Musicista (Roma 1786 - ivi 1853), studiò a Napoli con G. Tritto. Direttore di teatri e insegnante a Napoli e a Palermo, divenne a Roma maestro di cappella in S. Pietro in Vaticano. Fu uno degli ultimi [...] eredi della dottrina contrappuntistica di scuola romana che nelle composizioni chiesastiche praticò con iperboliche complessità polivocali. Operista non privo di vena: tra le 62 opere, quasi tutte bene ...
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CECCHERINI, Ferdinando
Biancamaria Brumana
Nacque a Firenze nella parrocchia di S. Simone il 14 genn. 1792 da Francesco e Margherita Bardi. Intrapreso lo studio della musica e del canto con l'abate [...] di questo genere musicale, tra i quali possiamo considerare il Mosè di Rossini e la magniloquente trilogia oratoriale di PietroRaimondi, composta nel 1852 e posteriore quindi quanto meno al Saul e a Debora e Giaele del Ceccherini. La consuetudine ...
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COLINI (Collini), Filippo
Eleonora Simi Bonini
Nacque a Roma il 21 ottobre del 1811 da Andrea, impiegato alle Finanze, e da Caterina Mayer. Ad otto anni divenne cantore al Collegio Romano, compiendo [...] Maria Padilla di Donizetti. Nell'agosto del 1852 all'Argentina di Roma il C. prese parte ad un ciclo oratoriale di PietroRaimondi, Giuseppe, composto da tre oratori: Putifar,Giuseppe e Giacobbe.
Per tutta la stagione 1852-53 il C. si esibì al teatro ...
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FASCIOTTI, Giovanni Francesco
Salvatore De salvo
Nacque a Bergamo intorno al 1750. Non si hanno notizie riguardanti i suoi primi anni di attività. Fu, secondo il Fétis, a Pisa, al servizio della cappella [...] generale dei dipartimenti transalpini. Nel febbraio del 1813, sempre all'Argentina, interpretò Idreno nell'Amurat II di PietroRaimondi. In tale occasione si congedò probabilmente dal pubblico romano, Ritornato a Torino nello stesso anno, prese parte ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] la morte di Giuseppe II e l’avvento dell’ex granduca di Toscana Pietro Leopoldo con il nome di Leopoldo II (1790-92), si assiste tutt’ Romano, attivo a Mantova; divulgò le sue invenzioni M. Raimondi, il più noto degli incisori del 16° secolo. In ...
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Palermo Comune della Sicilia (158,9 km2 con 657.561 ab. al censimento del 2011, divenuti 647.422 secondo gli ultimi rilevamenti ISTAT del 2020), città metropolitana e capoluogo di regione, situato sulla [...] numerose condanne nel 1968 (vennero condannati tra gli altri Pietro Torretta e Angelo La Barbera e, in contumacia, Buscetta 1830 dal barone Pisani e affidato alla direzione di P. Raimondi.
Oggi la vita musicale palermitana si accentra intorno al ...
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(App. V, 1, p. 336)
Nuove strategie
di Giovanna Mencarelli
I b. c. hanno costituito in Italia un settore a lungo emarginato e sottovalutato nella politica e nelle scelte della pubblica amministrazione, [...] della sensibilità etnografica di naturalisti come G. Osculati e A. Raimondi, mossero i primi passi. È in questo clima che
E.H. Giglioli, Materiali per lo studio dell'età della pietra, dai tempi preistorici all'epoca attuale, Città di Castello 1901.
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VIOLINO e VIOLINISTI
Mario CORTI
Francesco VATIELLI
VIOLINISTI - Sugli strumenti ad arco antecessori dell'attuale violino e della famiglia che ne derivò, sono date notizie alla voce viola.
La tendenza [...] violinista francese; Felice Giardini, bizzarro geniale artista; Pietro Guignon e Francesco Chiabrano, che vissero ammirati per inglese, con Giardini, Pugnani, L. Borghi, J. Raimondi, Jarnovich, Viotti e Lolli, mentre Veracini, Tartini, Nardini ...
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PERTI, Giacomo Antonio
Francesco Lora
PERTI, Giacomo Antonio. – Figlio di Vincenzo e di Angiola Beccantini, nacque a Bologna il 6 giugno 1661.
Come si legge negli appunti biografici raccolti dall’allievo [...] 25 ottobre e il 6 novembre 1685, gli furono recati da Tadeo Raimondi e Arcangelo Corelli (K.44.1.166, 168). Nel 1690 «fu 88-89), e l’ormai famoso nipote gli subentrò nel magistero in S. Pietro. Morì il 12 ottobre di quell’anno e fu sepolto in S. ...
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LUZZASCHI, Luzzasco
Stefano Lorenzetti
Nacque a Ferrara, probabilmente nel 1545.
Non essendo stato rinvenuto l'atto di battesimo, l'anno di nascita si desume dal fatto che morì nel 1607 all'età di sessantadue [...] del Luzzaschi.
Entrato al servizio di Pietro Aldobrandini, legato di Ferrara - come cavaletta, overo della poesia toscana (Venezia 1587), ed. critica, a cura di E. Raimondi, Firenze 1958, II, pp. 667 s.; V. Galilei, Dialogo della musica antica e ...
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