Pigmento di colore azzurro diffuso nei cloroplasti delle Schizocloree o Cianoficee, a colore verde glauco o verde brunastro in cui è sempre associato alla clorofilla, alla xantofilla e alla carotina, e [...] si ha allo stato cristallino. La ficocianina è di natura proteica, e scindibile in un gruppo proteico e in un gruppo pigmentato; si trova nelle piante in diverse forme, a colorazioni un poco differenti, e sembra anche che, nella medesima specie, si ...
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Alterazione del colorito della pelle, per variazioni quantitative del normale pigmento cutaneo o per deposizione di pigmenti d’origine diversa (ematica, biliare, malarica ecc.). ...
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Pigmento bruno scoperto dal Möbius nel 1900, disciolto nel succo cellulare di alcuni fiori o parti di fiori (fava, alcune specie di Delphinium, alcune Orchidee, ecc.), solubile in acqua calda, e non nei [...] solventi organici. Poco noto nelle sue proprietà chimiche e biologiche; colora in nero o in bruno alcune parti di fiori ...
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Pigmento giallo assai diffuso nei fiori e nei frutti, che da taluni (p. es. Tschirch) fu ravvicinato alle antoclorine. Ma più propriamente la denominazione di antoxantina va attribuita ai pigmenti gialli [...] leucoplasti, e prevalenti nei cromoplasti. Sul significato biologico delle antoxantine, che si potrebbero anche definire come i pigmenti carotinoidi contenuti nei fiori e nei frutti, si può dire che esse contribuiscono efficacemente a determinare le ...
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In botanica, sostanza organica del gruppo dei carotenoidi, che costituisce il pigmento giallo-bruno delle Alghe brune (Feofite) ed è presente anche in qualche altro gruppo di alghe. ...
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Colorazione della pelle meno intensa del normale per diminuita formazione del pigmento cutaneo (i. cutanea). È per lo più circoscritta e secondaria ad alterazioni cutanee (processi infiammatori, cicatriziali [...] ecc.) o consegue a fattori generali che influiscono sulla pigmentazione estendendosi a tutto l’ambito cutaneo.
In ematologia, povertà in emoglobina degli eritrociti, il cui numero può essere normale o ridotto, spesso a seguito di iposideremia. ...
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Colorazione della pelle più intensa del normale, per aumentata formazione di pigmento cutaneo (i. cutanea). Può essere circoscritta o diffusa ed essere dovuta a fattori esterni, primo fra i quali la luce [...] solare, ovvero interni, specie di origine neurormonica.
In ematologia, eccessivo contenuto di emoglobina nei globuli rossi, a cui corrisponde un aumento del valore globulare. L’i. caratterizza un gruppo ...
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discromia
Alterazione del colorito della pelle, per variazioni quantitative del normale pigmento cutaneo o melanina, o per deposizione di pigmenti d’origine diversa (ematica, biliare, malarica, ecc.). [...] Una caratteristica forma di d. è la vitiligine ...
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. È la denominazione che si è data dapprima al pigmento dei Rodobatterî; denominazione non più esatta, dopo che si è riconosciuto essere la cosiddetta batteriopurpurina costituita da due pigmenti, la batterioclorina [...] e la batterioeritrina. La batterioeritrina è un pigmento poco noto all'infuori delle sue proprietà spettroscopiche, e di qualche reazione L'interesse che la batteriopurpurina o la coppia di pigmenti che la costituiscono, ha destato da tempo presso gli ...
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pigmento
pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. – 1. Nome generico di sostanze colorate insolubili che, disperse in mezzi acquosi o oleosi, sono capaci di colorare per sovrapposizione, cioè di ricoprire...
pigmentare
v. tr. [der. di pigmento] (io pigménto, ecc.). – Conferire una colorazione mediante pigmenti (o come opera dei pigmenti); più com. l’intr. pron. pigmentarsi, assumere una particolare colorazione per effetto di un pigmento.