Poeta, critico e romanziere francese, nato ad Amiens il 2 settembre 1852. Cominciò a farsi conoscere con alcuni volumi di vcrsi (Au bord de la mer, 1872; La Vie inquiète, 1875; Édel, 1878; Les Aveax, 1882), [...] si è via via accostato al tradizionalismo monarchico e cattolico fino a divenirne uno dei banditori più significativi. crime d'amour (1886), André Cornelis (1887) e di quello che è il suo più noto e bel romanzo di quegli anni, Mensonges (1888), dove ...
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MAGDEBURGO Sotto il nome di Centurie di Magdeburgo è conosciuta una collezione di scritti (13 volumi in tutto), opera di protestanti tedeschi, sulla storia della chiesa, trattata per secoli; donde il nome [...] , e da Magdeburgo essa ha preso il nome, anche se, dopo il quinto volume, fu elaborata altrove e diretta anche una salutare reazione nel campo cattolico, dando impulso, per opera di S nel 1571 e nel 1577 da Pietro Canisio.
Bibl.: J. Döllinger, ...
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Uomo politico, nato a Roma il 20 aprile 1949. Iscrittosi al PCI nel 1968, iniziò la sua carriera politica a Pisa, dove frequentava la facoltà di Filosofia. Nel 1975 fu eletto segretario nazionale della [...] Nord.
Convinto della necessità di stringere alleanze con il centro moderato, laico e cattolico, fu uno dei promotori della coalizione elettorale, Prodi e ad A. Di Pietro, rendevano tuttavia spesso accidentato il cammino del governo, costretto anche a ...
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Città della Sassonia, capoluogo della Lusazia Superiore (Oberlausitz), a est di Dresda, lambita a occidente dal fiume Sprea, 219 m. sul mare, presso le ultime pendici dei monti di Lusazia. È ricordata [...] le guerre napoleoniche si ebbe nei pressi uno scontro, il 20 e il 21 maggio 1813 (v. napoleone). Le buone comunicazioni di S. Pietro (consacrata nel 1221, coperta a vòlte nel 1492-97 e dal 1524 chiesa comune al culto evangelico e cattolico) si nota ...
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Secondo un sermone di Pier Crisologo, vescovo di Ravenna tra il 425 e il 450, A. fu il primo vescovo di questa città, ebbe non breve pontificato, patì più volte per la fede, morì al tempo delle persecuzioni, [...] Pietro apostolo; e riuscì a farla accettare dai medievali come storia vera.
Il vescovo di Ravenna Ursicino (tra il 521 e il Salvatore; quando fu consacrata al culto cattolico dall'arcivescovo Agnello (536-69), ricevette il titolo di S. Martino in Ciel ...
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Teologo cattolico nato a Mélin-l'Évêque, nel Hainaut (Belgio), nel 1513. Compì il suo corso di studî a Lovanio; maestro in arti nel 1535; rettore del collegio universitario, detto Standonck, dal 1541; [...] A queste dignità, il suo epitaffio aggiunge anche quelle di decano della chiesa di S. Pietro a Lovanio, di che secondo il suo autore renderebbe il pensiero genuino di S. Agostino, si fonda sull'idea, erronea nella dottrina cattolica, che la ...
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Città della Francia, capoluogo di circondario nel dipartimento Eure-et-Loir, con 11.315 ab. (1926). È sede di sottoprefettura, di tribunale di prima istanza e di commercio. Sorge a 92 m. s. m., sulla riva [...] inoltre la chiesa di S. Pietro, costruita dal sec. XIII al sec. XVI, con preziose vetrate, e il beffroi (1512-1537) in per la città, il 19 dicembre del 1562, si svolse una battaglia famosa, vinta dall'esercito cattolico, comandato dal connestabile ...
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Scrittore, nato a Périgueux l'11 luglio 1846, morto a Bourg-la-Reine il 3 novembre 1917. La sua vocazione fu determinata dalla lettura di uno dei più singolari libri di Barbey d'Aurevilly, Le prêtre marié, [...] ben significativo, perché il B. appartiene, come Barbey d'Aurevilly di cui fu amico fedele, alla schiera di quei paradossali reazionari che con allegra ferocia muovono all'assalto del proprio secolo. Cattolico, predicò apocalitticamente la necessità ...
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, Fra una ventina almeno di santi di questo nome (oltre Anastasio I e II papi e sant'Anastasio sinaita) meritano di essere ricordati particolarmente:
1.A. corrispondente di S. Gregorio Magno, e patriarca [...] ordine di S. Carlo Borromeo in quella di S. Pietro (costruita da A. stesso), e infine, in occasione A. vescovo di Pavia. Era nato cattolico, ma poi divenne ariano, e in tale Rieux (ora di Tolosa). È venerato il 16 ottobre.
Bibl.: Acta Sanctorum, alle ...
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Il decimo ed ultimo patriarca di Mosca e di tutta la Russia. Nacque nel 1636. Era archimandrita del monastero di Čudov, quando cominciò ad esercitare una notevole azione in mezzo ai dirigenti della chiesa [...] dogmatico. Fortemente impregnato di influenze polacche, esso favoriva infiltrazioni cattolico-romane mentre l'illuminismo tedesco di Pietro implicava ravvicinamenti con il protestantesimo. Attaccata da due parti, la chiesa ufficiale si irrigidiva ...
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arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...