Le parole relative al corpo umano hanno un’importanza specifica nella lingua in quanto occupano un posto di rilievo in una varietà di ambiti specialistici, come la medicina (e più latamente le scienze [...] o virile, fallo, asta e verga, termini volgari come cazzo, minchia, nerchia, ecc., eufemismi metaforici come banana, fava, piffero, pisello, uccello, ecc., voci infantili come pipino e pisellino (Galli de’ Paratesi 1964: 87-97; ALI 1995-: vol ...
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Con germanismi si intendono tutti i ➔ prestiti lessicali provenienti da lingue germaniche, antiche e moderne (che hanno origine comune dal germanico, una lingua completamente ricostruita; Arcamone 1994: [...] . In quel che segue riportiamo sempre l’iniziale minuscola.
Nei primi secoli l’apporto è minimo: storione, ghibellino, guelfo, piffero. A Venezia, sede di una colonia di mercanti tedeschi (il fondego dei tedeschi), già dalla metà del XII secolo sono ...
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Sotto l’etichetta di indefiniti si raggruppano una serie di determinanti o sostituti del nome che danno informazioni quantitative sul referente del nome a cui si collegano. È una classe che comprende elementi [...] usate in frasi negative con significato di «niente»: un’acca, una cicca, un cazzo, un fico, un cavolo, un piffero, un tubo, ecc.
Gli indefiniti con valore di quantificatori di solito non sono accompagnati dall’➔articolo; possono prendere l’articolo ...
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piffero
pìffero (ant. o region. pìfero, pìfaro, pìffaro) s. m. [dal ted. medio pīfer «suonatore di piffero»]. – 1. a. Strumento musicale a fiato in legno, simile a un flauto a bocca, in uso nella musica popolare italiana: caratterizzato da...
pifferata
s. f. [der. di piffero], non com. – Pezzo di musica popolare eseguito col piffero o da più pifferi. Per estens., musica mal suonata da strumenti a fiato come flauti, clarini e sim.; fig., discorso adulatorio.