FARNESE, Ranuccio
Andrea Zorzi
Figlio primogenito di Pietro di Ranuccio di Cola e di Pentasilea Dolci di Corbara, nacque presumibilmente nel penultimo decennio del XIV secolo.
In quel periodo la sua [...] quell'area di incerti confini tra il Patrimonio di S. Pietro e la Repubblica di Siena, dove si trovavano le terre prese e distrusse nel 1431, insieme con Everso di Anguillara, il castello di Vico, e nell'anno successivo quello di Tolfanuova di cui si ...
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PACI
Stefano Papetti
– Famiglia originaria di Porto di Fermo (odierna Porto San Giorgio), che gestì per tre generazioni la maggiore manifattura di maioliche attiva ad Ascoli Piceno.
I Paci riuscirono [...] funebre di Pio VIII per la basilica di S. Pietro in Vaticano, si segnalò fra gli appassionati d’arte Bibl.: E. Luzi, La ceramica ascolana, Firenze 1889, p. 3; G. Castelli, L’istruzione nella provinca di Ascoli Piceno, Ascoli Piceno 1899, pp. 291-298 ...
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CAETANI, Cristoforo
Gabriella Bartolini
Nacque intorno al 1360, secondogenito di Giacomo (II) e di Sveva di Sanseverino. Fu capostipite dei Gaetani d'Aragona (denominazione assunta ufficialmente nel [...] però ben presto perché alla città di Gaeta si era unito Pietro Origlia, conte di Caiazzo (che negli anni della messa al bando dei Caetani aveva acquistato da Ladislao i castelli di Maranola e Castellonorato, feudi dei Caetani). Il C. lo sconfisse ...
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DELLA GENTE, Giberto
Giancarlo Andenna
Nacque a Parma attorno all'anno 1200, giacché durante il 1260 dichiarò a fra' Salimbene de Adam, che si era recato a trovarlo nella sua residenza di Compegine, [...] suo stretto parente, Sinibaldo Fieschi, fu eletto al soglio di Pietro col nome di Innocenzo IV, non sentendosi sicuro entro la parte, giacché ebbe modo di conquistare per i Pisani i castelli di Montecalvoli e di Santa Maria in Monte e di concludere ...
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COCCHI DONATI (Cochius, de' Cocchi, de' Donatis, de Florentia), Donato
Luisa Miglio
Nacque a Firenze, da Niccolò, il 21 sett. 1409.
La sua famiglia era tra le più autorevoli della riservata cerchia [...] parte dei Fiorentini era stato incaricato di prendere in consegna i castelli del contado. Si sposò due volte; il nome della prima moglie professori dello Studio Niccolò Ghisilardi e Battista di San Pietro, conseguì la licenza e il 10 gennaio dell' ...
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GALGANO
Lorenzo Fabbri
Fu vescovo di Volterra dal 1150 al 1170 circa: non si hanno notizie antecedenti al suo episcopato. Altrettanto ignota è l'origine familiare: una presunta appartenenza di G. al [...] , a vendere a G. i propri possedimenti di Montevaso, un antico castello già dei conti Cadolingi, posto tra le valli del Fine e dello a intervenire, rimise tutto nelle mani del vescovo di Grosseto Pietro, il quale a sua volta nominò, nel maggio del ...
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MANFREDI, Guido Antonio
Isabella Lazzarini
Signore di Faenza con i fratelli Astorgio (II) e Gian Galeazzo (II), nacque da Gian Galeazzo (I) di Astorgio (I) e da Gentile di Galeotto Malatesta. Le cronache [...] (il primo, ma non certo l'ultimo), egli ricevette il castello di Riolo. La situazione del M. e di Faenza non , Venetiis 1771, Index septimus, s.v.; Cronache milanesi scritte da Giovan Pietro Cagnola, a cura di C. Cantù, in Arch. stor. italiano, s ...
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FOSCHI (de Fuschis), Angelotto
Wolfgang Decker
Nacque nel 1378 a Roma, ma mancano indicazioni sicure sulla sua origine. Al tempo di Bonifacio IX (1389-1404) è documentato un altro Foschi ("de Fuschis") [...] Laterano e S. Lorenzo fuori le mura con gli annessi castelli). Depose dettagliatamente anche sul periodo di Costanza; parlò del . Quando Eugenio IV, in seguito alla ribellione di Poncello di Pietro Venerameri (1434), dovette fuggire da Roma, il F. lo ...
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DELLA ROVERE, Domenico
François Ch. Uginet
Nacque in Piemonte nel 1442 da Giovanni dei signori di Vinovo e da Anna Del Pozzo. Non si sa se abbia avuto una preparazione universitaria, ma senza dubbio [...] Ginevra) senza averne l'autorità. Egli inoltre aveva spinto il suo zelo al punto da far distruggere il castello e tagliare le vigne di Pietro di Piossasco, difensore dei diritti della S. Sede, di certo per accattivarsi le simpatie della corte sabauda ...
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FOSCARINI, Giovanni, detto Ciera
Giorgio Ravegnani
Nato intorno al 1301 da Marino, procuratore di S. Marco nel 1319, fu uno dei più eminenti patrizi veneziani del Trecento.
Le fonti fanno menzione di [...] di procuratore di S. Marco, consente di distinguerlo dall'omonimo figlio di Pietro. Il 20 sett. 1345 il Senato lo chiamò a far parte, generale, se questi fosse stato in rotta per quei castelli; diversamente, si sarebbe dovuto portare a Negroponte o a ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...