Nome che indicò prima genericamente i beni fondiari della Chiesa (a Roma e in altre regioni anche fuori d’Italia), poi, dall’8° sec., lo Stato della Chiesa. Il P. ebbe origine dalla donazione di terre (Amelia, Orte, Bieda, Bomarzo) fatta dal re longobardo Liutprando nel 741 a papa Zaccaria, in aggiunta a quella del castello di Sutri del 728; si estese poi a mano a mano a comprendere tutto il Lazio, ...
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Teologo, filosofo e scrittore spirituale (Sérignan, Béziers, 1248 - Narbona 1298). Si impose presto come uno fra i teologi più apprezzati e discussi dell'ordine: egli sostenne infatti una interpretazione rigoristica della povertà francescana, che lo affiancò e lo unì ai cosiddetti spirituali, di cui divenne uno dei principali esponenti.
Vita
Entrato nell'ordine dei frati minori a Béziers, fu mandato ...
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Mistico e riformatore francescano (Alcántara 1499 - Arenas, Ávila, 1562). Entrato tra i francescani scalzi (1515), divenne provinciale della provincia di S. Gabriele (Estremadura); propugnatore della più rigida osservanza della regola, fondò, su tale principio, il convento di Pedroso, presso Siviglia (1555): i suoi seguaci, detti alcantarini, si propagarono presto in Spagna, Portogallo, nei possedimenti ...
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Sacerdote (Le Mure d'Isère, Grenoble, 1811 - ivi 1868). Ordinato prete nel 1834, viceparroco a Chatte, poi parroco a Monteynard, nel 1839 entrò nella Società di Maria, che lasciò per fondare, nel 1856, la congregazione dei Sacerdoti del Ss. Sacramento e nel 1863 quella delle Ancelle del Ss. Sacramento, quindi una Aggregazione del Ss. Sacramento per diffondere tra i laici e il clero il culto eucaristico. ...
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Cistercense (n. Castelnaudary - m. St.-Gilles 1208). Monaco a Fontfroide (1202), partecipò a una delle legazioni inviate da Innocenzo III nella contea di Tolosa per tentare di ricondurre nell'ambito della Chiesa gli Albigesi. Di ritorno da un abboccamento con Raimondo VI di Tolosa, fu ucciso in un'imboscata da un vassallo del conte ...
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Monaco (n. Salerno - m. ivi 1105) a Salerno, quindi alla corte pontificia, fu creato vescovo di Anagni nel 1062; fu a Costantinopoli presso Michele VII (1071), poi al seguito dei crociati di Boemondo di Taranto passò in Terrasanta (1097), donde rimpatriò nel 1102. Festa, 8 agosto ...
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Patriarca della Chiesa di Armenia (῾Aintāb 1679 - Kraīm, Libano, 1749). Vescovo di Aleppo (dal 1710), costretto ripetutamente all'esilio, nel 1740 fu nominato patriarca (katholikòs); impedito dalla corrente scismatica di raggiungere la sua sede di Sis, si stabilì nel convento di Kraīm, nel Libano ...
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Ecclesiastico (m. 997); vescovo di Vercelli dal 978 circa, essendo venuto in lotta con Arduino d'Ivrea che non voleva riconoscere la donazione fatta (995) dall'imperatrice Adelaide alla Chiesa di Vercelli, fu ucciso, mentre la città veniva presa e la cattedrale bruciata ...
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Inviato a Roma nel 500-501 dal re Teodorico in qualità di visitatore durante lo scisma laurenziano (v. Lorenzo antipapa), vi convocò il Concilio della Basilica Iulia (501), che tuttavia non si tenne per la riluttanza di Simmaco a farsi giudicare ...
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Eletto (m. dopo 1063) alla diocesi amalfitana nel 1040, prese parte al movimento riformatore della Chiesa. Col card. Umberto di Silvacandida fu inviato da papa Leone IX a Costantinopoli per cercare di ridurre all'obbedienza di Roma il patriarca Michele Cerulario ...
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pietra
'piètra s. f. [lat. pĕtra, prestito del gr. πέτρα, entrato in concorrenza con saxum (v. sasso)]. – 1. a. Nome che si dà comunem. ad alcune rocce compatte, spec. a quelle usate come materiale di costruzione: p. viva, roccia allo stato...
pietrata
s. f. [der. di pietra], raro. – Colpo inferto con una pietra (più com. sassata): ferire con una p.; prendere a pietrate; un giorno, un certo ..., ragazzo di giusta misura, lo prende di mira e gli spacca la testa con una p. (Ungaretti).