Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Poesia e religione: il pantheon ellenico tra invenzione e tradizione
Gabriella Pironti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
In una religione [...] nel tempo. Nel riconfigurare, secondo i contesti, il mondo divino, i poeti svolgono una funzione importante: le odi di Pindaro e i cori della tragedia attica, per fare un esempio, sono documenti altrettanto importanti dei poemi omerici ed esiodei per ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] la maggior parte la m. di Archiloco; a una polimetria sempre maggiore si giunge con Alcmane, Stesicoro, Ibico, Simonide, Pindaro (lirica corale); lirica si ha nelle parti cantate del dramma. La lirica corale ha struttura strofica ricca e varia, dalle ...
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Città e porto della Sicilia orientale, dopo Palermo la più importante dell'isola per popolazione e per attività economica. Catania si trova all'estremo settentrionale della vasta insenatura della costa [...] nuova città alla quale egli diede il nome del vulcano cui essa soggiace, mentre Eschilo con una tragedia (Le donne dell'Etna) e Pindaro con i suoi inni (v. Pyth., I) ne celebravano la fondazione. Ma la vita di Aetna, di cui ci parla anche qualche ...
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ORACOLO (lat. oraculum, ossia responso uscito dalla bocca della divinità debitamente consultata, poi anche il luogo dove questo responso viene dato; in gr. χρησμός [da χράω "faccio sapere"] per il responso, [...] si ottenevano da una fonte sacra (Paus., VII, 21 23). In Olimpia sull'altare delle divinazioni di Zeus", come lo chiama Pindaro, si praticava la ieroscopia. Dalle viscere degli animali e dalla loro pelle messa sul fuoco, gli Iamidi, sacerdoti del dio ...
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Nome storico di alta antichità (Erodoto) dato alla regione intorno ad Argo e più tardi esteso a tutta la parte orientale del Peloponneso, limitata a N. e a NE. dal golfo e dall'istmo di Corinto, a O. dall'Acaia [...] , 9; Isocrate, Panegirico, 54; Archidamo, 17 seg., Panatenaico, 168; Eforo, framm. 10 presso Stefano Bizantino, fr. 13 presso lo scoliaste di Pindaro, Pitica, V, 101 e framm. 15 presso Strabone, p. 547; Diodoro, IV, 1, 3, 58; V, 80, 3; VII, 7, 8 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Teorie del linguaggio e del segno
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’interesse per il linguaggio e per i segni non verbali [...] futuro; l’onniscienza divina deriva proprio da questo possesso di una visione panottica. Apollo, secondo l’espressione di Pindaro, possiede “l’occhiata che conosce ogni cosa” (Pitiche, III, 29). I mortali, invece, possono vedere soltanto il presente ...
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DONÀ (Donati, Donato), Girolamo
Paola Rigo
Appartenente al ramo "dalle Rose" della nobile famiglia veneziana, nacque da Antonio di Andrea e da Lucia di Bernardo Balbi prima del 1457: aveva infatti diciotto [...] con il Calco, l'Antiquario e il Volterrano, confortando intanto l'autore, attaccato da più parti, con le parole di Pindaro (Pyth. I, 85): "Meglio l'invidia che la commiserazione". Antonio Pelotti agevolò un suo incontro epistolare col Ficino che gli ...
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CANAL, Paolo
Fernando Lepori
Nacque a Venezia nel 1481 da una delle più illustri famiglie patrizie, primogenito di sei figli. Il padre, Alvise, del ramo dei Canal di S. Marina, dove abitava quando fece [...] . Della stessa mano di questo manoscritto furono pure ritenuti il cod. Monacens. Graec. 565, contenente opere di Pindaro e di Eschilo (cfr. I. Hardt, Nova appendix msc.rum graecorum Augusta Vindelicorum in bibl. regiam Monac. translatorum ...
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PETRONIO (Petronius)
P. Moreno
Scrittore latino del I sec. a. C., autore del romanzo Satyricon. È forse da identificare con l'omonimo personaggio di cui parlano Tacito (Ann., xvi, 14-15) e Plinio (Nat. [...] dalla preferenza accordata agli oratori greci del IV sec.; dei filosofi P. ricorda Platone, ed i suoi poeti sono Omero, Pindaro, i lirici e i grandi tragici; ma il suo classicismo, sul piano letterario, non si riduce ad uno sterile vagheggiamento ...
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Glossario dei simboli olimpici
Elio Trifari
Bandiera olimpica
Il vessillo olimpico ufficiale consiste in un fondo bianco, senza bordi, al centro del quale sono disegnati, su due file, cinque anelli [...] e vincitore risultò il polacco Michael Spisak, con una composizione atonale, molto moderna, con parole tratte dalle odi di Pindaro. Questo inno non divenne mai molto popolare e la richiesta da parte di Spisak di royalties ritenute eccessive ne causò ...
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...