BUSALE (Bucala, Bucali, Busala, Busalis, Buzano, Buzzale), Bruno
Anne Jacobson Schutte
Al pari dei suoi due fratelli, Girolamo e Matteo, il B., probabilmente nativo di Napoli e di origine spagnolo-marrana, [...] e tintore, entrambi originari di Vicenza). Quando il 18 dic. 1551 il Consiglio dei dieci, in seguito alle rivelazioni di PietroManelfi, decise di arrestare tutti i religiosi radicali, il B. cercò di salvarsi con la fuga dalla cattura da parte del ...
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MANELFI, Manelfo
Saverio Franchi
Nacque nel 1587 da Ippolito, a Salisano, in Sabina, all'epoca possesso dell'abbazia di Farfa; non è noto il nome della madre. Il padre morì tra il 1622 e il 1628.
Da [...] adottando di nuovo la sottoscrizione "Per gli heredi di ManelfoManelfi", indicativa del prestigio ancora goduto dal nome del i fratelli del M. svolsero attività editoriale. Il primogenito Pietro (circa 1580-1652), oltre a lavorare per Facciotto, ...
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ERCOLE II d'Este
Gino Benzoni
Primogenito del duca Alfonso I e della sua seconda moglie Lucrezia Borgia, nacque a Ferrara il 4 apr. 1508, riempiendo di gioia il padre con la sicurezza dell'erede maschio [...] lei avviato che attirò Ippolito de' Putti e Pietro Vergnanini. E fu ospite di Renata Fulvio Pellegrini ., LXXVIII (1966), pp. 186, 204; Id. I costituti di... P. Manelfi, Firenze-Chicago 1970, ad vocem; R. M. Wittkower, Nati sotto Saturno..., Torino ...
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STIGLIANI, Tommaso (Tomaso)
Andrea Lazzarini
Dizionario Biografico degli Italiani, Vol. 94, 2019
Nacque a Matera il 28 giugno 1573 da Giovan Domenico e da Geronima di Antonio d’Adamo, primo di almeno [...] . A Parma strinse invece una profonda amicizia con il medico Pietro Magnani – professore presso lo Studio dal 1609 al 1620 –, la pubblicazione del poema era stata impedita dalla morte di ManelfoManelfi.
Al 1645 risale il ms. dello Scherzo di Parnaso, ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] Archivio di Stato di Roma, Università, b. 50, c. 136v) e, insieme a Giovanni Manelfi, fu incaricato di riesaminare l’antidotario a cui stava lavorando Pietro Castelli (c. 139, 25 maggio 1631). Nel 1632 Zacchia fu nominato promotore (c. 142v). Ricoprì ...
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MANCINI, Giulio
Silvia De Renzi
Donatella L. Sparti
Ultimogenito del medico Bartolomeo di Niccolò (morto nel 1578) e di Camilla di Francesco Mucci, nacque a Siena il 21 febbr. 1559 e fu battezzato [...] fra i quali gli Hippocratis aphorismi, di G. Manelfi (Romae 1623). Le qualità professionali del M. 211-214; 4279; 4314; 4315; 4316; 4317; 4337; Arch. del Capitolo di S. Pietro, Distribuzioni mensili, 67, gennaio 1626, e H.59c, p. 248; G.B. Lauri, ...
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ZANNETTI
Saverio Franchi
Orietta Sartori
(Zanetti). – Dinastia di stampatori-editori, di origine bresciana, attivi in Roma tra il 1576 e il 1638-39 (albero genealogico in Franchi, 1994, p. 781).
Francesco, [...] di Villanelle alla napolitana a 3 voci (1604) del genovese Giulio Santo Pietro De’ Negri, nato e attivo in Lecce. Nel 1605 pubblicò i Chiesa Nuova (S. Maria in Vallicella) affidandola proprio a Manelfi, o a Giacomo Mascardi, che nello stesso anno si ...
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GUADAGNI, Francesco
Maria Fubini Leuzzi
Nacque a Roma nel 1769 da Giacomo, giureconsulto, originario di Fara Sabina e da Teresa Franceschini. Seguendo una prassi della società romana più tradizionalista, [...] anche lei all'esponente di una famiglia di Salisano, G. Manelfi Novelli. Il loro figlio fu l'erede testamentario del patrimonio e Cadolini, Anton Maria; Cancellieri, Francesco; Caprano, Pietro; Consalvi, Ercole; Cristaldi, Belisario; Cunich, Raimondo ...
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CAGNATI, Marsilio
Giorgio Stabile
Medico, nato a Verona nel 1543. Compiuti i primi studi di umanità a Verona, si trasferì allo Studio di Padova, dove ebbe come maestri Giacomo Zabarella e Bernardino [...] 1622), con l'appoggio di un altro alunno del C., Pietro Castelli (Epistula ad condiscipulos suos, Romae 1622); contro di loro scrisse un terzo alunno del C., Giovanni Manelfi (Responsio brevis, Romae, Zanetti, 1621; De helleboro disceptatio, ibid ...
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