Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] di Vicenza e Padova (234); ma non era più stagione per avventure del genere e Venezia era ormai quella "aurea" di PietroIIOrseolo, non quella allo sbando di Tribuno Menio. E anche negli anni successivi ogni ripresa d'interesse dell'impero per le ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] Marco va probabilmente riconosciuto nel vexillum triumphale consegnato nel maggio dell'anno 1000 dal vescovo di Olivolo al doge PietroIIOrseolo, in partenza per la sua spedizione contro la Dalmazia. V. anche Mario De Biasi, Il gonfalone di San ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] , o infine la "pulcrae imaginis domus [...> una cum capella" ivi pure edificata alla fine del X da PietroIIOrseolo (128), che dovevano essere ormai solo residenze private, ville ante litteram nella terraferma delle origini. Questi esempi ...
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Le origini dell'identità lagunare
Massimiliano Pavan
Girolamo Arnaldi
Il patriarcato a Grado
Pare opportuno rifarsi a un'indicazione di Gian Piero Bognetti per iniziare la trattazione su quel periodo [...] 610 e il 616: Roberto Cessi, Venezia ducale, I: Duca e popolo, Venezia 19633, p. 64; Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini a PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, Torino 1980, pp. 356 s. (pp. 339-438).
26. W ...
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Dagli Orseolo al comune
Stefano Gasparri
La situazione di Venezia intorno al Mille
Alla scomparsa nel 1008 di PietroIIOrseolo, il doge che aveva consolidato la fisionomia di potenza marittima di [...] comune con queste il coinvolgimento nel commercio per mare (141).
1. Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini al ducato di PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, Longobardi e Bizantini, Torino 198o, pp. 339-438 ...
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I testi agiografici: religione e politica nella Venezia del Mille
Giorgio Gracco
Premessa
Una testimonianza letteraria ben nota, la Translatio sancti Marci, che la critica colloca di solito oltre la [...] fu sì, a un certo punto (forse nella seconda metà del X secolo), dedicata a s. Marco; ma ciò non impedì a PietroIIOrseolo di costruirsi un'altra cappella all'interno del palazzo e di decorarla "non solo con ornamenti di marmo, ma anche d'oro ...
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Insediamenti e "populi"
Andrea Castagnetti
Le aree insediative
Il territorio del ducato veneziano può essere ripartito in tre regioni, seguendo un procedimento già felicemente attuato da Lanfranchi [...] 17. Roberto Cessi, Venezia ducale, I, Duca e popolo, Venezia 1963, pp. 52 ss.; Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini a PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, 2, Longobardi e Bizantini, Torino 1980, p. 361 (pp ...
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L'agricoltura
Sante Bortolami
I. "Non ara, non semina, non vendemmia"
È fin troppo nota l'immagine dei Veneziani suggerita dal commentatore delle Honorantie civitatis Papie al principio del secolo [...] fondiaria che sembra in parte risalire ai tempi dei primi trasferimenti in laguna" (Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini a PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, Torino 198o, pp. 392-393 [pp. 339-438 ...
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Famiglie e affermazione politica
Andrea Castagnetti
Premessa
La scarsità e la frammentarietà della documentazione (1) fino alla seconda metà del secolo X costituiscono un grave ostacolo a conoscere [...] e controlli.
12. R. Cessi, Venezia ducale, I, p. 101.
13. Ibid., p. 103; Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini a PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, 2, Longobardi e Bizantini, Torino 1980, p. 367 (pp. 339 ...
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Culto e liturgia
Silvio Tramontin
L'origine di Venezia è - come ben si sa tutta avvolta nella leggenda, almeno fino all'invasione longobarda, anche se nella leggenda c'è sempre un fondo di verità [...] il proprio patrono (p. 86).
49. Per la politica filo-ottoniana di Candiano cf. Gherardo Ortalli, Venezia dalle origini a PietroIIOrseolo, in AA.VV., Storia d'Italia, diretta da Giuseppe Galasso, I, Longobardi e Bizantini, Torino 1980, pp. 405-476 ...
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