Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] Medici. Ma a Roma L. si vide escluso dalle grandi opere del tempo: i progetti per S. Pietro e la decorazione del Vaticano; gli fu portato via di due quaderni (1495-97; argomento vario); Forster III (tra il 1490 e il 1493; argomento vario); British ...
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Poeta (Firenze, tra il maggio e il giugno 1265 - Ravenna, notte dal 13 al 14 settembre 1321). Della madre, che dovette morire presto, non sappiamo che il nome, Bella; il padre, Alighiero di Bellincione [...] Cacciaguida, fatto cavaliere da Corrado III, morì nella 2a crociata, 1147), nacquero (a noi noti) Iacopo, Pietro, Antonia (forse poi monaca a Ravenna e sfuggente e labile, e l'infinitamente grande ed eterno. Eppure, sotto questa immensamente varia ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] innanzi la Summa theologica (fino alla quaestio 90 della III parte; il Supplementum è di Reginaldo da Piperno che utilizzò concetto di natura, della sua attività e iniziativa, è di grande importanza anche in tutti i problemi in cui si discute del ...
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Eugenio Pacelli (Roma 1876 - Castel Gandolfo 1958). Fu nunzio apostolico (dal 1920) a Berlino, segretario di Stato e collaboratore di Pio XI. Eletto papa (1939) alla morte di questi, si pronunciò più volte [...] P. vide nel comunismo la grande minaccia rivolta alla civiltà cristiana, guerra, rivolgendosi prima a Vittorio Emanuele III (visita al Quirinale, 28 dic.) 1944 da un'immensa folla in San Pietro defensor civitatis. Le modalità degli interventi per ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] , del Ponte Molle e della basilica di S. Pietro, mentre nei Ludi mathematici tentava la soluzione d'importanti a Nicolò III d'Este).
Accettato l'incarico di Sigismondo Pandolfo Malatesta di ampliare e arricchire con un grande rivestimento marmoreo ...
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Monaco cistercense, esegeta (Celico 1145 circa - San Giovanni in Fiore, secondo altre fonti Pietrafitta, 1202). Secondo i dati tradizionali, G. era figlio d'un notaio e, dopo un viaggio in Terrasanta, [...] , poi detto florense, approvato da Celestino III con una bolla del 1196. Combattuto dai unitate seu essentia Trinitatis, contro Pietro Lombardo, opera condannata poi nel entusiasta esegeta, G. esercitò grande influenza sui suoi contemporanei, che ...
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Valente comandante ed abile uomo di stato, di grande autorevolezza e dalla politica ardita ed energica, la sua fedeltà alla Francia gli consentì di consolidare la propria posizione e ampliare i propri [...] , nel 1382, fu la spedizione nel Napoletano al seguito di Luigi d'Angiò dal quale si riprometteva poi aiuti per sé, contro Carlo III di Durazzo. Ma fu vittima di un'epidemia scoppiata fra le sue truppe. Nel 1379 aveva dato ai suoi domini uno statuto ...
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Famiglia fiorita in Sicilia dal sec. 11º al 15º e che forse può ricollegarsi ai Clermont di Francia. I più antichi membri ricordati sono un Edgardo di Capua e un Ugo signore di Colubraro e Policoro (Basilicata), [...] con Ugo III; il nome fu continuato da un altro ramo, di non sicura derivazione, ch'ebbe grande importanza poiché , vicario generale del Regno (m. 1353); Manfredi III (v.) e Andrea (v.). Durante il regno di Pietro II d'Aragona (1337-42) e di Ludovico ...
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Prelato e diplomatico (Venezia 1420 - Roma 1491); parente del cardinale Pietro B. (Paolo II), ebbe varî benefici; Callisto III lo fece vescovo di Treviso (1455), Paolo II lo trasferì dapprima a Vicenza [...] di Innocenzo VIII; in tempi di profonda corruzione morale, si distinse per sincera pietà e retti costumi, oltre che per grande abilità negli affari politici. Mecenate, favorì l'introduzione della stampa in Roma, ove continuò i lavori del palazzo S ...
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Pittore (Siviglia 1599 - Madrid 1660). Nato da famiglia della nobiltà sivigliana, entrò presto (1609) nella bottega di F. de Herrera il Vecchio, che l'anno seguente abbandonò per entrare nello studio di [...] natura morta (i bodegones), di grande successo presso la committenza. Sono quali i superbi ritratti equestri di Filippo III e Filippo IV (ivi), e varî dipinti palazzo reale cercò, senza esito, di persuadere Pietro da Cortona a partire con lui per la ...
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uomo
uòmo (ant. o pop. òmo) s. m. [lat. hŏmo hŏmĭnis] (pl. uòmini [lat. hŏmĭnes]). – 1. a. Essere cosciente e responsabile dei proprî atti, capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i proprî fini, e come tale...
nobile
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobĭlis, propr. «noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]. – 1. agg. a. Di persona o famiglia che per nascita o per investitura sovrana appartiene a una classe considerata superiore...