FALCONE, Pandolfo
Andreas Kiesewetter
Originario di Augusta (odierna provincia di Siracusa), ottenne tra il 1270 e il 1280 il permesso di stabilirsi come cavaliere a Messina, dove si trasferì anche [...] aveva in passato sottratto al governo della città. Evidentemente non riuscì però a stabilire un rapporto con PietroIIId'Aragona con la stessa facilità di Federico, perché negli anni successivi scompare dalla scena politica. Sembra che solo con ...
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ramo
Francesco Vagni
Il sostantivo, presente anche nel diminutivo ramicel, ha, accanto alla forma normale del plurale, quella in -ora (ramora). La parola ha il significato proprio di " parte dell'albero [...] figliuoli, come la virtù del troncone de l'albero ne' suoi rami " (Buti; la considerazione dantesca allude a Giacomo e Federigo, figli di PietroIIId'Aragona); e in VII 132 questi ha nei rami suoi migliore uscita, allusione ai discendenti di Enrico ...
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COSTANZA d'Aragona, regina di Cipro e di Gerusalemme, poi regina d'Armenia
Salvatore Fodale
Nacque nel 1304, figlia primogenita del re di Sicilia Federico II (o III) d'Aragona e della regina Eleonora [...] un richiamo alla tradizione di grande significato politico, per essere appartenuto, oltre che alla vedova di PietroIIId'Aragona e figlia del re Manfredi, a Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II e moglie di Enrico VI di Svevia, le due regine ...
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Federico II d'Aragona, re di Sicilia
Pietro Palumbo
Terzogenito di PietroIIId'Aragona e di Costanza figlia di Manfredi, nacque nel 1272. Nel 1291 fu nominato luogotenente in Sicilia dal fratello Giacomo, [...] von Sizilien, Berlino 1930; G. Billanovich, La leggenda dantesca del Boccaccio, in " Studi d. " XXVIII (1949) 45-144; A. De Stefano, Federico IIId'Aragona re di Sicilia (1296-1337), Bologna 19562; P. Palumbo, Il " novissimo " Federico nel giudizio ...
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Costanza d'Aragona
Raoul Manselli
Figlia di Manfredi, re di Sicilia, e della sua prima moglie Beatrice di Savoia (figlia del conte Amedeo IV), nata dopo l'inizio del 1249, si trovò, appena poco più [...] 115-116) e la mia buona Costanza (v. 143). Il giudizio incondizionatamente favorevole di D. è precisato e confermato là dove l'elogio di PietroIIId'Aragona viene come ribadito dal fatto che C., dopo questi 25 anni di vedovanza, di marito ancor si ...
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ABBATE, Palmeri (Palmeronte)
Francesco Giunta
Oriundo di Trapani, fu però, secondo Saba Malaspina, cittadino palermitano. Fu uno dei più ricchi feudatari del Val di Mazara ed ebbe grande rinomanza in [...] . E infatti egli appare firmatario di quel singolare documento inserito nel Rebellamentu,con cui i più importanti baroni siciliani invitavano PietroIIId'Aragona a venirli a liberare dall'oppressione angioina. Quel che è sicuro è che l'A. accolse re ...
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FALCONE, Federico
Andreas Kiesewetter
Il F. discendeva, a quanto pare, da una nobile famiglia di Augusta (odierna provincia di Siracusa); nato in data ignota presumibilmente nella prima metà del XIII [...] , propugnava apertamente l'ideale dell'indipendenza repubblicana dell'isola e avversava con decisione il progetto di chiamare PietroIIId'Aragona in aiuto contro le preponderanti forze angioine. L'altra fazione era invece convinta che per il momento ...
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possedere
Antonio Lanci
Ricorre per lo più nel senso proprio di " avere in possesso ", con riferimento ai beni materiali, come nel caso del buon Fabrizio che preferì con povertà... virtute / che gran [...] ne la mente 43, Pg VII 120 (nessuno dei discendenti possiede il retaggio miglior, " cioè il valore e la bontà " [Anonimo] di PietroIIId'Aragona) e, con più forte traslato, in Vn XXXIX 2 lo mio cuore cominciò... a pentere de lo desiderio a cui... s ...
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Margherita di Borgogna
Francesco Frascarelli
Regina di Sicilia, figlia di Eude di Borgogna, fu la seconda moglie di Carlo I d'Angiò, che la sposò nel 1268, anno successivo alla morte della sua prima [...] un parallelo fra la grandezza di Carlo I e quella di PietroIIId'Aragona. Per affermare infatti che Carlo II fu tanto inferiore al padre Carlo I quanto costui a PietroIIId'Aragona, D. ricorre a un discorso alquanto macchinoso: Carlo II, la pianta ...
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reda
Francesco Vagni
Metaplasmo aferetico di ‛ erede ', diffuso nell'italiano antico, che D. usa per lo più in contesti figurati (il valore proprio prevale in Pg VII 118, dove si parla delle rede di [...] re PietroIIId'Aragona [per le varianti, sia erede, sia, al singolare, de l'altro erede, cfr. Petrocchi, ad l.]; e si aggiunga qui la predizione di Beatrice: Non sarà tutto tempo santa reda / l'aguglia che lasciò le penne al carro [XXXIII 37], cioè ...
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pierreale
(o pereale) s. m. [comp. di Piero e reale, propriam. «reale di Pietro»]. – Nome delle monete d’oro e d’argento (p. d’oro, p. d’argento) fatte coniare nella zecca di Messina da Pietro III d’Aragona, re di Sicilia (1282-1285), su cui...
aquila
àquila s. f. [lat. aquĭla]. – 1. a. Nome di varî uccelli rapaci diurni della famiglia accipitridi, appartenenti sia al genere Aquila sia ad altri generi. La specie più nota, e a cui più spesso ci si riferisce nell’uso comune, è l’a....