ASCOLI, Vittorio
Michele Zappella
Nato a Genova il 25 nov. 1863, seguì a Roma gli studi universitari di medicina e si laureò nel 1888. Entrato nella clinica medica, diretta da G. Baccelli, sin dal principio [...] Policlinico - Sez. medica, XI,7 (1904), pp. 493-549, ed un importante studio Sul pigmento malarico,ibid., XVII, 9 (1910), pp. 246-255, dove dimostra che il pigmento malarico, che egli ha isolato per primo in grande quantità allo stato di purezza, è ...
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Anatomia comparata e umana
Parte epiteliale e superficiale della pelle. Negli Invertebrati può essere costituita da uno strato di cellule ciliate o pluristratificata, oppure rivestita di una cuticola anista, [...] basale o germinativo, a ridosso delle papille dermiche, è costituito da una fila di cellule cilindriche, contenenti pigmento, che hanno anche il compito di provvedere alla sostituzione delle cellule epidermiche morte; segue lo strato spinoso o ...
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Elemento chimico scoperto nel 1600 da V. Cascariolo; ha simbolo Ba, numero atomico 56, peso atomico 137,36; sono noti 8 isotopi di pesi atomici 130, 132, 133, 134, 135, 136, 137, 138. Metallo, di densità [...] per azione di solfato di sodio sul cloruro di bario. È una polvere bianca, praticamente insolubile in acqua, che si usa come pigmento bianco, da solo (sotto il nome di bianco fisso) o in miscela con il solfuro di zinco ( litopone), come carica per ...
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CARBONE, Tito
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Nacque a Carbonara Scrivia (Alessandria) il 16 luglio 1863 da Domenico, letterato e poeta, autore della satira politica Re Tentenna, e da Camilla Lessona, sorella di Michele. Studiò [...] descrittivo: un cenno particolare meritano essenzialmente lo studio dei pigmenti patologici e specialmente del pigmento malarico, che dimostrò essere costituito da ematina (Sulla natura del pigmento malarico, in Giorn. della R. Acc. medica di Torino ...
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TUBERCOLOSI (XXXIV, p. 433)
Carlo CATTANEO
Attilio ONIODEI-ZORINI
Biochimica del bacillo tubercolare. - Si dà qui conto, secondo le più recenti vedute, della costituzione biochimica del bacillo tubercolare.
Il [...] azione inibitrice in vitro, e per alcuni derivati del naftochinone, che hanno relazione di sterismo con lo ftiocolo, il pigmento del bacillo di Koch. In questi casi si parla di un antagonismo non più funzionale ma costituzionale. Insieme con queste ...
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Elemento chimico che ha simbolo As, numero atomico 33, peso atomico 74,91, di cui è conosciuto in natura un solo isotopo stabile 3375As.
Generalità
Noto fin dall’antichità, l’a. fu isolato per la prima [...] formula As2S5; polvere giallo-arancio, velenosa, solubile in acido nitrico e alcali, insolubile in acqua. È impiegato come pigmento, in pirotecnica ecc. Tricloruro di a. (o burro di a.) Ha formula AsCl3; liquido oleoso, incolore, velenoso, fumante ...
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Vasto gruppo di tessuti diffusi negli organismi viventi e dotati di caratteristiche morfologiche assai diverse, accomunati da una stessa derivazione embriologica (il mesenchima) e da alcune proprietà, [...] e contiene scarse fibre, è rappresentato tipicamente dalla cosiddetta gelatina di Wharton del cordone ombelicale. Il tessuto c. pigmentato è particolarmente ricco di cromatofori (derma di alcune razze umane, di molti animali, c. dell’uvea ecc ...
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Pelo
Rosadele Cicchetti
I peli sono produzioni epidermiche filiformi e flessibili costituite da cellule, sostanza cornea e fibre connettivali; comprendono un fusto, o porzione libera, e una radice dotata [...] superficie corporea è rivestita da peli molto corti e sottili, la cosiddetta lanugine; vi sono poi i peli terminali, più spessi, pigmentati e a volte curvi, come i capelli e le ciglia; infine, i peli intermedi, come quelli delle braccia e delle gambe ...
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Colorito
Giancarlo Urbinati
Per colorito si intende l'aspetto della pelle, dipendente essenzialmente da fattori pigmentari e vascolari. Tra i dati obiettivi dell'esame clinico, quello relativo al colorito [...] distinte le cosiddette pseudocianosi, in cui la modificazione del colorito è dovuta all'accumulo di sostanze esogene e di pigmenti. Anche le paraemoglobinemie possono indurre cianosi; le più importanti tra queste forme sono la metaemoglobinemia e la ...
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Contusione
Giancarlo Urbinati
Si definisce contusione una lesione delle parti molli dell'organismo, provocata dalla compressione violenta, generalmente brutale e raramente prolungata, esercitata da [...] estensione e di colore variabile (rosso, giallo-bruno, giallo-verdastro ecc.), dovuto alle modificazioni chimiche subite dal pigmento ematico del sangue stravasato, si parla di ecchimosi. Le contusioni si distinguono in superficiali, che si limitano ...
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pigmento
pigménto s. m. [dal lat. pigmentum, der. del tema di pingĕre «tingere, dipingere»]. – 1. Nome generico di sostanze colorate insolubili che, disperse in mezzi acquosi o oleosi, sono capaci di colorare per sovrapposizione, cioè di ricoprire...
pigmentare
v. tr. [der. di pigmento] (io pigménto, ecc.). – Conferire una colorazione mediante pigmenti (o come opera dei pigmenti); più com. l’intr. pron. pigmentarsi, assumere una particolare colorazione per effetto di un pigmento.