GIGANTE, Marcello
Francesca Longo Auricchio
Ottavo di nove figli, nacque a Buccino (Salerno), l’antica Volcei, il 20 gennaio 1923 da Domenico e Concetta d’Acunto. Il padre era commerciante, la madre [...] a Napoli nel 1956 (rist., ibid. 1993, con un’appendice). All’origine della ricerca è il frammento 169 Schroeder di Pindaro, νόμοϲ ὁ πάντων βαϲιλεύϲ; in realtà l’intento dell’autore parte dalla riflessione sofferta che: «V’è bensì una legge ...
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FRONTONE (τύμπανον, tympanum)
P. E. Arias*
Spazio triangolare situato al disopra dell'architrave dei lati brevi del tempio greco, limitato dalla cornice orizzontale (gèison) e dai rampanti. Alla teoria [...] di Atena al Sunio e nel tempio di Apollo ad Eretria della metà del sec. VI a. C. Basandosi su alcuni versi di Pindaro (Olymp., xiii, 20 ss.) il Reinach ha ritenuto che in alto sui templi greci fossero impostate, sul culmine, delle aquile, donde il ...
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FORNACIARI, Luigi
Domenico Proietti
Nacque a Lucca il 17 sett. 1798 da Angelo, "tesoriere pubblico" nell'amministrazione ducale, e da Rosaria Tognini.
Studiò grammatica e retorica nelle scuole di S. [...] sue prime pubblicazioni: l'introduzione e il commento alle odi pitiche prima e seconda e alla terza istmica, nell'edizione di Pindaro per cura di C. Lucchesini (Lucca 1826; poi ristampate con correzioni nel V volume delle Opere edite e inedite dello ...
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NAVAGERO, Andrea
Igor Melani
Nacque a Venezia nel 1483, ultimo dei quattro figli di Bernardo di Andrea e di Lucrezia Bolani.
Dopo avere studiato retorica con Marcantonio Coccio (Sabellico) nella scuola [...] Manuzio editore. Dediche, prefazioni, note ai testi, a cura di G. Orlandi, I, Milano 1975, pp. 106-108 (quella di Manuzio a Navagero del Pindaro del 1513 ibid., a pp. 126-136).
Fonti e Bibl.: M. Sanuto, I Diarii, a cura di F. Stefani et al., XXXV-XL ...
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Vedi ANTINOE dell'anno: 1958 - 1994
ANTINOE (v. vol. I, p. 419)
I. Baldassarre
Città romana nel Medio Egitto, di fronte a Hermopolis, sulla destra del Nilo; è situata su un pianoro, che si alza di c.a [...] di Antinoo e l'esistenza di due agorài, ancora nel VI secolo.
La documentata presenza dell'intera edizione dei testi di Pindaro, nel III sec., sembra garantire del livello culturale della città, mentre l'editto de pretiis di Diocleziano fa specifico ...
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STROZZI, Ciriaco (Chirico, Kyrico, Quirico). – Nacque a Capalle, borgo agricolo nei pressi di Campi Bisenzio (Firenze), il 22 aprile 1504 da Zaccaria di Battista di Giovanni e da Maria di Pietro di Zanobi [...] pubblica di Omero, di Demostene, della pseudoaristotelica Retorica ad Alessandro, della Retorica di Aristotele e delle Pitiche di Pindaro. Probabilmente grazie all’appoggio di Vettori, nel novembre del 1543 fu chiamato allo Studio di Pisa in qualità ...
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Vedi CAMARINA dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
CAMARINA (Καμάρινα, Camarīna)
¿ B. Pace
A. di Vita
G. Sgatti
Colonia siceliota fondata da Siracusa nel 600-599 a. C., alla foce dell'Hypparis. Con la sua [...] dritto la testa efebica del fiume Hypparis e nel rovescio la figura della ninfa eponima della palude (figlia dell'Oceano, Pindaro, Olimp., v, 4) veleggiante su di un cigno, una fra le più felici composizioni monetali.
Bibl.: J. Schubring, Kamarina ...
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TEKTAIOS (Τεκταῖος)
P. Moreno
Scultore greco vissuto in età arcaica.
Il luogo d'origine dello scultore è ignoto: secondo Pausania però T. era scolaro di Dipoinos e Skyllis cretesi, e maestro a sua volta [...] (v. apollo), è provata dall'eco che ancora ne resta in Macrobio (Saturn., i, 17, 13) ed in uno scoliasta di Pindaro (Ol., xiv, 16), dove peraltro c'è qualche incertezza nella collocazione dell'arco e delle Canti rispettivamente nella destra e nella ...
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ORAZIO Flacco, Quinto (Q. Horatius Flaccus)
Gino FUNAIOLI
Ferdinando NERI
I termini della sua vita vanno dall'8 dicembre del 65 al 27 novembre dell'8 a. C. Sono 57 anni dei più agitati e decisivi [...] 'originalità. Il letterario, il freddo, il convenzionale c'è in qualsiasi produzione poetica di siffatta estensione: Alceo, Anacreonte, anche Pindaro e Bacchilide, e poi i più tardi prestano ad Orazio mosse e colori; e ciò nonostante egli resta poeta ...
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ZEUS (Ζεύς)
Giulio GIANNELLI
Guido LIBERTINI
Il dio del cielo luminoso fu in Grecia il sommo degli dei; e, anche se nelle pratiche del culto e nella solennità e magnificenza dei riti fu superato da [...] figura di Zeus, come fu rappresentato dall'epica in poi, negl'inni che intonarono a lui i lirici (Terpandro, Alcmane, Simonide, Pindaro), per i quali Z. è principio di ogni canto, e nelle invocazioni dei tragici, dai quali (e specie da Eschilo) egli ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...