Pittore (n. Göttweih, Austria - m. 1497 o 1498). Documentato nelle Marche dal 1475, fu attivo prevalentemente ad Ascoli Piceno. Le opere rivelano elementi squarcioneschi, che hanno fatto supporre la sua formazione a Padova, ma soprattutto una fedele adesione all'arte di C. Crivelli (serie di Madonne e di Santi nella pinacoteca e in varie chiese di Ascoli Piceno, nella pinacoteca di Montefortino, a ...
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Architetto (Campestro, Ticino, 1776 - Vienna 1854). Studiò a Roma; si stabilì poi a Trieste e infine a Vienna, dove diresse (dal 1818) la sezione di architettura dell'accademia. Fra i più noti esponenti del neoclassicismo e seguace di A. Canova, eseguì, tra l'altro: a Vienna il Theseion (1820-23); a Graz il teatro (1825); a Trieste la chiesa di S. Antonio (1826-49) ...
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Pittore (Savigliano 1794 - Torino 1878); dapprima ritrattista della corte imperiale russa, fu poi in Polonia, ove lavorò fino al 1820 circa, quindi a Roma e infine a Torino, come pittore di corte di Carlo Alberto (1831) e prof. nell'Accademia. Sue opere si trovano nel Palazzo reale di Torino, nei castelli di Racconigi e di Pollenzo e in varie chiese torinesi ...
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Scultore (m. Saragozza 1445 circa). Figlio e scolaro di Jordi de Déu, col quale lavorò (1400 circa) alla decorazione della Casa del consejo municipal a Barcellona (statua dell'arcangelo Raffaele). Nel 1418 eseguì il gruppo di s. Giorgio di Cataluña e l'altare maggiore in alabastro nella cattedrale di Tarragona (1425-36), una delle opere più importanti della scultura catalana ...
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Scultore (Milano 1833 - ivi 1884). Si dedicò alla plastica policroma, scolpì in marmi di diversi colori personaggi d'opere e di romanzi (Otello, Aida, Lo zio Tom); unì il bronzo al marmo e conseguì, con questi mezzi, successi di vendita in Europa e in America. Eseguì lavori decorativi nel duomo e nella galleria Vittorio Emanuele di Milano ...
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Pittore (Amalfi 1863 - Napoli 1920). Dipinse, con pastose gamme cromatiche, ritratti, scene di genere e paesaggi dai toni aneddotici maturando, solo dopo il soggiorno a Parigi (1900-12), lo stile più fluido e immediato che gli diede notorietà. Fu anche sensibile e brillante illustratore. Sue opere sono conservate nella Pinacoteca di Capodimonte ...
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Pittore e illustratore svizzero (Sagno, Canton Ticino, 1876 - Sorengo, Lugano, 1959). Dipinse dapprima opere d'accento ideologico umanitario per volgersi poi a rappresentazioni campestri e familiari (Festa di villaggio, 1903, Museo Rath, Ginevra; Madre e bambino, 1912, Museo Caccia, Lugano; illustrazioni per Piccolo mondo antico di Fogazzaro, 1934) ...
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Pittore (Sandrigo 1819 - Venezia 1896). Studiò all'accademia di Venezia; recatosi successivamente a Roma (1843), subì l'influsso di T. Minardi, N. Consoni e F. Overbeck. Dopo numerosi viaggi all'estero, si stabilì a Venezia. Dipinse quadri storici, ritratti, paesaggi: notevole il suo autoritratto (1884, Firenze, Uffizi) ...
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Pittore italiano (Castelfranco Emilia 1902 - Roma 1996). Laureato in architettura, dal 1940 si volse alla pittura: la sua ricerca formale, nutrita all'inizio dell'esperienza di G. Morandi, si indirizzò in seguito a un astrattismo materico. Dalla fine degli anni Settanta si dedicò alla fotografia ...
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Pittore e scrittore bolognese (m. 1578). Dipinse affreschi (oggi perduti) in S. Francesco a Bologna. È noto soprattutto come autore di una descrizione delle opere d'arte in Bologna, chiamata La graticola (1560), per aver adottato come ordine descrittivo una divisione in quadrati della città ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).