MONTANO, Lorenzo
Pseudonimo dello scrittore Danilo Lebrecht, nato a Verona il 19 aprile 1893, morto a Milano il 28 agosto 1958. Fece parte del gruppo della Ronda, e il suo romanzo Viaggio attraverso [...] raccolti in Il perdigiorno (Bologna 1928). Precedentemente aveva pubblicato due volumetti di versi, Discordanze (Firenze 1915) e Per piffero (La Spezia 1917).
Studioso del Magalotti, ne curò una scelta delle "più belle pagine" (Milano 1924); ottime ...
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Scrittore russo (Mosca 1877 - Parigi 1957). Tra le figure più caratteristiche della letteratura russa della prima metà del sec. 20°, seppe fondere nella sua opera la tradizione realistica con le correnti [...] , 1929, trad. it. A spasso sui cornicioni, 1995; Podstrižennymi glazami "Con gli occhi tagliati", 1951; Myškina dudočka "Il piccolo piffero del topo", 1953; Iveren´ "Il coccio di vetro", post., 1986). In Ogon´ veščej ("Il fuoco delle cose", 1954 ...
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JOPPOLO, Beniamino
Simona Carando
Nacque a Patti, presso Messina, il 31 luglio 1906, terzo dei cinque figli di Giovanni e Paolina Sciacca. Il padre, di Sinagra, era proprietario terriero e professore [...] provvedimento di ammonizione fu revocato e lo J. poté trasferirsi a Milano. Nel 1937 dette alle stampe C'è sempre un piffero ossesso (Modena).
Si tratta di quindici racconti in cui appaiono evidenti sia l'adesione dello J. ai movimenti d'avanguardia ...
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LEBRECHT, Danilo (Lorenzo Montano)
Patrizia Bartoli Amici
Nacque a Verona il 19 apr. 1893 da Carlo, facoltoso industriale, appartenente a una famiglia israelita di origine polacca. Compiuti gli studi [...] umanistica e lo spessore culturale del L. lo portarono in breve a prendere le distanze dal futurismo e già in Ariette per piffero (La Spezia 1917) egli approda a una lirica più intima e rigorosa. Nella raccolta Il figlio di Marte (in L'Ardire, 1 ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] capostipite della famiglia dei liuti, vanno ricordati il rabāb (ribecca) e il kemange, entrambi strumenti a corde sfregate; l’arghul (‘piffero’ a canna doppia), il nāy (flauto obliquo), la ghayta (ciaramella) tra gli strumenti a fiato; il duff o tār ...
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Benvenuto Cellini: La Vita - Introduzione
Carlo Cordié
L'opera artistica e letteraria di Benvenuto Cellini è, da secoli, fissata nel ritratto che l'autore fa di sé nella Vita: è perciò assai difficile [...] che con le lettere era perfettamente intonato. Quanto alla sua tecnica di orafo (più utile indubbiamente di quella di suonator di piffero, assai amata da suo padre) bisogna dire che gli servì anche per formare il suo stile. Non sarebbe esagerato dire ...
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piffero
pìffero (ant. o region. pìfero, pìfaro, pìffaro) s. m. [dal ted. medio pīfer «suonatore di piffero»]. – 1. a. Strumento musicale a fiato in legno, simile a un flauto a bocca, in uso nella musica popolare italiana: caratterizzato da...
pifferata
s. f. [der. di piffero], non com. – Pezzo di musica popolare eseguito col piffero o da più pifferi. Per estens., musica mal suonata da strumenti a fiato come flauti, clarini e sim.; fig., discorso adulatorio.