AYAMONTE, Guzmán y Zúñiga, Antonio di
Nicola Raponi
Nato nel 1524, apparteneva alla nobile famiglia spagnola dei Guzmán, imparentata con la dinastia portoghese e insignita, dalla cittadina di residenza, [...] viene infilzato" (lettera del 7 ott. 1573 a mons. Castelli, A. Sala, Documenti..., III, p.528). Difatti, nonostante le sue pratiche per impadronirsi di Saluzzo, appoggiando un certo Pietro d'Anselme, già luogotenente del maresciallo, e poco mancò che ...
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IMPERATORE, Francesco
Salvatore Fodale
Nacque probabilmente a Palermo, città da cui proveniva la sua famiglia. La più antica notizia che lo riguarda risale al 7 maggio 1517, quando la Municipalità di [...] corte francese.
Dopo essersi ritirato nei suoi castelli nella Campagna romana, Marcantonio Colonna era di reso partecipi della congiura altri due siciliani che si trovavano a Roma: Pietro Augello, con il quale ebbe un diverbio, e Cesare Graffeo. I ...
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FARNESE, Ranuccio
Angela Lanconelli
Figlio di Pepo di Pietro, visse nella prirna metà del XIII secolo.
Apparteneva a una famiglia di signori locali che possedevano i castelli di Ischia e Farnese, nella [...] politica espansionistica che li porterà ad impadronirsi di nuovi castelli.
Quantunque non siamo in grado di ricostruire le fasi quote che solo in parte sono indicate nel registro menzionato: Pietro, figlio del F., prestò giuramento per l'ottava parte ...
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CARRARA, Giacomo da
M. Chiara Ganguzza Billanovich
Secondo di questo nome, nacque a Padova da Nicolò agli inizi del sec. XIV. In seguito alla rivolta del padre, che si alleò con Cangrande Della Scala [...] per volontà di Ubertino, in ciò consigliato dal suo vicario Pietro da Campagnola, privò il C. del diritto alla successione, ad ottenere da quest'ultimo il possesso del Covolo, importante castello nella valle di Tesino. Nelle contese tra Carlo IV di ...
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CAPECE, Marino (Marinus Capece de Monacho de Neapoli, Capice, Capicius, Cacapice)
Norbert Kamp
Apparteneva a quel ramo della nobile famiglia napoletana che verso la metà del sec. XIII assunse il soprannome [...] del 1248 risulta già signore di Atripalda, Montefredane e altri castelli nei dintorni di Avellino. In quella data restituì al monastero Vespro siciliano nel 1282 passò dalla parte di Pietro d'Aragona, mantenendosi così fedele alla tradizione ...
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GENERALI, Luigi
Mario Pecoraro
Nacque a Modena l'8 sett. 1803 da Giovanni e da Isabella Giardini.
Il padre aveva occupato fino al 1796 il posto di impiegato nell'ufficio di revisione delle finanze ducali. [...] .
Sbarcando a Bastia il 3 luglio 1831, il G. trovò ad accoglierlo alcuni suoi conterranei (Luigi Fabrizi, Giuseppe Castelli, Pietro Zoccoli, Agostino Mucchi) e un gruppo di bolognesi, romagnoli, parmensi e fiorentini. Dell'esilio corso, durato undici ...
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GIUSTINIAN, Marco
Giorgio Ravegnani
Figlio di Pancrazio, che fu uno degli ambasciatori inviati presso gli Aragonesi nel 1301, appartenne al ramo di S. Moisè della nobile famiglia veneziana. La sua data [...] ottenne dal vescovo di Ceneda l'investitura di alcuni castelli appartenuti ai signori da Camino, di cui andò a ma ci sono stati tramandati i nomi dei figli: Andreolo, Filippo, Pietro (che fu duca di Candia), Caterina (moglie di Giacomo Barozzi), ...
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BARISONE d'Arborea
Francesco Artizzu
Nacque dal giudice d'Arborea Comita II e da Elena de Orrubu nei primi decenni del sec. XII. Succedette direttamente al padre, ma non si conosce la data precisa della [...] antiche e nobili famiglie dell'isola, e ne ebbe i figli Pietro, Barisone, Ispella e Susanna. La prima testimonianza riguardante la sua e incendiarono la "villa" di Cabras, sede di un castello. La somma di quattromila marchi dovuta all'imperatore per l ...
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CAMPOSAMPIERO, Tiso (Tisone) da
Elisabetta Barile
Ottavo di questo nome, nacque forse a Padova tra il 1261 e il 1263 da Tiso (VII) e da Ponzia da Canossa che gli fu tutrice dopo la morte del padre avvenuta [...] tentativo. L'ostilità del C. nei confronti di Pietro Gradenigo, il doge contro il quale era diretta tra Venezia e la S. Sede per il dominio di Ferrara (1308-1313), Città di Castello 1905, pp. 59-61; P. Sambin, Le relazioni tra Venezia, Padova e Verona ...
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COCCONATO, Guido (Guidetto, Vieto, Guidone, Ghione) di
Aldo A. Settia
Fu figlio di Alemanno, e quindi nipote ex fratre di Uberto, cardinale di S. Eustachio, e di Bonifacio che fu vescovo eletto di Asti. [...] di pignorare, per la somma di 20.000 fiorini, quattro castelli, che poneva nelle mani del C. e in quelle dei suoi anche il C., i suoi fratelli Riccardo e Filippo, e i nipoti Pietro e Bonifacio.
È questo l'ultimo atto pubblico in cui compaia il C., ...
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quod non fecerunt Barbari, Barbarini fecerunt
〈... fečèrunt bàrbari ...〉 (lat. «ciò che non fecero i barbari, l’hanno fatto i Barberini»). – Nota pasquinata (di cui sembra sia stato autore il mantovano Carlo Castelli) scritta contro il papa...
guelfo
guèlfo agg. e s. m. [dal nome proprio Guelfo, ted. Welf, del capostipite, e poi di alcuni duchi, della casa di Baviera]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Nel medioevo, in Germania, relativo o appartenente al partito che sosteneva la casa di...