TRIPOLI (A. T., 113-114)
Emilio SCARIN
Pietro ROMANELLI
Ettore ROSSI
Guido ALMAGIA
La più importante città e il principale porto della Libia, capoluogo della colonia, e sede del governatore generale. [...] Il 25 luglio 1510 truppe spagnole e italiane comandate da Pietro di Navarro occuparono la città che fu dagli Spagnoli affidata spediz. d. marina sarda a Tripoli, Roma 1912; F. Nani Mocenigo, Tripoli e i Veneziani, Città di Castello 1914; I. Chemàli, ...
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Figli del barone Francesco (1785-1847), contrammiraglio della marineria austriaca, e di Anna Marsich; nati a Venezia, Attilio il 24 maggio 1810, Emilio il 20 giugno 1819; educati entrambi nell'imperiale [...] Carlo Osmani da Ancona, Giuseppe Pacchioni da Bologna, Pietro Piazzoli da Lugo, Francesco Berti da Lugo, Giovanni Manessi . da Corfù per la Calabria nel 1844, Bari 1883; F. Nani Mocenigo, La marina veneta e i fratelli B., Venezia 1907; R. Pierantoni, ...
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Nacque nel 1776 a Corfù da una famiglia istriana immigratavi sin dal sec. XIV. Studiò medicina a Padova e parve simpatizzare allora per le idee rivoluzionarie; ma quando, dopo Leoben e Campoformio (1797), [...] , che fu modificata poi, nel 1803, dal conte Mocenigo, commissario dello zar. Sin dal marzo 1800 le sette Giorgio e Costantino Mauromicalis, figlio l'uno e fratello l'altro di Pietro, attesero il C. mentre si recava alla chiesa di S. Spiridione a ...
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. L'uso di fabbricare figure di cera fu assai comune presso Greci e Romani, e, per quanto ne abbiamo minori testimonianze, anche presso gli Egizî e i popoli dell'Asia anteriore. Di cera si facevano soprattutto [...] di Westminster undici di quelle figure, e nel tesoro di San Rocco a Venezia la testa del doge Alvise IV Mocenigo. Quelle figure erano affidate ad artisti di fama come Jean Foucquet, Konrad Meit, François d'Orléans, Jean Perréal, François Clouet ...
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È la città più popolosa (33 mila abitanti nel 1928; 22 nel 1900) e uno dei maggiori porti dell'isola di Creta (v.). Il nome Candia, che si estese a tutta l'isola durante la dominazione veneta (1240-1669) [...] nel 1512 la decadenza; un secolo dopo Antonio Mocenigo l'additava "ripiena di infinite rovine, da tutte eccellere il tempio di S. Francesco particolarmente caro al cretese Pietro Filargo, papa Alessandro V, sono ormai destituite di ogni decoro ...
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PATRIZI, Francesco
Margherita Palumbo
PATRIZI, Francesco. – Nacque il 25 aprile 1529 a Cherso (l’attuale Cres) in Dalmazia, allora territorio della Repubblica di Venezia, da Stefano, appartenente alla [...] come scrive alle carte preliminari, dai quesiti del giovane Mocenigo – Patrizi estrae brani dalle opere di Aristotele, Mercuriale e Theodor Zwinger, conosciuti a Padova – presso Pietro Perna, corredate di una storia della filosofia di Aristotele ...
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La formazione della nobiltà dopo la Serrata
Stanley Chojnacki
Introduzione
Per tradizione, si ritiene che il dato di struttura essenziale della società veneziana nel Trecento venisse posto di fatto [...] erroneamente l'estinzione degli Ziani con la morte del doge Pietro Ziani nel 1381, quando in realtà il doge morì Le otto case ducali sono: Loredan, Trevisan, Marcello, Donà, Priuli, Mocenigo, Gritti e Malipiero.
127. V. G. Rösch, Der venezianische ...
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L'economia
Domenico Sella
Crisi e rilancio
Per Venezia e la sua economia il Cinquecento iniziò sotto cattivi auspici. Mentre la Repubblica era impegnata nella guerra contro l'impero ottomano (1499-1503) [...] e così via) per un complesso che il doge Tommaso Mocenigo faceva ammontare nel 1423 a 48.000 pezze all'anno 240-242 e 255-256.
69. Cf. Donald Weinstein, Ambassador from Venice; Pietro Pasqualigo in Lisbon, 1501, Minneapolis 1960, pp. 10-11.
70. Ibid ...
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La finanza pubblica
Luciano Penzolo
La capitale finanziaria
Nel 1587 Leonardo Donà - che in seguito avrebbe assunto la dignità dogale - stendendo alcuni appunti sulle entrate pubbliche di Venezia [...] 1619, a pochi giorni dall'apertura, il mercante fiammingo Pietro Vogher richiese che 12.000 ducati del suo credito complessivo di Brescia nel dicembre 1619, il nobile Antonio Mocenigo avvertiva dei disordini monetari riscontrati nella locale ...
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Il corpo aristocratico
Volker Hunecke
Nell'attuale storiografia è invalsa l'abitudine di descrivere a rosee tinte il destino della nobiltà europea nei secoli precedenti e successivi alla Rivoluzione [...] esempio fittizio che egli attribuisce ad una delle Case dei Mocenigo. Un padre di famiglia aveva lasciato alla sua morte pp. 643 s.
64. M. Ferro, Dizionario, I, pp. 772 s.
65. Pietro Longhi, pp. 184 s. (nr. 83), 229.
66. A.S.V., Notarile, ...
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mocenigo
s. m. (pl. -ghi). – Lira veneziana d’argento coniata per la prima volta sotto il doge Pietro Mocenigo (1474-1476). M. mantovano, m. modenese, monete d’argento del sec. 16°, coniate rispettivam. a Mantova e a Modena, così dette perché...
berlinga
s. f. [etimo incerto]. – Nome della lira milanese dei sec. 16°-17°; portava nel rovescio la figura di s. Ambrogio a cavallo e valeva 16 soldi, poi (dal 1552) 20 soldi: son venticinque b. nuove, di quelle col sant’Ambrogio a cavallo...