L'età del comune
Giorgio Cracco
La città "bifronte"
L'idea di "un'età aurea"
L'importanza fondante - per la città-Stato di Venezia - dell'epoca che va dalle origini del comune (1140 circa) alla fine [...] di Venezia gli "eroi" sono di solito grandi laici, quasi sempre duchi: ad esempio, attorno al Mille, gli Orseolo; nel Duecento, un Pietro Ziani, i Dandolo e i Tiepolo. L'idea di una grandezza solo "civile" turbava uno storico come Giuseppe De ...
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La costruzione della città turistica
Andrea Zannini
Sono passati quarant’anni da quando Hans Magnus Enzensberger scriveva che in un secolo e mezzo di esistenza il turismo non aveva ancora saputo attrarre [...] del suo spirito romantico». Per John Ruskin, il cantore delle Pietre di Venezia che volle giungere in città in barca, da Fusina ’area tra Rialto e S. Marco. Dall’apertura del bacino Orseolo, alla costruzione della Strada Nova, alle nuove «vie» XXII ...
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Mercatura e moneta
Gerhard Rösch
Sfruttamento delle saline, pesca e forse in misura minore navigazione tra l'Istria e la capitale Ravenna: queste le attività di base che reggono l'economia della [...] del mercato schiavistico veneziano (22).
Dopo la morte di Ottone III, che un rapporto d'amicizia legava al doge Pietro II Orseolo, subentrò una fase di arretramento nei rapporti con il Sacro Romano Impero. L'imperatore Enrico II rinnovò il patto ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La proiezione marittima e commerciale della società veneziana durante il Duecento, per quanto assorbente, non basta da sola a spiegare il ritardo con cui il volgare si afferma [...] incise, l'errore grafico, una volta asportato lo strato di pietra, rischia d'essere irrimediabile.
nome de Dio eterno e d(e nolo ⟨NAULUM, molo ⟨*MOLLUM, sòsero ⟨SOCERUM, Orséolo ⟨ORSEOLUM.
A séguito del frequente dileguo dell'occlusiva dentale ...
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I cronisti e la determinazione di Venezia
Gherardo Ortalli
Martin da Canal, i Veneziani e i Chioggiotti
Quasi nulla conosciamo delle vicende biografiche di Martin da Canal, l'autore di quelle Estoires [...] è un'opera dal forte connotato politico, con schemi interpretativi di sicura coerenza, funzionali al dogado del grande Pietro II Orseolo e insieme, nella prospettiva di tempi assai lunghi, all'ideologia dello stato veneziano (11). In anni in cui ...
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I prefetti e la città nei primi decenni postunitari
Nico Randeraad*
Introduzione
Il 26 marzo 1888 il consiglio comunale di Venezia decise all’unanimità di intitolare una calle sul retro della chiesa [...] fosse stata la costruzione del modesto bacino Orseolo(30). Nelle sue memorie descrisse con dovizia 1867.
13. In una lettera a Torelli del 14 maggio 1867, Pietro Paleocapa scrisse che l’ebreo veneziano Lattes era in viaggio da Alessandria alla ...
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Idee, riti, simboli del potere
Edward Muir
L'idea della città
Oltre ad essere un raggruppamento di edifici, strade, piazze, monumenti e istituzioni, una città è un'idea. Trasformando gli spazi fisici [...] 'espansione imperialista di Venezia, quando il doge Pietro II Orseolo intraprese la campagna in Dalmazia intorno all'anno , ciascuna vestita con abiti d'oro e adorna di perle, pietre preziose e corona raggiante. Le visite per vedere le Marie si ...
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La cancelleria
Marco Pozza
La cancelleria
L'anonimo autore della più recente redazione del Chronicon Altinate, scrivendo nell'ultimo scorcio del XII secolo, rammenta fra i vescovi di Olivolo un "Grausus [...] Chronica, p. 181), il quale, scrivendo alla metà del Trecento, lo attribuisce al secondo anno di governo del doge Pietro I Orseolo (12 agosto 976-settembre 978). È tuttavia da rilevare come la cronologia proposta dal Dandolo per il periodo in ...
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La lingua
Alfredo Stussi
La posizione linguistica del veneziano medievale rispetto ai volgari dell'entroterra ha un nesso preciso con le vicende storiche che portarono all'insediamento lagunare, [...] derivati in -ANUS (Milian) e -ANTIUS (Soranzo), -ULUS (Orseolo), -ICUS (Gradenigo) (6). Rari sono i nomi di origine lingua italiana, III, Le altre lingue, a cura di Luca Serianni - Pietro Trifone, Torino 1994, pp. 5-73.
17. Diversamente da altri ...
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Onorio I
Antonio Sennis
Nativo della Campania, proveniva certamente dagli strati più elevati della società locale, essendo figlio del "consul" Petronio. Non se ne hanno notizie prima dell'ascesa al [...] P. Delogu, Il regno longobardo, in Storia d'Italia, I, Torino 1980, pp. 52, 53, 356.
G. Ortalli, Venezia dalle origini a Pietro II Orseolo, ibid., p. 356.
R. Krautheimer, Rome. Profile of a City, 312-1308, Princeton, N.J. 1980, pp. 72, 78, 86, 87, 89 ...
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