Nel tardo autunno del [...] "fu secondato [...] dal Consigliere Zuanne Minotto e dal Capo di 40 Pietro Bembo" (cf. [C. Tentori], Raccolta cronologico-ragionata, II, p. 248), vale a dire da due barnaboti incaricati di rassicurare la ῾base' patrizia.
212. A. Balbi, Osservazioni ...
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La ricezione americana di Costantino
Edward McGlynn Gaffney
Il rifiuto del potere imperiale accentrato e del potere governativo sulle credenze e le pratiche religiose
È possibile parlare di un Costantino [...] promulgati come i sedici documenti del Vaticano II. Tuttavia, per spiegare la mutevolezza delle posizioni dei padri del Concilio, è anche necessario ricordare che la grande maggioranza di loro si trovava a San Pietro cinque giorni a settimana per un ...
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