LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] umanistica e lo spessore culturale del L. lo portarono in breve a prendere le distanze dal futurismo e già in Ariette per piffero (La Spezia 1917) egli approda a una lirica più intima e rigorosa. Nella raccolta Il figlio di Marte (in L'Ardire, 1 ...
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MORETTINI
Paolo Peretti
– Famiglia perugina di organari, attiva per tre generazioni nell’ottocento e nella prima metà del Novecento.
Il capostipite, Angelo, nacque a Perugia il 14 ottobre 1799, da Giovanni [...] VIII, traversiere, voce umana, acciarini in XVII, più tardi ribattezzati in decimino), si aggiungono viola o violetta, bordone, ottavino (piffero se ai piedi delle ance di facciata), flagioletto o terzino in XXIV, principale violino (più raro e tardo ...
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OBOE (fr. hautbois; sp., ted. e ingl. oboe)
Alfredo CASELLA
Francesco VATIELLI
Strumento a fiato (del gruppo dei legni) munito d'un'ancia doppia. Nel tubo, leggermente conico, si aprono alcuni fori [...] del Cinque e Seicento soprattutto per accompagnare danze popolari e nelle bande delle città (in Italia erano noti col nome di Pifferi della Signoria o di Palazzo), ma col tempo gli oboi di registro basso per il loro disagevole maneggio caddero in ...
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CELLINI, Baccio (Bartolomeo)
Ladislas Gerevich
Figlio di Andrea e fratello di Giovanni (padre di Benvenuto) nacque a Firenze intorno al 1447, dato che nella portata al catasto del padre nel 1487 risulta [...] (1515-1530), a Nyirbátor (1511), a Löcse e Zagabria (1520).
Vasari (III, p. 345) ricorda ancora il C. come piffero della Signoria fiorentina, ciò che però non trova conferma nei documenti; sempre secondo Vasari egli "lavorò di commesso alcune cose d ...
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RICCIO (Rizzo)
Marco Di Pasquale
RICCIO (Rizzo), Giovanni Battista Bartolomeo. – Nacque il 24 ottobre 1563 a Venezia da Domenico (circa 1517-1615) e Cassandra Varoter (circa 1532-1618); fu battezzato [...] Giovanni Evangelista), Regina Andriana (1601), Cassandra Isabetta (1603), Modesta Domenica (1604; padrino Giovanni Dalla Casa, piffero del doge), Marina Domenica (1606; padrino Taddeo Donati, organista in S. Pantaleone), Gian Domenico Bernardino ...
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STILE (dal lat. stilus; fr. style; sp. estilo; ted. Stil; ingl. style)
Vittorio Santoli
Da denominazione di un oggetto usato particolarmente come strumento per scrivere, stilus divenne presto sinonimo [...] stacca il linguaggio individuale dell'opera d'arte in senso eminente (la Madonna di S. Donato a Murano; gli affreschi di Masaccio al Carmine; il Piffero di Manet); e, insieme, si fa valere la tradizione, di solito designata come "scuola" o "maniera". ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Seicento la circolazione di modelli musicali tra cultura di tradizione [...] di livelli culturali diversi che è caratteristica della città moderna.
I musicisti di fascia artigiana, i suonatori di piffero, di tromba e di tamburo delle orchestre cittadine e militari, i flautisti, i violinisti delle cappelle sacre e ...
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Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] o virile, fallo, asta e verga, termini volgari come cazzo, minchia, nerchia, ecc., eufemismi metaforici come banana, fava, piffero, pisello, uccello, ecc., voci infantili come pipino e pisellino (Galli de’ Paratesi 1964: 87-97; ALI 1995-: vol ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] . In quel che segue riportiamo sempre l’iniziale minuscola.
Nei primi secoli l’apporto è minimo: storione, ghibellino, guelfo, piffero. A Venezia, sede di una colonia di mercanti tedeschi (il fondego dei tedeschi), già dalla metà del XII secolo sono ...
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UNGHERIA
Elio MIGLIORINI
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Delio CANTIMORI
Carlo TAGLIAVINI
Tibor GEREVICH
Giulio de MISKOLCZY
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Ernesto [...] tutti d'uso popolare. La duda, zampogna di pelle caprina, con 3 canrc per i suoni fondamentali: si ♭1, fa2 e si ♭2, e un piffero a 6 fori píù uno (per la nota acuta) per il quale ultimo si usa il pollice. Dà la serie diatonica di si ♭ maggiore dal si ...
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piffero
pìffero (ant. o region. pìfero, pìfaro, pìffaro) s. m. [dal ted. medio pīfer «suonatore di piffero»]. – 1. a. Strumento musicale a fiato in legno, simile a un flauto a bocca, in uso nella musica popolare italiana: caratterizzato da...
pifferata
s. f. [der. di piffero], non com. – Pezzo di musica popolare eseguito col piffero o da più pifferi. Per estens., musica mal suonata da strumenti a fiato come flauti, clarini e sim.; fig., discorso adulatorio.