Vedi PINDARO dell'anno: 1965 - 1996
PINDARO (Πίνδαρος)
G. Sena Chiesa
Il maggiore poeta lirico greco nato a Tebe (522-442).
Da passi di fonti antiche (Aysch., Epist., 4; Paus., I, 84) è noto che gli [...] Ateniesi elevarono a P. una statua bronzea. Essa rappresentava il poeta seduto con la lyra nella destra ed un rotolo in grembo. Una copia augustea di tale opera fu identificata da molti studiosi in una ...
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CORINNA (Κόριννα)
G. Sena Chiesa
Poetessa greca, nata a Tespi, vissuta nel VI sec. a. C. Fu rivale di Pindaro in varie gare poetiche.
Secondo una notizia di Tatiano (Contra Graec., 52), una statua-ritratto [...] della poetessa venne eseguita per i Beoti di Tebe da Silanion, scultore e ritrattista della I metà del IV sec., a cui si devono i ritratti di molti altri personaggi greci. Una copia di tale statua fu riconosciuta ...
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EUTHYMIA (Εὐϑυμία)
A. Comotti
1°. - Personificazione della gioia, dell'allegrezza. È menzionata come divinità accanto a Zeus e alle Muse in Pindaro, fr. 155(presso Athenokles, v, 1917; Eusthat., ad Od., [...] iv, 179, p. 1490, 38 ss.). Una sua statua, eretta da Dionisio tiranno di Eraclea sul Ponto, e ricordata da Memnone (F. H. G., iii, 529, 4). Dalla base di una statua di E. deriva anche l'iscrizione da Erythrai ...
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Scultore greco (prima metà sec. 5º a. C.). Pausania ne ricorda la statua marmorea di culto della Δινδυμήνη μήτηρ per il santuario fondato da Pindaro a Tebe. Altre fonti ricordano un monumento delle Cariti [...] e un'erma presso i Propilei ad Atene. Delle Cariti si è ritenuto d'individuare una copia su rilievi neoattici di età tardo-repubblicana: l'originale risalirebbe al 470 a. C. circa ...
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DIONYSI... (Διονύσι[ος] o Διονυσι[άδης])
L. Guerrini
Scultore la cui firma frammentaria fu letta dal Manette sul dorso curvo del seggio della statua di Pindaro, di periodo tolemaico, nel Serapeo di Memfi. [...] Il Sainte Fare Garnot lesse due lettere, sigma lunato e iota, oggi non più visibili. Il Wilcken e Ch. Picard hanno integrato l'iscrizione Διονύσι[ος ἐποίει]; se invece si supplisce Διονυσι[άδης] si potrebbe ...
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HELIADAI (῾Ηλιᾶδαι)
M. B. Marzani
Figli di Helios e della ninfa Rhodos.
Ad essi Atena aveva donato una straordinaria capacità artistica, secondo il mito legato all'isola di Rodi, ricordato da Pindaro [...] (Ol., vii, 93); lo scoliasta aggiunge ἄριστοι γὰρ περὶ τὴν τῶν ἀνδριάντων κατασκευὴν οἱ ῾Ρόδιοι. Esistono varie versioni del mito di queste divinità che collegano alcune di esse agli eroi eponimi di Camiro, ...
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SOKRATES (Σωκράτης)
W. Fuchs
1°. - Scultore di Tebe. Secondo Pausania (ix, 25, 3), S. lavorò insieme con Aristomedes, a una statua votiva in marmo della Meter Dindymène, destinata al santuario eretto [...] in Tebe da Pindaro, presso la sua abitazione. La dea vi appariva seduta in trono. Probabilmente questo S. va identificato con il S. che Plinio (Nat. hist., xxxvi, 32) dichiara artefice delle Cariti (v.) poste all'ingresso dell'Acropoli, come lo ...
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Vedi NEMEA dell'anno: 1963 - 1963 - 1973 - 1995
NEMEA (Νεμέα)
F. Coarelli
Santuario di Zeus nell'Argolide, posto in una valle tra Fliunte e Kleonai, a 4 km dal moderno borgo di Iraldion, famosa per i [...] giochi celebrati da Pindaro, che vi si tenevano ogni due anni.
In un primo tempo fu sotto la prostasia di Kleonai, quindi, dal V sec. a. C. in poi, sotto quella di Argo, tranne un breve periodo tra il 235 e il 229, nel quale tornò a Kleonai. Quando ...
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BOISKOS (Βοίσκος)
L. Guerrini
Scultore, probabilmente tebano, della seconda metà del VI sec. a. C. - inizio del V, ricordato da Taziano (Contra Graec., 52, p. 113, ed. Worth) come autore della statua [...] con ogni probabilità B. un artista tebano, o almeno della Beozia, attivo in patria nel periodo in cui visse il poeta Pindaro. Nessun fondamento ha il tentativo d'identificazione di B. con Boidas o con Boethos.
Bibl.: H. Brunn, Geschichte d. griech ...
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KORONIS (Κορωνίς)
G. Gualandi
2°. - Figlia del re dei Lapiti Phlegias, che generò, con Apollo, Asklepios (v.). Poiché si era data a Ischys, figlio di Elatos, Apollo la fece uccidere dalla sorella Artemide [...] assieme all'amante e ad altre donne. Secondo Pindaro (Pyth., iii, 5 ss.) il dio conobbe la colpa di K. per la sua onniveggenza, mentre nella tradizione esiodea la notizia fu portata da un corvo, il cui colore fu trasformato perciò da bianco in nero.
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pindarico
pindàrico agg. e s. m. [dal lat. Pindarĭcus, gr. Πινδαρικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. Di Pìndaro, poeta lirico greco (518-438 a. C.), che è proprio di Pindaro e della sua opera, caratterizzata da una mirabile fusione del motivo mitico...
pindarismo
s. m. [der. di Pindaro, pindarico]. – 1. Nella lirica, l’imitazione di Pindaro o la derivazione dei suoi modi poetici, spec. metrici, con particolare riferimento ai sec. 16° e 17° in Italia e in Francia: il p. dell’Alamanni, del...