Gli uomini capitali: il "gruppo veneziano" (Volpi, Cini e gli altri)
Maurizio Reberschak
Potenza e catastrofe
Alle ore 22.39 del 9 ottobre 1963 il movimento franoso delle pendici del Toc, già in atto, [...] Giuseppe Da Zara, Luigi Ceresa, Mario Nani Mocenigo, Giulio Coen. Si costituirono quindi un intreccio e Cf. Le missioni militari alleate e la Resistenza nel Veneto. La rete di Pietro Ferraro dell'OSS, a cura di Chiara Saonara, Venezia 1990, p. 329. ...
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Le professioni liberali
Giuseppe Trebbi
Premessa. Il patriziato veneziano e le professioni liberali
Come ha ben osservato Carlo Maria Cipolla, uno studio sui ceti dirigenti delle città italiane del [...] ammonito da una "ducale" del doge Tommaso Mocenigo, che lo invitò a non introdurre novità ed cf. R. Palmer, The Studio, p. 92). Giulio Mainardi, figlio di Pietro (che fu celebre medico del collegio veneziano e docente a Padova dal 1520) Si ...
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Il fronte interno sulle lagune: Venezia in guerra
Emilio Franzina
Il "fronte interno" sulle lagune: Venezia in guerra (1938-1943)
Luci e ombre della "grande Venezia"
Venezia sembra poter figurare [...] 'Istituto di studi adriatici animato da Mario Nani Mocenigo, teorico dell'adriatico "golfo di Venezia", sempre paura. Il fronte interno 1940-1943, Napoli 1992; e soprattutto Pietro Cavallo, Italiani in guerra. Sentimenti e immagini dal 1940 al 1943 ...
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La musica*
Giovanni Morelli
Credo che sul far dell'avvio di un resoconto sulla musica e sulla vita musicale vissuta a Venezia in quell'ultimo lungo scorcio di storia secolare, che si fa partire dal [...] Marcia reale prima e poi Gioconda. 1912 14.I Gala in onore di Pietro Mascagni, Isabeau; 20.IV Gala per la vittoria delle armi italiane, Marcia delle sale di consultazione delle biblioteche. A Mocenigo, che aveva idee di sviluppo anche nel senso ...
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La musica
Giovanni Morelli
Veduta a cannocchiale diritto (1)
Sulla musica a Venezia (o sulla musica di Venezia), sulla produzione-consumo e sulla assunzione di ruolo e di senso da parte della musica [...] lettera 41, 1620); la festa con signori stranieri in casa Mocenigo messa su adattando la Finta pazza Licori (lettera 96, festa per la nascita dell'arciduca Leopoldo, "avviso" di Pietro Carrara riportato nella ediz. della "Pallade Veneta", p. 286 ...
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Cerimonie, feste, lusso
Federica Ambrosini
Cerimonie e processioni
Nel corso dei secoli, fino alla caduta della Repubblica, la vita veneziana appare scandita da una grande varietà di pubbliche cerimonie. [...] esequie di Taddea Michiel, moglie del doge Giovanni Mocenigo (27). Ma un funerale sontuoso non era precluso . V. inoltre M. Sanudo, De origine, pp. 22-23; M. M. Newett, Canon Pietro, pp. 144-145; P.G. Molmenti, La storia di Venezia, I, pp. 370-398 ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti e di difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] delle guerre d'Europa, aggiornati sino al 1719; o quella di Pietro Garzoni, pubblicata nel 1716 dal Manfré, che giunge al 1714: un ). Sarà questo l'oggetto di molte raccolte, come quelle dei Mocenigo a S. Stae e degli Zeno ai Gesuiti (128). Quella ...
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Il pubblico e il privato. Architettura e committenza a Venezia
Manfredo Tafuri
"Concordia urbis": morfologia urbana e "domus" patrizia
"Libertatem ergo Romanorum felicissima Venetia conservat sine [...] esempio (15). I1 20 ottobre 1518, il luogotenente Lazzaro Mocenigo scrive al doge Loredan e ai capi dei dieci: il autore è il modesto proto dei procuratori de citra, Francesco di Pietro.
Andrea Gritti e Leonardo Donà: le loro personalità non sono ...
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Le espressioni d'arte: gli edifici
Wladimiro Dorigo
La formazione della città
Poco prima della metà del XII secolo, negli anni che segnano l'avvento della comunalità veneziana, il processo che trasformerà [...] facciata (si guardi, per esempio ai palazzi dei Mocenigo a S. Samuele).
Con l'ottica attuale 28), p. 254.
111. Ibid., pp. 262-263; Mario Dalla Costa-Cesare Feiffer, Le pietre dell'architettura veneta e di Venezia, Venezia 1981, p. 87.
112. V. n. 110 ...
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Sviluppo e articolazione della città
Elisabeth Crouzet-Pavan
Così come appare negli ultimi decenni del XIII secolo nella descrizione di Martino da Canal (1), Venezia è la città della pienezza. A questa [...] i quattro nobili, Cristoforo Contarini, Piero Mocenigo, Nicoleto Querini e Zanino de Priuli, .
249. Una "terra vacua" a S. Felice, una a S. Marcuola, due a S. Pietro di Castello, una a S. Maria Formosa e una a S. Croce.
250. Elisabeth Crouzet-Pavan, ...
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mocenigo
s. m. (pl. -ghi). – Lira veneziana d’argento coniata per la prima volta sotto il doge Pietro Mocenigo (1474-1476). M. mantovano, m. modenese, monete d’argento del sec. 16°, coniate rispettivam. a Mantova e a Modena, così dette perché...
berlinga
s. f. [etimo incerto]. – Nome della lira milanese dei sec. 16°-17°; portava nel rovescio la figura di s. Ambrogio a cavallo e valeva 16 soldi, poi (dal 1552) 20 soldi: son venticinque b. nuove, di quelle col sant’Ambrogio a cavallo...