La classe politica nazionalfascista
Renato Camurri
La ‘strana’ disfatta del sistema liberale veneziano
All’indomani della conclusione della prima guerra mondiale, la ripresa dell’attività politica a [...] i massimi dirigenti dei vari organismi del laicato cattolico e del partito popolare. Anche il conte Grimani, latore di una proposta di inclusione nella lista popolare del conte Pietro Bon(189), incontrò il patriarca. Al termine di questa fase di ...
Leggi Tutto
La società Veneziana
Giuseppe Trebbi
L'assenza di vistosi rivolgimenti sociali, il successo nel mantenere la quiete interna rappresentano uno dei principali elementi costitutivi del "mito" di Venezia. [...] 1539 si discusse davanti all'avogaria di comun il caso del patrizio Pietro Contarini (fu Alvise), personaggio autorevole e fratello un mercante, specie se proveniente da un Paese cattolico, poteva riuscire abbastanza agevole un primo inserimento ...
Leggi Tutto
La municipalità democratica
Giovanni Scarabello
I preliminari di Leoben
Fu con l'inizio del 1797 che lo scontro bellico tra gli eserciti francesi e quelli austriaci, in corso sul territorio della [...] soffermava sui valori democratici ben sposati ai valori cattolici, sui diritti dell'uomo individuati nella libertà, in comune con la casa commerciale Treves di Venezia (il console veneziano Pietro Medun era tornato in patria e gli era stato tolto ...
Leggi Tutto
Istituzioni, associazioni e classi dirigenti dall'Unità alla Grande guerra
Renato Camurri
La morte della politica
Un curioso paradosso segna l'inizio della storia 'italiana' di Venezia. Il suo rientro [...] 65.
103. S. Lanaro, Dopo il '66, p. 424.
104. Su di lui v. il profilo tracciato da Pietro Rigobon, Gli eletti alle assemblee veneziane del vate del nascente nazionalismo. Sulle polemiche tra il giornale cattolico "La Difesa" e la "Gazzetta" v. M ...
Leggi Tutto
L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] quella di S. Salsa e la più piccola chiesa dei Ss. Pietro e Paolo. La prima, sorta per onorare le spoglie della martire in molti casi le chiese cattoliche confiscate (ad es., la Basilica I di Ammaedara). Sotto il profilo urbanistico, va notato come ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Italia e storiografia (6°-20° secolo)
Giuseppe Galasso
Dalla storiografia classica alla moderna: novità e discontinuità
Nella generale crisi e involuzione in cui tramontò l’antica civiltà ellenistico-romana [...] si può vedere, fra l’altro, nell’impulso che ebbe Pietro Verri a scrivere i Pensieri sullo spirito della letteratura d’Italia parte per la via di una cultura cattolica in progressivo sviluppo e in rapporto con il proprio tempo. Nella parte maggiore, ...
Leggi Tutto
La cultura: contenuti e forme
Gino Benzoni
Un'identità culturalmente rilanciata
Drasticamente ridimensionata sul piano dei rapporti di forza in un quadro generale che non recepisce più i suoi medievali [...] della ventina di dogi che va dal successore di Gritti Pietro Lando a Niccolò Contarini che muore nel 1631, risulta laureato ardente di carità, "nata cristiana, cattolica", mai "contaminata d'alcuna eresia". Il che - precisa - non è affermabile ...
Leggi Tutto
La Chiesa cattolica e le altre Chiese cristiane
Giovanni Vian
Radicali trasformazioni delle istituzioni ecclesiastiche tra il 1797 e il 1821
La fine della Repubblica aristocratica di Venezia ebbe conseguenze [...] da S. Pietro di Castello a S. Marco(5). Meno di due mesi più tardi, il 7 dicembre Napoleone decise un altro significativo intervento di razionalizzazione pastorale e amministrativa delle istituzioni della Chiesa cattolica presenti a Venezia ...
Leggi Tutto
La produzione e la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'industria tipografica nel Seicento: capacità produttiva e organizzazione corporativa
Negli ultimi anni del Cinquecento e nel primo Seicento [...] una presenza ormai indispensabile nella vita di uno stato cattolico" (11). Sono gli anni in cui la -270, e da P. Ulvioni, Stampa e censura, pp. 50-51.
153. Pietro Savio, Il nunzio a Venezia dopo l'Interdetto, "Archivio Veneto", 56-57, 1955, pp. 72 ...
Leggi Tutto
Lavoratrici
Maria Teresa Sega
Zanze era di Cannaregio e faceva l'infilaperle. Passava lunghe ore seduta in circolo con le vicine in calle, la sessola di legno sulle ginocchia, ridendo talvolta con [...] citazioni successive sono alle pp. 113 e 125.
2. Pietro Manfrin, L'avvenire di Venezia. Studio, Treviso 1877, p ); Id., Le origini del movimento cattolico a Venezia, Brescia 1965.
164. Giorgio Candeloro, Il movimento cattolico in Italia, Roma 1961, p. ...
Leggi Tutto
arcicattolico
(arci-cattolico), s. m. e agg. (iron.) Profondamente cattolico. ◆ [tit.] Tra [Arnaldo] Forlani e [Giulio] Andreotti spuntò l’arcicattolico [testo] […] [Bettino] Craxi sapeva che qualcuno nel Psi non avrebbe digerito un arcicattolico...
zapaterismo
s. m. Il modello politico di José Luis Rodríguez Zapatero. ◆ Gli spauracchi politici hanno, qui da noi, una tradizione soprattutto slava, che va dai demoni di Dostoevskij ai cosacchi che abbeverano i cavalli in piazza San Pietro,...