Doge di Venezia (m. Venezia 1752); ambasciatore in Inghilterra (1710), a Vienna (1713) e a Roma (1714), savio del Consiglio (1713) e uno dei Dieci (1717), fu elevato al dogato nel 1741. Sotto di lui il territorio della repubblica, neutrale, fu invaso dagli eserciti in lotta durante la guerra di successione austriaca ...
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Poeta librettista (Reggio nell'Emilia 1665 - Vienna 1733). Nel 1714 poeta cesareo a Vienna, dove conobbe A. Zeno. Lasciò molti drammi per musica, alcuni dei quali scritti in collaborazione con Zeno: tra questi Ambleto (1705), derivato non da Shakespeare ma da Sassone Grammatico, e Don Chisciotte in Sierra Morena (1719) ...
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Medico e botanico (Bagnacavallo 1806 - ivi 1888). Compose la Flora pyrenaea, frutto dei suoi numerosi viaggi nei Pirenei (ne furono pubblicati, postumi, 2 volumi, 1897-99), e una Flora virgiliana (1869), in cui sono identificate e descritte tutte le piante ricordate da Virgilio ...
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Violoncellista e compositore italiano (Venezia 1917 - Firenze 2002); primo violoncello nell'orchestra del Maggio musicale fiorentino (1935-67), prof. nel conservatorio di Firenze (dal 1942), dapprima di violoncello, poi (dal 1965) di musica elettronica. Autore di varie composizioni musicali programmate mediante computer e di trascrizioni elettroniche di celebri pagine classiche (Bach, Paganini). Organizzò ...
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Matematico e storico delle matematiche (Partigliano, Borgo a Mozzano, 1768 - Lucca 1837). Prof. nel seminario di Veroli, poi a Roma, fu chiamato a Parigi, durante il periodo napoleonico, per gli studî sul sistema metrico decimale; infine insegnò analisi a Lucca. Notevoli le sue ricerche sulla risoluzione delle equazioni algebriche (1792-1800), la sua Teoria dell'analisi (1792), e, tra le opere storiche, ...
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Attore (Venezia 1675 circa - Parigi 1731); recitò nella compagnia del duca di Parma, poi in quella che sotto la direzione di Luigi Riccoboni (Lelio), nel 1716, il reggente Filippo d'Orléans chiamò a Parigi prima al teatro del Palais-Royal poi in quello dell'Hôtel de Bourgogne. Piacque al pubblico parigino la sua garbata azione scenica nella maschera di Pantalone, da lui preferita ...
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Pianista italiano (Roma 1911 - Firenze 1997). Studiò al conservatorio di Santa Cecilia in Roma e insegnò nei conservatorî di Parma, Firenze, Napoli, Milano, Roma. Concertista in Europa e negli USA, suonò con direttori quali W. Furtwängler e D. Mitròpulos, e fu apprezzato soprattutto come interprete di musica contemporanea ...
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ROSSI, Pietro
Leopoldo Granata
Entomologo, nato a Firenze nella prima metà del sec. XVIII, morto il 21 dicembre 1804. Fu per 38 anni (dal 1762 al 1800) professore di logica nell'università di Pisa; [...] ma la sua attività fu sempre rivolta a studî naturalistici: sono del '62 le sue prime note, nel '74 polemizzava con L. Spallanzani sul volo dei pipistrelli accecati. S'interessò specialmente di ricerche ...
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Monsignore, nato ad Este il 3 settembre 1840, morto a Padova il 17 febbraio 1893. Fu assai fecondo scrittore di cose storiche; e si rese specialmente noto per una Storia d'Italia (voll. 7, Modena 1875-1890; 2ª ed. a cura di R. Majocchi, voll. 11, ivi 1894-1899), che ebbe larga diffusione, sebbene alla grandiosità del compito non corrispondesse adeguata capacità interpretativa e finezza di senso critico. ...
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Botanico nato nel 1828 a Champorcher (Aosta), morto il 9 gennaio 1909. Fu canonico rettore dell'ospizio del Piccolo S. Bernardo; collettore e conoscitore della flora alpina, si rese benemerito fondando accanto all'ospizio, col favore dell'Ordine Mauriziano proprietario del luogo, il primo giardino alpino italiano inaugurato nel 1897, chiamato poi, in suo onore, Chanousia. Dopo la sua morte la Chanousia ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).