Giornalista (Livorno 1836 - Firenze 1895), noto specialmente con lo pseudonimo di Yorick figlio di Yorick. Prese parte alla spedizione dei Mille; si diede poi all'avvocatura, collaborando tuttavia a molti giornali; fu (dal 1868), tra l'altro, critico drammatico della Nazione di Firenze (il meglio delle sue critiche è raccolto in Vent'anni al teatro, 2 voll., 1884-85). Scrittore di buona impronta toscana, ...
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Storico italiano (Viterbo 1872 - La Souche, Courmayeur, 1929); prof. all'univ. di Messina, poi di Torino. Pubblicò numerosi lavori sul Lazio e l'Italia meridionale nel Medio Evo: La colonia saracena di Lucera e la sua distruzione (1911-14); edizione dei Necrologi e libri affini della provincia romana (2 voll., 1908-14) e del Codice diplomatico dei Saraceni di Lucera (1917); Ricerche sulla popolazione ...
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Scultore e architetto (Roma 1700 - ivi 1773). Probabilmente allievo di C. Rusconi, seguitò a Roma nel Settecento la tradizione plastica del Bernini, con uno stile pieno di movimento e di sensibilità pittorica: [...] di s. Andrea Corsini, nella capp. Corsini in S. Giovanni in Laterano; monumenti a Maria Clementina Sobieska e a Benedetto XIV in S. Pietro; ecc. Il B. restaurò anche l'Arco di Costantino; tra le sue opere più note e forse più riuscite vi è il gruppo ...
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MELLARÈDE, Pietro
Carlo Morandi
Diplomatico italiano, nato nel 1659 a Montmélian (Savoia), morto a Torino il 19 marzo 1730. Da semplice magistrato di Chambéry divenne uno dei maggiori diplomatici del [...] politico che è chiamato a esercitare.
Bibl.: D. Carutti, Relazione su la Corte d'Inghilterra del consigliere di Stato Pietro Mellarède, in Miscell. di storia italiana, XXIV, Torino 1885, p. 221 segg.; De Gerbaix De Sonnaz, Quelques diplomates ...
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Letterato (Venezia 1470 - Roma 1547). Seguendo a Firenze (1478-80) il senatore Bernardo (v.), suo padre e suo primo maestro, si familiarizzò col volgare fiorentino, dei diritti del quale egli, umanista dottissimo e ciceroniano elegantissimo, doveva diventare il più autorevole sostenitore. Nel 1492 si recò a Messina, dove studiò greco alla scuola di Costantino Lascaris. Tornato a Venezia nel 1494, seguì ...
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Generale (Bene Vagienna 1879 - Ciriè 1953). Nella prima guerra mondiale fu destinato alla 4a armata, poi al comando supremo. Promosso gen. per la battaglia di Vittorio Veneto, nel 1928 fu nominato sottosegretario alla Guerra e quindi ministro fino al 1933; nel 1941 divenne comandante superiore delle forze dell'AOI, che difese tenacemente fino al 6 luglio 1941 ...
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Giansenista (Brescia 1737 - Pavia 1827). Sacerdote (1760), prefetto degli studî al collegio irlandese a Roma (1771-77), poi prof. di teologia morale all'univ. di Pavia (1778) e, nella stessa città, prefetto degli studî al collegio-seminario austro-ungarico; allontanato (1794) dall'insegnamento per la sua adesione al moto rivoluzionario francese, nel 1797 fu di nuovo prof. di filosofia morale, diritto ...
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PORCINAI, Pietro
Maria Beatrice Caldani
Architetto paesaggista, nato a Fiesole il 20 dicembre 1910, morto a Firenze il 9 giugno 1986. Figlio del capo giardiniere della villa medicea La Gamberaia, si [...] C. Costa.
Bibl.: P. Porcinai, A. Mordini, Giardini d'Oriente e d'Occidente, Milano 1966; AA.VV., Pietro Porcinai, architetto del giardino e del paesaggio, Notiziario AIAP (Associazione Italiana degli Architetti del Paesaggio), ottobre 1986; G. Mader ...
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RONDONI, Pietro (XXX, p. 99)
Patologo, morto a Milano il 5 novembre 1956.
Bibl.: L. Califano, in Rend. Acc. Naz. Lincei - Classe sc. fis. mat. nat., serie 8ª, XXII (1957), pp. 777-800. ...
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REDAELLI, Pietro (App. II, ii, p. 674)
Anatomopatologo, morto a Forio d'Ischia il 25 ottobre 1955.
Bibl.: Necr. di A. Giordano, in Biologica Latina, IX (1956), fasc. i, pp. IV-V. ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).