Pittore (Monreale 1603 - Palermo 1647). Allievo del padre, Pietro Antonio, frescante e mosaicista, e in parte influenzato da F. Paladino, si orientò presto (Annunciazione e Pentecoste della Gall. naz. [...] di Palermo) verso A. van Dyck, che fu a Palermo tra il 1622 e il 1624. Dopo un probabile viaggio a Roma e a Napoli (1633), mostrò di aver risentito, più ancora che dei carracceschi, del Ribera e forse ...
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Teologo (Novara fine sec. 11º - Parigi 1160), chiamato dai posteri magister sententiarum. Il suo scritto principale, i Libri Sententiarum, il testo teologico più diffuso nel Medioevo, gli fruttò una celebrità mondiale, entrando fra i fondatori della teologia sistematica. Egli, infatti, fu uno dei primi a racchiudere in un'opera organica l'intero materiale dogmatico.
Vita
Di umili origini, fu presentato ...
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Monaco benedettino (n. Roma 1107 - m. 1159), della nobile famiglia dei conti di Tuscolo, bibliotecario e archivista a Montecassino. Si recò (1138) alla corte di Lotario II imperatore, in Melfi, per metter pace tra Innocenzo II e i monaci del suo monastero che erano stati scomunicati per aver sostenuto l'antipapa Anacleto. Lotario lo creò suo segretario e cappellano e lo voleva in Germania, quando P. ...
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Pittore (n. Göttweih, Austria - m. 1497 o 1498). Documentato nelle Marche dal 1475, fu attivo prevalentemente ad Ascoli Piceno. Le opere rivelano elementi squarcioneschi, che hanno fatto supporre la sua formazione a Padova, ma soprattutto una fedele adesione all'arte di C. Crivelli (serie di Madonne e di Santi nella pinacoteca e in varie chiese di Ascoli Piceno, nella pinacoteca di Montefortino, a ...
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Patriarca monofisita di Alessandria tra il 477 e il 490. Legato all'imperatore Zenone, che con l'Enotico (482) aveva cercato di superare l'opposizione dei monofisiti, e nello stesso tempo desideroso di non alienarsi l'appoggio di questi, condusse una politica religiosa improntata al massimo senso di opportunismo; ma non riuscì a evitare lo scisma degli acefali ...
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PIETRO Alfonso
Angelo Monteverdi
Dotto ebreo spagnolo, convertito al cristianesimo e battezzato a Huesca nel 1106 il giorno di S. Pietro, padrino l'aragonese re Alfonso (onde il nome "Petrus Alfonsi" [...] in luogo del nativo nome di Mosè). Scrisse dopo la conversione, in un latino che tradisce dissonanti abitudini mentali, due opere di grande, benché diversa importanza (ed. Migne, Patrologia Latina, CLVII, ...
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PIETRO Comestore
Francesco Pelster
Detto anche Manducator, o Trecensis (in Dante, Mangiatore), fu, con Pietro Lombardo, il più noto caposcuola teologico nella seconda metà del sec. XII. Originario di [...] riassunto della storia sacra dal principio del mondo fino all'ascensione di Gesù Cristo (più tardi fino alla morte di Pietro e Paolo); ma, oltre a ciò, contiene numerose osservazioni di archeologia biblica o d'indole storica o filologica, cosicché fa ...
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PIETRO Peregrino (Petrus Peregrinus e anche Petrus de Maharncuria, Pietro di Maricourt)
Guido Calogero
Naturalista del sec. XIII, di cui si sa che nel 1269 partecipò all'assedio di Lucera e che l'8 agosto [...] di quell'anno terminò la sua Epistola de magnete.
Questa, che è l'unica sua opera edita (delle altre è superstite, manoscritta, solo la Nova compositio Astrolabii particularis), è un importante documento ...
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PIETRO Siculo
Silvio Giuseppe Mercati
Polemista bizantino del sec. X. Dalla Sicilia invasa dai Saraceni emigrò a Costantinopoli; fu mandato dall'imperatore Basilio I nel settembre 868 a Tefrica (Armenia [...] minore) per il riscatto dei prigionieri. Ivi poté conoscere le dottrine e le pratiche dell'eresia dei pauliciani e, per esortazione dello stesso imperatore, compose la storia dei manichei (dei quali i ...
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PIETRO Riga
Filippo Ermini
Nato a Vendôme circa il 1140, alunno della scuola di Parigi, poi chierico cantore in Reims e infine maestro, fu uomo di varia erudizione e poeta fecondo; morì nel 1209.
La [...] fama gli deriva dalla Passio Agnetis, un delicato poemetto sulla storia della martire romana, e dal grande poema biblico Aurora, di circa 15 mila versi, una specie di commento poetico al Vecchio Testamento. ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).